Affidamenti familiari e Centri Affidi in Toscana - Centro regionale di ...
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Gli affidamenti <strong>familiari</strong> <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong> nell’esperienza delle zone socio-sanitarie:<br />
analisi e valutazione del fenomeno e del sistema degli <strong>in</strong>terventi<br />
pre-adolescente o adolescente con già alle spalle un bagaglio <strong>di</strong> sofferenze e <strong>di</strong> fallimenti tali<br />
da rendere non semplice l’<strong>in</strong>serimento <strong>in</strong> un altro contesto <strong>di</strong> vita familiare.<br />
Pensando <strong>in</strong>oltre al tema del buon funzionamento e del coord<strong>in</strong>amento generale della<br />
rete dei servizi territoriali, un particolare elemento <strong>di</strong> complessità e preoccupazione è rappresentato<br />
da tutte quelle situazioni nelle quali si pongono esigenze <strong>di</strong> raccordo e scambio<br />
all’<strong>in</strong>terno dei servizi e tra amm<strong>in</strong>istrazioni locali <strong>di</strong>versamente chiamate a <strong>in</strong>tervenire<br />
nel percorso <strong>di</strong> affidamento per garantire complessivamente la qualità dell’<strong>in</strong>tervento.<br />
Si pensi ad esempio alle situazioni <strong>in</strong>erenti l’attribuzione della titolarità della presa <strong>in</strong> carico,<br />
anche ai f<strong>in</strong>i della copertura delle spese economiche connesse, o alle <strong>di</strong>fficoltà che<br />
possono determ<strong>in</strong>arsi <strong>in</strong> relazione alla <strong>di</strong>versa residenza anagrafica del m<strong>in</strong>ore, della sua<br />
famiglia e della famiglia affidataria.<br />
3.1. La rete dei servizi a tutela dell’area m<strong>in</strong>orile e delle famiglie:<br />
riflessioni e spunti <strong>di</strong> analisi<br />
Per rispondere <strong>in</strong> maniera efficace alle problematiche sopra del<strong>in</strong>eate, i servizi sono chiamati<br />
ad attivare una molteplicità <strong>di</strong> strategie capaci <strong>di</strong> mobilitare e coord<strong>in</strong>are risorse <strong>di</strong>verse<br />
allo scopo <strong>di</strong> offrire risposte non frammentate e <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> affrontare globalmente i<br />
bisogni presenti.<br />
Questa particolare esigenza si decl<strong>in</strong>a prima <strong>di</strong> tutto nell’impegno all’<strong>in</strong>tegrazione e alla<br />
cooperazione sia tra servizi sociali, sanitari ed educativi che tra soggetti istituzionali e soggetti<br />
del terzo settore.<br />
L’attuale modello organizzativo <strong>regionale</strong> 7 prevede a tal scopo che il coord<strong>in</strong>amento e<br />
l’<strong>in</strong>tegrazione degli <strong>in</strong>terventi siano elementi propedeutici all’appropriatezza e all’efficacia<br />
delle prestazioni sul territorio, che a loro volta si esprimono attraverso la valutazione multiprofessionale<br />
del bisogno, la def<strong>in</strong>izione <strong>di</strong> percorsi personalizzati e la verifica perio<strong>di</strong>ca<br />
degli esiti: <strong>in</strong> quest’ottica, un progetto assistenziale personalizzato <strong>di</strong>venta un impegno<br />
con<strong>di</strong>viso tra gli operatori, la persona e la sua famiglia, un patto che, sulla base <strong>di</strong> accor<strong>di</strong><br />
<strong>in</strong>formati e partecipati, deve evidenziare <strong>in</strong> maniera trasparente i vari centri <strong>di</strong> responsabilità<br />
implicati nella risposta al bisogno.<br />
Integrazione non solo rispetto al settore <strong>di</strong> <strong>in</strong>tervento, ma anche <strong>di</strong> tipo <strong>in</strong>teristituzionale<br />
e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> estesa a tutti i soggetti pubblici co<strong>in</strong>volti nell’ambito della promozione e<br />
della tutela dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> bamb<strong>in</strong>i e ragazzi: enti locali e aziende sanitarie titolari <strong>di</strong> competenze<br />
specificamente riferite alla gestione dei servizi sociali, istituzioni giu<strong>di</strong>ziarie, istituzioni<br />
scolastiche autonome, università, organi periferici dell’amm<strong>in</strong>istrazione dello<br />
Stato, chiamati a collaborare gli uni con gli altri talora anche attraverso appositi atti e<br />
contesti formali <strong>di</strong> raccordo (tavoli <strong>di</strong> lavoro <strong>in</strong>teristituzionali, accor<strong>di</strong>, e protocolli <strong>di</strong> <strong>in</strong>tesa,<br />
convenzioni).<br />
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Art. 38, c. 2 L.R. 24 febbraio 2005, n. 41.<br />
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