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ANNO XVI – N. 63 – Dicembre 2012 - Agopuntura.org

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dolore è scomparso nel corso della seduta, alla fine della quale la paziente si è sentita“profondamente distesa” e “quasi incapace di restare sveglia”. Tornata a casa, ci hariferito di aver dormito ininterrottamente dalla 18 alle ore 9 del mattino successivo. Lacefalea, senza replicare il trattamento, non si è più presentata, per due mesi e, nellostesso periodo, la paziente non ha più avuto nessun tipo di incubo, cose che lecapitava, invece prima, almeno una volta ogni 10-15 giorni. Il polso, dopo 48 oredalla seduta, era normale e, dopo un mese, normale era la lingua, come colore,induido e motilità. Risentita a distanza di altri due mesi, nessuna recidiva, nessunincubo, sonno ristoratore e tranquillo e netta riduzione delle oscillazionimetereopatiche. Ci ha riferito, inoltre che, una notte di luna piena 68 , ha sognato lanonna novantenne, che annuiva e sorrideva. Ho pensato immediatamente a Rosa e aClara, le due magnifiche protagoniste de “La casa degli spiriti” 69 della Alliende, allabellezza radiosa della prima ed alla forza magica della seconda ed ho immaginato, inun istante, che comunque avevo tracciato una nuova prospettiva per quella donna,fatta di quelle due immagini combinate assieme. Ma allora perché mi sentivo come ilpadre di Rosa, quando, correggendo con un liquore avvelenato a sua insaputa, unamedicina per lei, uccide la figlia? “Mi pento delle diete, dei piatti prelibati rifiutati pervanità, come mi rammarico di tutte le occasioni per fare l'amore che ho lasciatocorrere... Non posso separare l'erotismo dal cibo e non ho nessun motivo per farlo; alcontrario, ho intenzione di continuare a godere di entrambi fino a quando le forze e ilbuon umore me lo consentiranno”. Così sempre la Allende introduce un altro suo libro:“Afrodita” 70 , un manuale divertito e (auto)ironico dei due piaceri maggiori concessi anoi uomini nel nostro transito terrestre: il cibo e il sesso. Partendo da questosplendido libro, nel 2011, Ciro Sabatino ha allestito la rappresentazione teatrale“Afrodita, cibo eros e il funerale più bello che c'è”, per mettere in scena la controversapassione per la cucina, il sensuale e inevitabile rapporto tra il cibo e l'eros, la voglia diraccontare, ancora una volta, una microstoria, dove l'amicizia, l'amore, i ricordi, ilgioco, la leggerezza, l'eros, si uniscono alla morte, con cinque personaggi coinvolti chesi ritrovano al capezzale di un misterioso cadavere e, non sapendo cosa fare, decidonodi cucinare. Nel frattempo si scrutano, si misurano, tentano di svelare, e svelarsi, dicomprendere il segreto per cui si sono ritrovati tutti, nella stessa casa, nel giorno incui l'unica persona che hanno amato, ha deciso di togliersi la vita. In qualche modo,ho pensato, consolandomi, che avevo tolto una parte di T.L., ma non la parteessenziale, fatta di amore per la vita, espressa nei modi, nei gesti, negli sguardi, nelsuo modo di “cucinare” e di essere attraverso il cibo, scelto, allestito, imbandito emesso a disposizione degli altri. In quel modo si esprimeva la mia “Afrodita” e non67 Oltre ad aiutare la via fisiologica di eliminare il “torbido”, cioè il Flegma, causata da una penetrazione persistente o particolarmente grave di unPerverso.68 E’ curioso notare che l’episodio “La terra vista dalla luna”, diretto da Pasolini, nel film collettivo “Le streghe” (1967, tratto da un suo racconto maipubblicato “Il buro e la bura”, quando padre e figlio, tornano a casa, disperati per la morte della moglie-madre, la ritrovano si come spirito, sotto laluna piena, ma anche , sebbene morta, mangiare, bere, lavare i panni, fare all’amore. Questo terrorizza il marito-padfre Totò e il figlio NinettoDavoli, che fuggono via di gran carriera, rinunziando ad una parte magica e fiabesca della conoscenza, che rende la vita perduta, sepolta in un maredi grotteschi comportamenti e necessità secondarie. Ed è curioso che Pasolini abbia scritto di aver preso ispirazione da una favola indiana e che, nonè, come parte delle critica militante fu portata a scrivere, 'rinunciataria o nichilistica', poiché non c'è nessun accenno di pessimistico consenso conquella affermazione: semmai, con fin troppa ironia, vi si ritrova un malcelato invito a non accettare la logica imperante, ad essere lunari quel tantoche basta per prendere le distanze dai tentacoli mostruosi del nonsenso sociale e dei suoi schematismi da marionette. Comunque, va ricordato, chein tutte le tradizioni nostrane, la strega si identifica con la luna e il loro potere di trasformarsi, rimpicciolirsi tanto da passare attraverso il buco dellaserratura, ingigantire, entrare a porta chiusa mutarsi in uccelli rapaci, cagne ringhiose, vecchie arcigne, bellissime ragazze, nubi di fumo, fiammelle;era considerato massimo o al plenilunio (positivo) o alla “luna nera” (negativo). Quando la luna è piena, si festeggia l'Esbat, in cui le possibilita' e le"energie" della fase crescente sono al culmine. I Wiccan celebrano ancora la Luna Piena ed il calendario religioso è composto da 13 celebrazionidella Luna Piena, chiamati Esbat e 8 Sabbat o giorni del potere. I Wiccan sono i praticanti del rito neopagano Wicca, presentato per la prima voltanel 1954 attraverso gli scritti di un ex funzionario pubblico britannico, esperto di esoterismo, Gerald Gardner., che affermò di essere stato iniziatoad una vecchia tradizione misterica (la vecchia religione), continuazione dei culti esoterici medievali, perseguitati come stregoneria dalle autorità,culti che erano a loro volta imperniati sulle religioni pagane dell'Europa antica. La concezione Wicca è stata considerata molto prossima a quellataoista, con una concezione ciclica dell'esistenza, che porta ad un ridimensionamento del concetto di morte, quale semplice passaggio ad un'altravita. Scopo di ogni esistenza è tornare a far parte dell'energia cosmica che sta al di là dello spazio e del tempo.69 Ttitolo originale La casa de los espíritus, il primo romanzo di Isabel Allende, scritto nel 1982.70 Del 1998, pubblicato da Feltrinelli.108

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