Terzo concorso Il Volo di Pègaso - Istituto Superiore di Sanità
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Piemonte. A marzo del 2010 la Regione Piemonte ci ha dato tale riconoscimento e abbiamo<br />
festeggiato con gioia e speranza tutti assieme un anno <strong>di</strong> ricerca DBA.<br />
Siamo molto sod<strong>di</strong>sfatti perché la nostra squadra è stata vincente a doppia valenza: il Gruppo<br />
<strong>di</strong> Sostegno si fa carico dei problemi concreti delle famiglie e la malattia non viene così vissuta<br />
nell’isolamento, le energie vengono concentrate e non <strong>di</strong>sperse; l’<strong>Istituto</strong>, in controparte, crea le<br />
occasioni <strong>di</strong> continuare la ricerca e dare speranza alle famiglie <strong>di</strong> pazienti che attendono una cura<br />
<strong>di</strong>verse da quelle fin’ora utilizzate.<br />
Tra il 2009 e il 2010 la collaborazione con l’Università <strong>di</strong> Torino e l’Università del Piemonte<br />
Orientale con sede a Novara si fanno più strette. Inoltre, già alla riunione sociale 2009 abbiamo<br />
ospitato i ricercatori DBA dell’Università <strong>di</strong> Praga la Dott.ssa Pospisilova, che stava lavorando<br />
su un protocollo molto innovativo e venne a Verona per vedere con il Prof. Ramenghi e la Prof.<br />
ssa Dianzani la possibilità <strong>di</strong> inserirlo anche in Italia. Inoltre, sono stati invitati i ricercatori della<br />
Germania, il Dott. Meerpohl, che io già conoscevo da tempo insieme con la Dott.ssa Behling,<br />
presidente del Gruppo <strong>di</strong> Sostegno DBA Germania.<br />
È molto utile collaborare a livello internazionale e soprattutto Europeo. Facendo ciò siamo<br />
<strong>di</strong>ventati interessanti e soprattutto non ci vedono più la Cenerentola delle anemie. Fino ad oggi<br />
molti me<strong>di</strong>ci ci inseriscono nelle cure, a volte molto erronee, dei talassemici creando molti dubbi<br />
e molte incertezze nei pazienti. Ho sempre collaborato con altri paesi in Europa fin nelle mie<br />
precedenti occupazioni, dato che ho una laurea in Commercio Estero e per me è normale la<br />
collaborazione a livello non solo locale. Inoltre, per far sì che le malattie rare <strong>di</strong>ventino interessanti<br />
bisogno essere più uniti sia a livello verticale tra tutti i malati della stessa patologia ma anche a<br />
livello orizzontale tra malattie simili.<br />
<strong>Il</strong> Gruppo <strong>di</strong> Sostegno DBA Italia Onlus si è messo sempre più a collaborare con l’esterno,<br />
invitando alla riunione sociale del 2010, oltre a me<strong>di</strong>ci e ricercatori che lavorarono nella DBA<br />
anche la Dott.ssa D’Hauthuille, presidente dell’Associazione Anemia Blackfan-Diamond in<br />
Francia.<br />
Insieme con la Prof.ssa Dianzani e il Prof. Ramenghi decidemmo che dovevamo inserire molti<br />
più dati nel registro e dato che già l’Italia aveva un registro DBA online e non più solo cartaceo<br />
lo facemmo conoscere alla Riunione presso la Daniella Maria Arturi Foundation che ogni anno<br />
a marzo invita i migliori ricercatori che si occupano <strong>di</strong> Anemia <strong>di</strong> Blackfan-Diamond al fine <strong>di</strong><br />
trovare protocolli <strong>di</strong> cura, nuove ricerche e nuove occasioni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> tale patologia. In tale<br />
occasione presentò il registro e furono tutti molto sod<strong>di</strong>sfatti del nostro lavoro. In America c’è<br />
anche la DBA Foundation Inc., che è molto attiva nella ricerca sulle malattia ribosomiale. Insieme<br />
cercano <strong>di</strong> attuare sinergie sempre nuove per realizzare nuovi progetti <strong>di</strong> ricerca. Attualmente il<br />
Prof. Ramenghi e la Prof.ssa Dianzani collaborano attivamente con le fondazioni americane per<br />
portare avanti la conoscenza sulla patogenesi dell’Anemia Blackfan-Diamond.<br />
La Prof.ssa Dianzani ha invitato tutti al primo incontro per realizzare il progetto del Registro<br />
Europeo DBA, fondamentale per conoscere sempre <strong>di</strong> più l’Anemia Blackfan-Diamond. Maggior<br />
numero <strong>di</strong> pazienti/casi significa realizzare uno stu<strong>di</strong>o più approfon<strong>di</strong>to sulla patogenesi della<br />
malattia.<br />
<strong>Il</strong> centro, che ha già realizzato il Registro Italiano, ha proposto la costituzione <strong>di</strong> un registro<br />
europeo della malattia. Sono stati presi accor<strong>di</strong> con i principali registri europei per la con<strong>di</strong>visione<br />
dei dati. Hanno aderito all’iniziativa i centri <strong>di</strong> Germania, Francia, Svezia, Cecoslovacchia.<br />
Mentre si è in attesa della risposta della Gran Bretagna e Polonia. La Svezia ha i dati anche<br />
degli altri Paesi Scan<strong>di</strong>navi. Poiché il registro italiano è, al momento l’unico web-based, avrà il<br />
compito <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>sporre il supporto informatico “<strong>di</strong> base” che sarà poi con<strong>di</strong>viso da tutti. Verranno<br />
successivamente introdotti i dati dei pazienti, cui avrà accesso solamente il centro inviante. È in