Affidamenti familiari e Centri Affidi in Toscana - Centro regionale di ...
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Gli affidamenti <strong>familiari</strong> <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong> nell’esperienza delle zone socio-sanitarie:<br />
analisi e valutazione del fenomeno e del sistema degli <strong>in</strong>terventi<br />
bi i genitori, gravi problemi economici, crisi delle relazioni <strong>familiari</strong>, m<strong>in</strong>ore straniero non<br />
accompagnato. Tali dati sono riferiti agli affi<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>ziali; tuttavia le stesse proporzioni –<br />
rispetto alla durata – sono riscontrabili negli affidamenti consensuali senza <strong>di</strong>fferenze<br />
marcate. Ora, la temporaneità è uno degli elementi fondanti l’affido, ma solo alla luce<br />
della legge 184/83 e della legge 149/01, per cui la forma dell’affido cosiddetto “assistenziale”<br />
prevede – stante una valutazione positiva della recuperabilità dei genitori – un<br />
suo term<strong>in</strong>e e il rientro <strong>in</strong> famiglia.<br />
A ben vedere gli articoli 330-333 cc – che non prevedono un v<strong>in</strong>colo <strong>di</strong> temporaneità –<br />
sono massicciamente usati dalla magistratura nelle situazioni <strong>in</strong> cui vi sia una parziale privazione<br />
<strong>di</strong> assistenza da parte dei genitori, ma non temporanea, configurando così una<br />
sorta <strong>di</strong> situazione <strong>di</strong> sostanziale “irreversibilità” della crisi familiare che – stando alla legge<br />
– presupporrebbe l’adozione più che l’affidamento come strumento idoneo alla protezione<br />
del m<strong>in</strong>ore. Ma così non è, soprattutto <strong>in</strong> quelle situazioni annose dove l’affido scelto<br />
come misura <strong>di</strong> protezione si protrae nel tempo a fronte <strong>di</strong> esigui cambiamenti nella famiglia<br />
<strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e (mancano dati precisi per un conforto statistico, anche se stime nazionali<br />
parlano del 60% <strong>di</strong> affidamenti s<strong>in</strong>e-<strong>di</strong>e, dove più che la temporaneità, viene preservato<br />
appunto il mantenimento dei rapporti m<strong>in</strong>ore-famiglia <strong>di</strong> orig<strong>in</strong>e).<br />
Tralasciare la questione della valutazione <strong>di</strong> recuperabilità comporta il rischio <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferire nel<br />
tempo una risposta essenziale al bisogno <strong>di</strong> certezza e sicurezza del bamb<strong>in</strong>o circa le sue relazioni<br />
significative (su papà e mamma posso ancora contare? Anche se li vedo una volta al<br />
mese ormai da molti anni?), <strong>in</strong> nome <strong>di</strong> un v<strong>in</strong>colo <strong>di</strong> sangue da preservare comunque.<br />
6. Il fenomeno dei m<strong>in</strong>ori stranieri: approfon<strong>di</strong>mento e analisi*<br />
6.1 Premessa<br />
Dal punto <strong>di</strong> vista giuri<strong>di</strong>co, il fenomeno dei m<strong>in</strong>ori stranieri non accompagnati, ha preso<br />
avvio <strong>in</strong> particolare con l’esecuzione <strong>in</strong> Italia (legge 24/10/1980, n. 742) della Convenzione<br />
de L’Aja del 5/10/1961, che obbliga le autorità dello stato dove si trova il m<strong>in</strong>ore privo <strong>di</strong><br />
chi eserciti su <strong>di</strong> lui la potestà genitoriale, ad adottare le opportune misure <strong>di</strong> protezione.<br />
In particolare, i m<strong>in</strong>ori stranieri anche se irregolari, sono titolari <strong>di</strong> tutti i <strong>di</strong>ritti previsti<br />
anche dalla Convenzione sui <strong>di</strong>ritti del fanciullo <strong>di</strong> New York del 1989, ratificata e resa esecutiva<br />
<strong>in</strong> Italia con L. 176/1991, la quale <strong>in</strong> particolare sancisce che tutte le decisioni relative<br />
ai m<strong>in</strong>ori devono riguardare il loro superiore <strong>in</strong>teresse e i pr<strong>in</strong>cipi all’<strong>in</strong>terno della convenzione<br />
devono essere applicati a tutti i m<strong>in</strong>ori senza <strong>di</strong>scrim<strong>in</strong>azioni.<br />
Ai sensi del DPCM 535/1999, è <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>ato il Comitato m<strong>in</strong>ori stranieri con lo scopo <strong>di</strong><br />
tutelare i <strong>di</strong>ritti dei m<strong>in</strong>ori non accompagnati, vigilare sulle modalità <strong>di</strong> soggiorno e coor-<br />
* A cura <strong>di</strong> Egizia Ba<strong>di</strong>ani e Silvia Ba<strong>di</strong>ani.<br />
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