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Terzo concorso Il Volo di Pègaso - Istituto Superiore di Sanità

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Poche ore sono bastate per guardarsi intorno, riconoscere mamma e papà, gli stessi che tutti i<br />

giorni venivano in ospedale per stare con lei.<br />

Poi aveva deciso <strong>di</strong> fare quello che tutti si aspettavano da lei: semplicemente <strong>di</strong> morire.<br />

I genitori la desideravano da tanto tempo, e così, pur nel dolore immenso, sono stati felici <strong>di</strong><br />

averla conosciuta e <strong>di</strong> essere stati con lei, anche solo per un attimo così breve, così intenso.<br />

<strong>Il</strong> papà mi ha chiesto se poteva continuare a venire la sera da noi “per il caff è”, come sempre aveva<br />

fatto durante quei due mesi.<br />

Quei maledetti cromosomi<br />

Lei preferiva casa sua, e lì la mamma la voleva portare, ma quei maledetti cromosomi avevano<br />

deciso <strong>di</strong>versamente per lei, e così, appena lei cercava <strong>di</strong> stare un poco meglio, quelli implacabili<br />

a ricordarle che in realtà lei stava male e che aveva bisogno <strong>di</strong> cure sempre più complicate e…per<br />

lei solo più dolorose.<br />

Così quei maledetti cromosomi un giorno l’hanno avuta vinta.<br />

Al funerale eravamo tutti presenti, io seduta tra mamma e papà, e la piccola accanto a noi; la<br />

mamma poteva accarezzarla quando voleva, infatti non era in una baretta bianca, ma in un<br />

lettino, uguale a quelli in cui era sempre stata.<br />

Ed una bimba, scappata dalle mani della suora che l’aveva in custo<strong>di</strong>a, le si era avvicinata ed<br />

era stata per gran parte del tempo lì vicino al suo lettino, quasi a volerla convincere ad andare a<br />

giocare con lei, e nessuno aveva avuto il coraggio <strong>di</strong> allontanarla.<br />

La mamma <strong>di</strong> Giorgia ha due fi gli oramai gran<strong>di</strong>; adesso sta preparandosi per una adozione,<br />

perché, <strong>di</strong>ce, l’esperienza con Giorgia non vada persa.<br />

Una strana amicizia<br />

Più che strana, un’amicizia che <strong>di</strong>ffi cilmente si sarebbe realizzata in una vita normale.<br />

Ma in ospedale è possibile quello che fuori <strong>di</strong>ffi cilmente potrebbe accadere, e così stavano insieme<br />

nella stessa stanza, Clau<strong>di</strong>a, “con le scarpette rosse da ballerina” e Luca, <strong>di</strong>ff erenti in tutto, uniti<br />

dalla gravità della malattia.<br />

Luca aveva un gemellino, biondo, bello e sano, che stava a casa con i genitori ed una sorella più<br />

grande, in una casa troppo piccola.<br />

<strong>Il</strong> gemellino viene sempre alle nostre feste <strong>di</strong> Natale, e per noi è come ci fossero tutti e due.<br />

<strong>Il</strong> papà faceva il gruista, ed era commovente vedere con quale dolcezza, tenerezza e delicatezza con<br />

quelle sue manone aveva imparato a fare tutte quelle operazioni, <strong>di</strong>ffi cili e complesse che Luca<br />

richiedeva per poter continuare a vivere.<br />

Per questo avevamo chiesto che gli fosse dato l’Abbon<strong>di</strong>no d’oro.<br />

Finalmente Luca e Clau<strong>di</strong>a si sono liberati da tutti quei maledetti tubi che li legavano ad una vita<br />

che non era la loro, in momenti <strong>di</strong>versi, ognuno nella propria casa.<br />

Adesso certamente si sono ritrovati e corrono e giocano felici insieme, chissà dove, ed è così che<br />

a noi piace ricordarli.<br />

L’amore <strong>di</strong> una mamma può solo moltiplicarsi, mai <strong>di</strong>vidersi<br />

Desiderava tanto avere dei bambini, ma quelli non ne volevano sapere e non arrivavano mai.<br />

Alla fi ne, con l’aiuto <strong>di</strong> un dottore, erano fi nalmente arrivati, ad<strong>di</strong>rittura tre, tutti insieme.<br />

Un poco piccolini, perché, si sa, lo spazio nella pancia <strong>di</strong> una mamma è quello che è.<br />

Uno in particolare, troppo piccino per potercela fare.<br />

E la mamma piangeva per quell’unico fi glio che non ce l’aveva fatta.<br />

Così mi <strong>di</strong>ceva la mamma:<br />

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