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ANNO XVI – N. 63 – Dicembre 2012 - Agopuntura.org

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essere più duraturi 4 ). D’altra parte tutte le variazioni di uno stato d’equilibrio sonodestinate a placarsi; con due possibili evoluzioni: la prima vede la passione assumereconsapevolezza e mutare, trasformarsi in farfalla e volare per un tempo che nonriusciremmo a quantificare 5 . In genere accade quando la costruzione della passione èrealtà odiava e non amava. Perde, quindi, ogni tipo di emozione provata durante il corteggiamento della donna e si ripromette che non sarebbe piùaccaduta una cosa del genere. Invece, io credo, l’amore è un sentimento che va oltre la passione. Infatti, si può essere preda della passione, maessa è momentanea, non dura per sempre, come invece l’amore. Per amore si può superare anche l’odio perché si può perdonare(anche se non èsempre facile) chi ci ha fatto terribilmente soffrire. Insomma, l’amore è un sentimento che può sfidare il tempo e andare oltre ogni cosa. Si pensi al“Dracula” di Stocker, così come acutamente colto da Coppola nel suo capolavoro del 1992. Dracula è quindi una vera e propria storia d’amore unastoria, in fondo, delle più romantiche, che racconta l’amore con cui ogni donna sogna di essere amata. L:amore oltre la vita, oltre il tempo e lospazio, oltre le difficoltà e gli ostacoli,un amore oltre il tempo e la morte. Nel film di Coppola per la falsa notizia della sconfitta e morte sul campo diVlad III, la moglie Elisabetta si suicida lanciandosi dall'alto di una roccia. Il condottiero, folle d'ira e di dolore, giura vendetta contro l'onnipotente,resta "non morto per sempre", ambizioso di potere, assetato del sangue di cui si nutre, lussurioso e ancora vivo, nella secolare leggenda di Dracula.Nella Londra vittoriana si sposta in caccia della donna eletta, per azzannarla al collo, travolgerla in un turbine di sangue e di eros, farle assaporare ilgusto del potere e trasmetterle la vita eterna sulla terra. Dapprima seduce Lucy poi Mina medesima. Mina a detta di lui, assomiglia prodigiosamentealla defunta Elisabetta, Lucy è presto perduta. Nel mondo del Dracula coppoliano si affrontano gli antagonisti di sempre, ma per una voltapressoché fuor di metafora e soprattutto nell'ottica di un riscatto di quello che un tempo passava per il Male, ma in realtà altro non era che un'altraforma di Bene; contraria a quella predicata da Chiesa e Società, senza dubbio, ma non per questo passibile del marchio del demonio. Del resto, ildemonio che si vede è sempre visto dagli altri e non dalle sue partners, le quali o non lo vedono (o non ricordano), o pure lo vedono come egli amaesser visto, giovane e bello. Si dirà: ma allora si tratta di una falsità; Dracula ammette la propria vecchiaia e la paura di essere visto dalla sua predacosì com'è. Vero, ma solo perché egli è il principio di quell'amore. Se prende un volto non significa che inganni, ma solo che si adatta alla personaturno. La sua vecchiaia ultracentenaria allude invece alla sua storia nel tempo (quel tempo di cui egli confessa d'avere paura). Insomma, Dracula èun film costruito - a differenza da tutti gli altri sull'argomento su un continuo shifting del punto di vista ideologico: Dracula come vittorianaincarnazione del Male, Dracula come idea moderna della sessualità e dell'eros. Non per nulla Mina afferma che una volta sposata comincia a capirela natura dei propri sentimenti per il suo strano amico. In breve, mentre il romanzo originario riposava sull'idea di un universo regolato, ordinato emonolitico, dove qualsiasi alterità, in quanto minaccia al sistema, veniva immediatamente esorcizzata nell'attribuzione al diabolico, nel film diCoppola rimane l'intero apparato iconografico (che anzi vediamo di molto perfezionato dall'alto grado di trucchi ed effetti speciali del cinemaodierno), ma l'antagonista non si identifica strettamente con il diabolico e il bestiale. Quel che di diabolico e bestiale di esso vediamo è il risultato diun secolare lavoro d'immaginario, ed è lq natura assolutamente maligna di questa alterità ad essere posta in discussione. Si noti che in DraculaCoppola osa per la prima volta avvicinare il tema del sesso, che aveva pressoché bandito dal suo cinema. Il regista che aveva cominciato ventunennea girar film proprio di carattere pornografico (sì, come quello che Dracula e Mina vedranno - o meglio, non vedranno - nella sala londinese) avvicinafinalmente il tema mostrando, in piena linea con quel che ha sempre pensato (e mai tradotto in opera), la paura e la morte che al sesso sono legate.Non è un’operazione terroristica, non le va attribuita alcuna tara conservativa: è piuttosto una lucida e rigogliosa esemplificazione di come lasocietà concepisce il sesso e di come invece l'individuo potrebbe viverlo. Dracula, non dimentichiamolo, viene da un tempo in cui