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ANNO XVI – N. 63 – Dicembre 2012 - Agopuntura.org

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ipotalamica 19 ed ad una connessione con la melatonina 20 per l’andamento ciclico degliattacchi anche nelle ventiquattrore: la loro durata non è solitamente mai superiorealle 3 ore e possono ripresentarsi più volte nell’arco della stessa giornata, quasi adorari fissi, soprattutto nelle prime ore del pomeriggio o della notte, presentando unachiara correlazione con il ciclo veglia/sonno e con l’orario dei pasti, piuttosto che con iltipo e la quantità di cibo assunto. Almeno la metà dei pazienti affetti da CH è statosvegliato improvvisamente nel sonno dall’ins<strong>org</strong>enza di un attacco doloroso. Gliattacchi notturni, tendenzialmente più rari di quelli diurni, sarebbero correlati alle fasidi sonno REM e solamente il 10% dei pazienti presenta attacchi esclusivamentenotturni, mentre il 30% li ha regolarmente durante il riposo post-prandiale. I periodidi remissione della sintomatologia appaiono bizzarri ed imprevedibili, con intervalli dibenessere che possono variare da un minimo di un mese, fino a vari anni. Questoanomalo comportamento, costantemente presentato dalla cluster headache, è semprestato oggetto di studio e ancora oggi resta un capitolo aperto in cui trovano spaziodati ed ipotesi che indirizzano sempre più verso il coinvolgimento delle strutturecerebrali implicate nella regolazione dei ritmi neuroendocrini. La precisione stagionalecon cui i periodi di grappolo si ripresentano e, soprattutto, la ritmicità delle crisidolorose che si manifestano a determinate ore del giorno e delle notte ha indirizzatoverso l’ipotesi di un coinvolgimento dell’orologio biologico situato nell’ipotalamo,ipotesi confermata anche dalle alterazioni riscontrate nelle ritmiche alterazioni deilivelli di prolattina 21 , testosterone 22 e cortisolo 23 e dalle risultanze degli studi condotti19 L'ipotalamo è una piccola regione posta alla base del cervello e che svolge un ruolo fondamentale per la sopravvivenza. L'ipotalamo esercita duefunzioni differenti, ma strettamente correlate tra di loro: il controllo della produzione degli ormoni, e quindi delle funzioni fisiologiche vegetative, el'espressione di svariati comportamenti elementari, tra cui alimentazione, aggressione e comportamento sessuale. L'ipotalamo rappresenta quindil'interfaccia tra il mondo mentale e quello della fisiologia vegetativa: è il punto nevralgico che nel cervello integra gli stimoli provenienti dai centrisuperiori (dalla corteccia cerebrale, per esempio) e le informazioni provenienti dagli <strong>org</strong>ani periferici e dal corpo, e traduce questi cambiamentinelle attività cerebrali in variazioni di parametri fisiologici e nell'esecuzione degli schemi comportamentali innati, legati alla sopravvivenza e allariproduzione. L'ipotalamo controlla quindi i ritmi sonno/veglia, la sensazione di fame, di sete, i comportamenti di aggressione/difesa, la temperaturacorporea e il comportamento sessuale. La regolazione del sonno avviene ad opera delinuclei soprachiasmatici, che regolano anche i meccanismidella fame. Questi nuclei sono in particolare coinvolti nella relazione tra buio-luce e sonno-veglia. Quando i nervi ottici lasciano gli occhi perdirigersi verso i centri di elaborazione superiori, essi raggiungono prima i nuclei soprachiasmatici e poi altre strutture. Attraverso lo studio sui ratti siè potuto osservare come la recisione dei nervi ottici effettuata prima che questi possano raggiungere i nuclei soprachiasmatici comprometteva lacapacità dei ritmi buio luce di influenzare i ritmi circadiani, laddove la recisone dei nervi ottici dopo che essi avevano raggiunto i nucleisoprachiasmatici non influenzava la relazione buio-luce con i ritmi