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Affidamenti familiari e Centri Affidi in Toscana - Centro regionale di ...

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Gli affidamenti <strong>familiari</strong> <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong> nell’esperienza delle zone socio-sanitarie:<br />

analisi e valutazione del fenomeno e del sistema degli <strong>in</strong>terventi<br />

senso <strong>di</strong> rassegnazione a un dest<strong>in</strong>o già segnato, a un modello <strong>di</strong> vita che ormai è immutabile.<br />

Proprio per questo risulta <strong>di</strong>fficile, per tutti gli operatori che lavorano con i MSNA,<br />

cercare <strong>di</strong> prospettare ai m<strong>in</strong>ori un progetto per il loro futuro <strong>di</strong>verso da quello che loro<br />

hanno <strong>in</strong>trapreso».<br />

Anche nella Zona <strong>di</strong> Pistoia la nazionalità prevalente è quella albanese, ma sono presenti<br />

<strong>in</strong> maniera considerevole anche la nazionalità marocch<strong>in</strong>a e quella rumena. Molti<br />

ragazzi si presentano ai servizi <strong>in</strong> prossimità del compimento del 18esimo anno, perlomeno<br />

nel periodo 2002-2005, f<strong>in</strong>o a quando non sono entrate <strong>in</strong> vigore le nuove<br />

modalità <strong>di</strong> tutela attraverso l’Ufficio del Giu<strong>di</strong>ce Tutelare. Sono <strong>in</strong> genere collocati<br />

presso parenti, che loro chiamano cug<strong>in</strong>i, anche se non corrispondono al nostro 2°<br />

grado <strong>di</strong> parentela. Una buona parte ha i genitori clandest<strong>in</strong>i e si regolarizzano con altri<br />

parenti. Molti stu<strong>di</strong>ano, altri, anche a causa della lentezza nella regolarizzazione – 6<br />

mesi circa – strutturano autonomamente contatti lavorativi già attivi al momento <strong>in</strong> cui<br />

ottengono il permesso <strong>di</strong> soggiorno. Le attività prevalenti sono nel vivaismo, aziende<br />

agricole e e<strong>di</strong>lizia.<br />

Dopo i 18 anni è <strong>di</strong> fatto impossibile effettuare un monitoraggio delle s<strong>in</strong>gole situazioni<br />

o anche un semplice accompagnamento, ma <strong>in</strong> generale non risultano segnalazioni particolari<br />

sui ragazzi, ma piuttosto sulle persone che li seguono. Esiste <strong>in</strong>fatti una “rete”<br />

all’<strong>in</strong>terno della comunità albanese, e non ci sono grossi episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> devianza da segnalare;<br />

gli adulti sono collocati e generalmente provvedono anche per i ragazzi.<br />

Nella Val <strong>di</strong> Nievole vi è una netta prevalenza <strong>di</strong> ragazzi <strong>di</strong> nazionalità albanese, che provengono<br />

da varie località. Alcuni al momento che approdano ai servizi affermano <strong>di</strong> non<br />

avere riferimenti parentali, poi all’avvic<strong>in</strong>arsi della maggiore età, viene richiesto al Tribunale<br />

per i m<strong>in</strong>orenni dai <strong>familiari</strong> o altre figure l’affidamento <strong>in</strong> base alla legge 184/83.<br />

Essendo molto sviluppato nella Val <strong>di</strong> Nievole il fenomeno dell’e<strong>di</strong>lizia, molte famiglie<br />

albanesi si sono <strong>in</strong>serite <strong>in</strong> queste attività e hanno aperto imprese artigiane. Gli immigrati<br />

albanesi che sono arrivati successivamente sono stati assunti <strong>in</strong> queste imprese. L’aspetto<br />

positivo <strong>di</strong> tale fenomeno è stata la costituzione <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong> famiglie albanesi <strong>in</strong> cui la<br />

gente lavora, caratterizzata da aspetti <strong>di</strong> solidarietà e collaborazione; <strong>in</strong>oltre l’esperienza<br />

degli operatori territoriali mostra come vi sia anche un rapporto complessivamente positivo<br />

con i servizi, che conoscono molto bene le famiglie e la comunità straniera.<br />

I dati sugli affidamenti dell’Area Pratese evidenziano la presenza <strong>di</strong> 23 m<strong>in</strong>ori stranieri<br />

<strong>in</strong> strutture <strong>di</strong> accoglienza su 50 totali, e 87 stranieri <strong>in</strong> affidamento familiare su un totale<br />

<strong>di</strong> 163. Nel corso della ricerca si è accertato che, <strong>in</strong> alcuni casi, i dati relativi ai m<strong>in</strong>ori stranieri<br />

non accompagnati non siano stati <strong>di</strong>sponibili, <strong>in</strong> quanto vi è da parte dei m<strong>in</strong>ori stessi<br />

una certa reticenza e/o imprecisione nel fornire le risposte, specialmente se riferite alla<br />

famiglia <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e e alla casa.<br />

In particolare, rispetto alla presenza <strong>di</strong> stranieri, l’immigrazione c<strong>in</strong>ese rappresenta a Prato<br />

un fenomeno <strong>di</strong> notevoli <strong>di</strong>mensioni, con caratteristiche <strong>di</strong> grande coesione e una forte identità<br />

etnica e culturale, accompagnata da una sviluppata <strong>in</strong>traprendenza economica.<br />

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