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ANNO XVI – N. 63 – Dicembre 2012 - Agopuntura.org

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pazienti affetti da CH cronica, ed essere superiore alla metisergide. Il trattamento siinizia di solito con 60-80 mg di prednisone al giorno per 2-3 giorni; successivamente,la dose viene ridotta di 10 mg ogni 2-3 giorni. Anche il desametazone, al dosaggio di4 mg, 2 volte al giorno per 2 settimane, seguito da 4 mg al giorno per una settimana,si è dimostrato efficace. Con tali farmaci, tuttavia, alla riduzione del dosaggio spessogli attacchi si ripresentano. I corticosteroidi, in definitiva, sono soprattutto utilinell'indurre una rapida remissione nei pazienti affetti da CH episodica, e possono dareun miglioramento transitorio (specie se in fase di acuzie) nei pazienti con CH cronica.L'uso prolungato è, ovviamente, da evitarsi in quest'ultimo gruppo di pazienti xiv xv .Non sono né molti né recenti i lavori sull’impiego di agopuntura xvi xvii , con campioniesigui, spesso senza gruppo di controllo e con risultati non univoci xviii . Sia AAoccidentali xix xx xxi che cinesi xxii , inoltre, considerano il trattamento coronato da minorsuccesso, sia in fase acuta xxiii che come profilassi xxiv , rispetto a cefalea tensiva e aemicrania. I migliori risultati si ottengono con combinazione fra agopuntura,farmacologia xxv xxvi o fitoterapia xxvii xxviii .Caso clinicoB.F., celibe di 32 anni, ci viene inviato 26 dal Centro Cefalee della UOC di Neurologia-Dipartimento di Neuroscienze, della ASL 01 di L’Aquila-Avezzano-Sulmona, poiché, inun contesto di Horton cronico, persistente dall’età di 21 anni, era sofferente, da 15giorni, di riacutizzazione non migliorata con corticosteroidi parentali, sumatriptan 27 6mg intramuscolo al dì e diidroergotamina 28 25 gtt tre volte al dì. Le crisi eranogiornaliere (anche due volte al giorno), della durata di 90-120 minuti, con irradiazioneall’occhio, allo fronte e all’area mandibolare di sinistra, con ostruzione nasale, foto efonofobia, agitazione e nausea. Contrariamente a quanto accade di solito, il soggettorisultava astemio, fumava solo 3-5 sigarette al dì e consumava due sole tazzine dicaffè al giorno. L’irradiazione del dolore, la sua ciclicità e i dati anamnestici di insonniapersistente 29 e impotentia coeundi 30 in periodi di stress, oltre ai polsi, tesi in generale,ma piccoli a livello dei piedi (cun) di destra e sinistra, hanno portato la nostraattenzione sul Curioso Yang Qiao Mai xxix xxx . Anche la lingua, indirettamente, deponeva26 Presso il Servizio di <strong>Agopuntura</strong> del Dipartimento di Medicina della ASL 01-PO S. Salvatore di L’Aquila.27 Il primo agonista selettivo della serotonina resosi disponibile per il trattamento dell'attacco acuto di emicrania. La stimolazione dei recettori 5HT 1a livello dei vasi intracranici e delle terminazioni sensitive periferiche del sistema vascolare controllato dal trigemino porta ad una vasocostrizionecranica e ad una ridotta liberazione di neuropeptidi infiammatori cui fa seguito una attenuazione del dolore cefalalgico.28 E’ un derivato idrogenato della ergotamina, alcaloide peptidico della segale cornuta. Essa appartiene alla classe dei farmaci adrenosimpaticoliti,ma è in grado di agire sugli alfadrenocettori anche come agonista parziale (dualismo). La sua azione sui vasi dipende dalla resistenza vascolarepreesistente: determina vasocostrizione quando la resistenza vascolare è bassa e vasodilatazione allorché quest'ultima è aumentata. Ladiidroergotamina è inoltre un inibitore di tipo competitivo della noradrenalina. Si comporta come agonista dopaminergico ed ha una azione di tipodualistico non competitiva sui recettori della serotonina. Per la sua azione simpaticolitica la diidroergotamina antagonizza la vasocostrizioneprodromica della crisi emicranica, mentre in virtù della sua azione alfa-stimolante essa è impiegata per prevenire la distensione arteriolare dellafase dolorosa della crisi emicranica. E’ controindicata in corso di: arteriopatie periferiche (angiopatie obliteranti, affezioni coronariche);insufficienza epatica e renale; stati settici; marcata ipertensione; casi di ipersensibilità individuale.29 In corso di CH, dal momento che gli attacchi sembrano essere scatenati dalla fase del sonno REM, alcuni pazienti cercano di rimanere svegli il piùa lungo possibile. La privazione di sonno che ne risulta finisce col ridurre la latenza di ins<strong>org</strong>enza della fase REM, cosicchè quando inevitabilmenteessi si addormentano, la crisi compare assai rapidamente. Il circolo vizioso del dolore e della privazione di sonno demoralizza frequentemente isoggetti e può causare depressione dell'umore e ideazione suicidiaria.30 Segno tipico di Vuoto di Yang di rene e di Yang Qiao Mai. La disfunzione erettile, chiamata in passato impotenza viene definita come “l'incapacitàdel soggetto di sesso maschile a raggiungere e/o mantenere un'erezione sufficiente a condurre un rapporto soddisfacente. La disfunzione erettile dinatura psicologica non è una condizione permanente paragonabile ad una malattia o ad un'invalidità; persone che non riescono ad avere la minimareazione erettiva con una partner, possono tranquillamente averne di normalissime con altre; a conferma, la disfunzione erettile di naturapsicologica, come nel nostro paziente, non sussiste nell'autoerotismo.127

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