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ANNO XVI – N. 63 – Dicembre 2012 - Agopuntura.org

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sul ritmo della melatonina 24 . Nel 1998, il neurologo tedesco Arne May ha evidenziatotramite PET che, durante l’attacco doloroso, si verifica un’attivazione della regioneipotalamica omolaterale al dolore e l’anno dopo, utilizzando la risonanza magneticafunzionale, ha dimostrato che in quella stessa area si verifica anche un’alterazionedella densità neuronale xii . La presenza di pelle a buccia d'arancia, telangectasie esolchi naso-labiali profondi permette di definire l'aspetto del viso dei pazienti come"facies leonina". Secondo Kudrow, inoltre, le donne con CH hanno spesso un aspettomascolino. Si è a lungo ritenuto che queste caratteristiche fossero tipiche di questapatologia, ma in realtà molto probabilmente esse sono legate all'uso frequente di alcole tabacco, spesso presente in questi soggetti. E' stato osservato che circa i 2/3 diquesti soggetti ha gli occhi castani e che molti di essi sono di vari centimetri più altidella media. Queste caratteristiche possono anche essere frequenti, ma di certo nonsono di alcuna utilità per la diagnosi o per la scelta del trattamento. Altrecaratteristiche frequenti sono l'aumentata produzione di acidi a livello gastrico e lamaggior incidenza di ulcera peptica, fenomeni che peraltro potrebbero essere legatiall'abuso di alcol xiii . La diagnosi differenziale è nei confronti dell’emicrania (presenza diaura e assenza di cluster o fenomeni vasomotori); nevralgia trigeminale e arterite acellule giganti. A causa del rapido esordio e del breve periodo necessario araggiungere il picco di intensità, è indicato il ricorso ad una terapia sintomatica apronta azione. L'ossigeno, la somministrazione di sumatriptan per via sottocutanea equella di diidroergotamina per via intramuscolare sono quelle che consentono ilsollievo più rapido e sicuro della sintomatologia. Dal momento che la cocainizzazionedel ganglio pterigopalatino 25 si è dimostrata efficace nello stroncare gli attacchi, lalidocaina e la cocaina per via intranasale sono state utilizzate come terapia alternativada alcuni autori: se somministrata sotto forma di spray o di gocce al 4% o conbatuffoli di cotone, nella narice ipsilaterale al dolore o in entrambe le narici, lalidocaina produce una moderata riduzione del dolore in un certo numero di pazienti.Essa può quindi essere utilizzata come terapia aggiuntiva, ma non sembra essere almomento consigliabile come monoterapia per l'attacco di CH. La cocaina presentainoltre il rischio di indurre abuso e dipendenza, per cui non può essere considerata untrattamento di prima scelta. Ancora molto impiegati anche i corticosteroidi,soprattutto prednisone e desametazone, che sono quelli ad azione più rapida. Essisono molto efficaci come terapia profilattica iniziale, in grado cioe' di controllarerapidamente gli attacchi nel periodo di tempo necessario affinché i farmaci di profilassidi mantenimento possano agire. Può essere necessario una somministrazione per unperiodo di due settimane prima che la terapia preventiva standard possa aver effetto.Un grande studio non controllato ha riportato un netto miglioramento della CH nel77% dei casi in forma episodica trattati con prednisone, e un parziale miglioramentoin un altro 12%. Il prednisone sembra inoltre sortire un buon effetto nel 40% dei23 Il cortisolo è un ormone derivante dal colesterolo, prodotto dalle ghiandole surrenali, su stimolazione dell’ipofisi, ad opera dell’ACTH Vienespesso definito "ormone dello stress" perché la sua produzione aumenta, appunto, in condizioni di stress psico-fisico severo, per esempio dopoesercizi fisici molto intensi o interventi chirurgici. Con la sua azione, quest'ormone tende ad inibire le funzioni corporee non indispensabili nel breveperiodo, garantendo il massimo sostegno agli <strong>org</strong>ani vitali.24 La melatonina e’ arrivata all’attenzione del grande pubblico alcuni anni fa allorche’ le vennero attribuite attivita’ quasi miracolose derivate daardite estrapolazioni di indagini sperimentali in vitro o su animali. Venne accreditato come "ormone anti-invecchiamento" o addirittura ormoneantitumorale. Per tale motivo la melatonina e’ stata inclusa in diversi protocolli ufficiosi nel trattamento di svariate malattie. Particolarmenterilevante, in tale settore, e’ stato il caso del "Protocollo Di Bella". Si sono poi moltiplicati gli studi controllati, per cui alla melatonina e’ stato infinericonosciuto il ruolo che le compete come ormone regolatore del ritmo circadiano. Ormai e’ noto come il ritmo di secrezione della melatonina vieneregolato dall’ipotalamo, ed e’, generalmente, sincronizzato su un periodo di 24 ore. La sincronizzazione e' soprattutto legata alla percezione dellaluce mediante gli <strong>org</strong>ani visivi. In molte specie infatti la melatonina e’ normalmente prodotta durante la notte, e la sua secrezione e’ regolata dalladurata del buio, variabile a seconda delle stagioni e della latitudine. E’ stato verificato come anche durante le ore di luce un’ eventualesomministrazione di melatonina aumenti la sonnolenza; anche livelli elevati di melatonina derivati da condizioni fisiologiche particolari possonoindurre sonno. La melatonina, quindi, e’ in grado di modificare l’"orologio interno" che regola il ritmo circadiano. Esistono anche variazionistagionali dell'ormone e nella donna è stata dimostrata una variazione nel picco notturno correlata al ciclo mestruale (con livelli più bassi nelperiodo peri-ovulatorio).25 O sfenopalatino, situato nella parte più elevata della fossa pterigopalatina, le sue fibre sensitive efferenti si distribuiscono alla mucosa delle fossenasali, del faringe e della bocca ed alla ghiandola lacrimale.126

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