sonno-veglia. L’ipotalamo è anche in grado di controllare emozioni, stati d’animoe umore, nonché anche il comportamento sessuale. Questo è possibile grazie alla connessione anatomica dell’ipotalamo con il talamo e il sistemalimbico (il quale è un insieme funzionale di zone del cervello che regola impulsi e comportamenti emotivi, ma è anche legato alle funzioni <strong>org</strong>anichevegetative. D’altra parte, sembra essere una delle parti più “antiche” dal punto di vista evoluzionistico); in questa accezione, si può affermare chel’ipotalamo funge da “connessione” tra i due sistemi suddetti e la relativa risposta corporea. Infatti, stimolazioni di diversi centri dell’ipotalamo,come già detto, danno luogo anche in questo caso a risposte diverse: la stimolazione del nucleo posteriore produce risposte aggressive, viceversaaccade se vengono stimolati i centri laterali.20 Secondo vari AA la cefalea a grappolo avrebbe a che fare con la melatonina, l'ormone che viene prodotto di notte da una ghiandola del cervello(la ghiandola pineale), che induce uno stato di sonnolenza. Si è notato, infatti, che le persone che sono carenti di melatonina spesso soffrono anchedi cefalea a grappolo. Ricordiamo che la melatonina è una sostanza naturale prodotta dalla ghiandola pineale ( epifisi ) presente in tutte le formeviventi. Viene sintetizzata o secreta di notte dalla ghiandola pineale; poco dopo la comparsa dell’oscurità le sue concentrazioni nel sangueaumentano rapidamente e raggiungono il massimo tra le 2 e le 4 di notte per poi ridursi gradualmente all’approssimarsi del mattino. La melatoninasi limita fondamentalmente a proteggere la ghiandola pineale, restaurando indirettamente i ritmi ormonali giovanili. La sua carenza rappresenta unimportante segnale di invecchiamento : quando il livello di melatonina diminuisce, si invecchia. Il suo meccanismo di azione pare non sia né dinatura chimica, né biochimica, né recettoriale, né ormonale. Il principio sul quale si basa la melatonina non è farmacologico, consiste invece nelcreare un picco notturno più o meno alla stessa ora tutte le notti. Allo stato attuale viene impiegata come coadiuvande nel trattamento dellasindrome da jet lag, insonnia lieve, stato di affaticamento e stress21 Ormone peptidico di basso peso molecolare secreto dall'ipofisi, che ha, nelle varie specie, azioni molto diverse: tra queste sono stati riportatieffetti sul controllo della crescita, su alcuni aspetti comportamentali, sul metabolismo. In particolare, per quel che concerne effetti sulcomportamento sono stati descritti induzione del comportamento materno (parental behaviour), legame alla struttura domestica (homing),appagamento e diminuzione della libido nel periodo post-<strong>org</strong>asmico.22 E’ un ormone appartenente alla categoria degli androgeni (ormoni sessuali tipicamente maschili, ma importanti anche nelle donne), che vieneprodotto soprattutto nelle cellule di Leydig dei testicoli, sotto l'influenza dell'ormone luteinizzante (LH) liberato dall'ipofisi anteriore. E’ secreto conritmo circadiano: nelle primissime ore di mattina si raggiunge il picco ematico, che poi cala durante il resto della giornata. Tale rirtmo varia nellecefalee vascolari. Nel caso vi sia un eccesso di testosterone libero il corpo ha la capacità di neutralizzarlo trasformandolo in estradiolo (ormonetipicamente femminile) tramite una reazione di aromatizzazione che avviene soprattutto a livello del tessuto adiposo e del sistema nervosocentrale. L'estradiolo funziona a sua volta da inibitore della produzione di testosterone riducendo la secrezione ipotalamica di GnRH (ormone dirilascio delle gonadotropine LH e FSH). Tale ormone riduce la quota di LH prodotto e di conseguenza la sintesi di testosterone nei testicoli.125

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