Terzo concorso Il Volo di Pègaso - Istituto Superiore di Sanità
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Al ritorno mi sono bloccata più volte con la schiena e la gamba destra, avevo scosse continue e<br />
dolori pazzeschi, sono stata più volte dal me<strong>di</strong>co curante e al pronto soccorso <strong>di</strong> vari ospedali,<br />
mi sono state prescritte cure a base <strong>di</strong> cortisone e antidolorofi ci che non hanno sortito l’eff etto<br />
desiderato.<br />
<strong>Il</strong> clou della soff erenza è stato in vacanza, in agosto, sono stata costretta a letto con dolori allucinanti,<br />
avevo prenotato un monolocale <strong>di</strong>rettamente sulla spiaggia e dalla fi nestra ammiravo quel mare<br />
azzurro e limpido che mi ha sempre fatto sognare, non vedevo l’ora <strong>di</strong> nuotare, giocare, andare<br />
in canoa (la mia grande passione) invece è stato un susseguirsi <strong>di</strong> dolori atroci, crampi, scosse<br />
continue che irrigi<strong>di</strong>vano completamente la gamba destra, non riuscivo nemmeno a riposare e<br />
dovevo assumere posizioni strane sul fi anco per cercare sollievo. Riuscivo ad alzarmi solo un paio<br />
d’ore la mattina presto e in due persone dovevano sostenermi per fare la rampa <strong>di</strong> scale e adagiarmi<br />
su <strong>di</strong> una se<strong>di</strong>a in spiaggia, mi mettevano letteralmente “a mollo” appoggiata ad un materassino<br />
gonfi abile e dopo poco mi riportavano in casa, per fare un tragitto <strong>di</strong> 20 metri ci impiegavo<br />
mezzora tra gli sguar<strong>di</strong> <strong>di</strong> compassione dei bagnanti che non capivano cosa avevo. Io e mio marito<br />
eravamo molto preoccupati perché avevamo intuito da subito che si trattava <strong>di</strong> qualcosa <strong>di</strong> molto<br />
più serio <strong>di</strong> un semplice mal <strong>di</strong> schiena. Appena sono stata in grado <strong>di</strong> stare semi-seduta (ero a ca<br />
1000 km da casa e dovevo fare il viaggio in auto) sono rientrata, sono andata subito dal me<strong>di</strong>co<br />
curante che mi ha prescritto una RM (solo su mia insistenza e grazie alla prescrizione <strong>di</strong> un fi siatra<br />
che mi aveva visitata al mare), e per la prima volta ho sentito parlare <strong>di</strong> cisti perineurali.<br />
Sono tornata dal mio me<strong>di</strong>co curante per fargli leggere l’esito dell’esame eseguito ed eventualmente<br />
farmi prescrivere una visita specialistica, visto che continuavo ad avere problemi e <strong>di</strong>ffi coltà a<br />
camminare ma si è rifi utato <strong>di</strong> farmi l’impegnativa in quanto <strong>di</strong>ceva che era semplicemente mal<br />
<strong>di</strong> schiena e che dovevo aspettare che passasse (dopo due mesi <strong>di</strong> cortisone, voltaren, inizioni <strong>di</strong><br />
toradol, ecc.).<br />
Arrabbiata ho preso un appuntamento privatamente con un neurochirurgo in un noto <strong>Istituto</strong> <strong>di</strong><br />
Milano (rinomato per la neurochirurgia) che purtroppo, dopo avermi fatto una visita velocissima<br />
e superfi ciale non ha saputo darmi spiegazioni e mi ha liquidata <strong>di</strong>cendomi <strong>di</strong> non fare niente e<br />
<strong>di</strong> aspettare che le cisti si sarebbero riassorbite (cosa praticamente impossibile).<br />
Ho continuato ad avere dolori e crampi, a zoppicare, mentre capivo che perdevo sensibilità alla<br />
gamba destra, ero preoccupata e abbattuta perché nessuno aveva “voglia <strong>di</strong> capire” cosa stava<br />
succedendo e quin<strong>di</strong> ho iniziato a fare ricerche per conto mio in Internet, sono così arrivata al<br />
sito de<strong>di</strong>cato a questa rara patologia denominata Cisti o Sindrome <strong>di</strong> Tarlov, ho letto e riletto le<br />
informazioni date e ho costatato che i sintomi combaciavano perfettamente con i miei.<br />
All’inizio è stato il panico, leggendo le varie testimonianze mi sono sentita crollare il mondo<br />
addosso, mi sono vista perennemente a letto, inferma, sfi ancata dal dolore, strada facendo su<br />
<strong>di</strong> un forum ho conosciuto altri pazienti, mi sono confrontata e sono stata confortata da loro,<br />
sono venuta a conoscenza della partenza <strong>di</strong> un progetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della patologia all’ospedale<br />
universitario <strong>di</strong> Siena e così per togliermi il dubbio ci sono andata ed ho avuto la triste conferma.<br />
Sono tornata a casa in lacrime perché ho conosciuto <strong>di</strong> persona altri malati e ascoltare i loro<br />
racconti vedere le loro soff erenze mi ha terrorizzato.<br />
Persone <strong>di</strong>menticate da tutti che lottano ogni giorno per alzarsi dal letto e muoversi, <strong>di</strong>vorati<br />
dal dolore, costretti ad assumere dosi massicce <strong>di</strong> antidolorifi ci potenti, morfi na o oppiacei<br />
stordendosi fi no a dormire l’intera giornata per non sentire il male e non arrivare a commettere<br />
gesti inconsulti.<br />
C’è chi non esce più <strong>di</strong> casa, chi non riesce a camminare, chi ha perso il lavoro e le amicizie, per<br />
fortuna abbiamo questo forum dove incontrarci ogni giorno e dove consolarci nei momenti più<br />
<strong>di</strong>ffi cili.<br />
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