l'articolazionedella società secondo i termini funzionalistici della morale b<strong>org</strong>hese consente di farne per quest'ultima una sorta di mostro, intatto da qualsiasiprecetto repressivo. Attribuirgli, poi, un sentimento romanticamente travolgente che lo porta a dannarsi è una sorta di licenza che la storia devepermettersi per poter mettere in scena l'opposizione di cui si diceva: diverso dai dati fondanti la società b<strong>org</strong>hese, Dracula viene caricato di tuttoquello che a una tale società ideologicamente si oppone, anche se storicamente non gli pertiene. Poi, perché mai non dovrebbe pertenergli?Dopotutto, è proprio in quel Medioevo cui egli per molti versi ancora appartiene che si era sviluppato quel "romanzo" una delle cui seminalicaratteristiche è proprio il progresso verso la morte e il morire per amore come riscatto del destino degli amanti . Dice anzi de Rougemont che“senza saperlo gli amanti non han mai desiderato, loro malgrado, che la morte” e che in questa "volontà di morte" si identifica “la passione attivadella Notte”. Il “Dracula” di Coppola, infine, carica il vecchio tema stokeriano ( più di quanto fanno Murnau ed Herzog, passando per Browning eper la Hammer) di un significato inedito attraverso una sorta di teoria della visione come mezzo di realizzazione del desiderio. Fra Dracula che vuoleessere visto giovane e desiderabile e quello che nel cinema cerchiamo di bello, appassionante e totale non c'è gran differenza: ambedue attivanonell'altro il meccanismo di un desiderio la cui fallacia è secondaria, ininfluente. Se dunque Mina incarna il Moderno e rende (anzi, no: dona) alvecchio cinema un passo e un colore adeguati alla realtà, Dracula è quello che di onirico, di immaginario il cinema incarna ed esprime. Ed eccocome, per noi, anche l’iconogria, le immagini (ideogrammatiche e non), sono parte di una scelta maturata al’interno di un “erotico” ed innamoratoprogetto.4 Dissentiamo quindi da quanto afferma lo scrittore e critico francese Frédéric Beigbeder ne L'amore dura tre anni, Feltrinelli, 2003, in cui dice che,nella scansione amorosa degli anni, “il primo è di passione, il secondo di tenerezza ed il terzo di noia”. In realtà in amore è tipico avere alti e bassi:quando pare che l’"oggetto" del nostro desiderio sia raggiunto, che sia nostro, Ma è fisiologico che - se è vero amore — incomba sempre la pauradella perdita: chi ama teme di perdere l’altro, che la cosa non duri, e il tormento è in agguato. In un matrimonio la passione può durare tutta la vita:è desiderio di integrazione, di fusione l'uno nell'altra ma deve essere reciproca. Lo stesso avviene in tutti gli ambiti di passione: in un lavoro cui si èdato tutto, nella fulgida ascesa di un calciatore, nella vita dedicata a un'impresa... Si, gli antichi lo sapevano: la passione è sempre fatta di gioia epatimento, se no è altro. Contiene in sé un germe di dolore, un'espiazione intrinseca.5 Viene qui in mente la celebre storia che riguarda Chuangtzu ed il sogno della farfalla. Si tramanda che Chuang-tzu abbia detto di aver sognato, unanotte, di essere diventato una farfalla. Al mattino era molto triste. I suoi discepoli si radunarono e dissero:" Chuang-tzu, Maestro, perchè sei cosiafflitto?". Rispose:" A causa di un sogno". I discepoli risero e dissero:"Sei triste a causa di un sogno? Tu che ci hai sempre insegnato a non esseretristi nemmeno se tutto il mondo ci affligge? Di cosa stai parlando?". Chuang-tzu rispose:" Si tratta di un sogno cosi potente da provocare in memolta, molta confusione, tristezza e infelicità. Ho sognato che ero diventato una farfalla". I discepoli dissero:" E cosa c'è di cosi sconvolgente?".Chuang-tzu rispose:" Questo è il rebus, se Chuang-tzu può sognare di essere diventato una farfalla, perchè non è possibile il contrario? La farfallapotrebbe sognare di essere diventata Chuan-tzu. Dunque, ora sono turbato: cosa è giusto e cosa è sbagliato? Cosa è reale e cosa irreale? E' statoChuang-tzu a sognare di essere diventato una farfalla o la farfalla a sognare di essere diventata Chuang-tzu? Se è possibile una cosa è possibileanche l'altra". L'esperienza di Chuan-tzu è particolarmente interessante se analizzata alla luce delle conoscenze moderne, è noto infatti che il nostrocervello è incapace di discriminare gli input provenienti dal suo interno da quelli esterni, dunque, se si inducesse chimicamente un sognatore in unostato di sonno lungo degli anni, egli vivrebbe una realtà parallela assolutamente indistinguibile dal normale stato di veglia (i sogni vividi sonocomunissimi), dunque, al suo risveglio potrebbe lecitamente credere che il sonno sia questo e che ciò che l'ha preceduto sia stata veglia. Moltepersone che passano lunghi periodi di coma per poi scivolare nella morte, ritengo non abbiano la minima coscienza di esserlo stati, ma di aver9

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