Terzo concorso Il Volo di Pègaso - Istituto Superiore di Sanità
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Presentazione<br />
<strong>Pègaso</strong>, da sempre simbolo della forza vitale e dell’ispirazione, spicca il volo per il terzo anno<br />
consecutivo, attraverso un <strong>concorso</strong> artistico letterario, per dare visibilità alle centinaia <strong>di</strong> migliaia<br />
<strong>di</strong> persone che convivono con una malattia rara.<br />
Alle espressioni artistico-letterarie ormai consolidate nei precedenti concorsi (narrativa, poesia,<br />
<strong>di</strong>segno, pittura, scultura, fotografia) si affianca quest’anno la sezione de<strong>di</strong>cata allo spot<br />
pubblicitario (ra<strong>di</strong>ofonico o televisivo). <strong>Il</strong> tema del 2011 “Le voci del silenzio” ha ispirato una<br />
ricchissima produzione artistica che ha superato quella degli anni precedenti.<br />
È del silenzio, infatti, che a un certo punto si nutre il dolore. Soprattutto quando ha smesso <strong>di</strong><br />
cercare, quando il labirinto dell’attesa <strong>di</strong>venta una casa in cui vivere e convivere. Senza <strong>di</strong>agnosi,<br />
senza terapia, senza che sia riconosciuta la propria malattia può restare solo il silenzio.<br />
Ed è per questo che nasce la sfida accolta e rappresentata da chi ha voluto contribuire con<br />
un proprio elaborato a questo volume: trasformare il silenzio in parole, figure, immagini, e<br />
soprattutto offrire un gancio per restare ancorati alla vita <strong>di</strong> tutti.<br />
Ma è anche per allacciare questo gancio al mondo, alla quoti<strong>di</strong>anità <strong>di</strong> tutti, al riconoscimento<br />
del <strong>di</strong>ritto a vivere che chie<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> attraversare il silenzio e <strong>di</strong> trasformarlo. E se l’arte non è una<br />
terapia può essere sicuramente un tramite per raggiungere il mondo, perché i segni, le parole,<br />
le immagini spiegano, raccontano e ci aiutano a tracciare un percorso verso l’uscita dal dolore.<br />
I partecipanti al Concorso hanno costituito un tramite per tradurre la fragilità della malattia in<br />
energia, uno strumento per rovesciare la prospettiva e per mutare il silenzio in una voce.<br />
Cosa più della letteratura e delle arti visive può essere d’aiuto per portare alla luce un <strong>di</strong>alogo<br />
interiore in cui emergono le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> attesa, <strong>di</strong> paura, <strong>di</strong> speranza, tipiche della malattia?<br />
Abbiamo ricevuto numerosi racconti, poesie, <strong>di</strong>segni, pitture, fotografie, sculture e spot che<br />
non necessitano commenti, ma solo un caloroso ringraziamento per aver de<strong>di</strong>cato il proprio<br />
tempo al “<strong>Volo</strong> <strong>di</strong> Pégaso” dando così visibilità agli infiniti volti della malattia rara. Ogni opera<br />
è meritevole: in questo <strong>concorso</strong> è <strong>di</strong>fficile parlare <strong>di</strong> vincitori veri e propri poiché in realtà<br />
partecipare è già una vittoria.<br />
Un sentito ringraziamento va al Prof. Enrico Garaci (Presidente dell’<strong>Istituto</strong> <strong>Superiore</strong> <strong>di</strong> <strong>Sanità</strong>)<br />
che ha sostenuto l’iniziativa sin dalla prima e<strong>di</strong>zione, alla dottoressa Paola De Castro (Direttore del<br />
Settore Attività E<strong>di</strong>toriali) e al suo staff. Un grazie a Fabiola Gnessi e a tutti i colleghi del Centro<br />
Nazionale Malattie Rare, e in particolare a Stefania Razeto per la grande de<strong>di</strong>zione e passione che<br />
ha de<strong>di</strong>cato al “<strong>Volo</strong> <strong>di</strong> Pégaso”. <strong>Il</strong> mio doveroso ringraziamento va infine alla Commissione che<br />
ha valutato gli elaborati, composta da qualificati esponenti del mondo letterario e artistico che<br />
hanno de<strong>di</strong>cato il loro tempo, con devozione e professionalità, ad una attività <strong>di</strong>versa da quella<br />
abitualmente svolta.<br />
Un ringraziamento particolare va ai bambini che hanno partecipato numerosi al <strong>concorso</strong> e che<br />
hanno il dono <strong>di</strong> sdrammatizzare le situazioni più <strong>di</strong>fficili e inserendo una nota <strong>di</strong> colore del tutto<br />
particolare.<br />
Domenica Taruscio<br />
Direttore del Centro Nazionale Malattie Rare<br />
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