Terzo concorso Il Volo di Pègaso - Istituto Superiore di Sanità
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l’inizio <strong>di</strong> una nuova giornata che cerco <strong>di</strong> vivere cercando <strong>di</strong> dare il meglio <strong>di</strong> me stessa in tutto<br />
ciò che faccio. Dico grazie ogni sera per aver potuto godere dell’amore della mia famiglia, per<br />
tutto ciò <strong>di</strong> positivo che posso aver dato nel lavoro e nell’incontro con la gente, per il sole che ha<br />
portato luce e calore e ha fatto cantare <strong>di</strong> gioia il mio cuore.<br />
Cara Francesca tu hai tutta una vita davanti a te e l’augurio che ti faccio è che sia ricca <strong>di</strong> gioia<br />
e <strong>di</strong> ogni cosa bella, ma ricordati che se dovessi incappare in qualche momento buio e ti trovi<br />
circondata dal silenzio, mettiti in ascolto perché nel silenzio c’è sempre la voce del tuo cuore: è<br />
un passaggio dalla notte alla luce. Ascoltala.<br />
Con tanto amore<br />
zia Roberta<br />
S1/18 Cronistoria della mia malattia<br />
Luisa ZAMPELLA<br />
Strana storia la mia… strana… strana la vita e le sue sorprese. Vieni avanti brancolando nel<br />
mondo e ti pare che da qualche parte sia stato già scritto il tuo percorso. Tutto ti sembra defi nito<br />
già programmato, quietamente acquietato. Niente è così, dal cilindro può uscire la colomba o<br />
il coniglio, lo spiazzo è quando il cilindro non lo trovi più o <strong>di</strong>venta un colbacco o bombetta.<br />
Io! Mamma, moglie, laureata da poco, con una vita forse già stabilita, e poi?!... La parola ‘M’,<br />
una emme che ti ha fatto tremare perché avevi drammaticamente pensato come fi ne, ma che per<br />
‘fortuna nella sfortuna’ si è rivelata come ‘inizio’; inizio <strong>di</strong> una nuova vita, una vita <strong>di</strong> malattia.<br />
Certo oggi è miracoloso ciò che la me<strong>di</strong>cina ha fatto per questo tipo <strong>di</strong> patologia, un ventennio<br />
fa <strong>di</strong>ventavi <strong>di</strong>sabile, ma sempre <strong>di</strong> malattia si tratta, i limiti ci sono… ‘Sclerosi Multipla’. Giorni<br />
alterni e alternati… Uno ti alzi, ti lavi, rifai anche il letto e sten<strong>di</strong> i panni, magari scrivi qualcosa<br />
al PC… Un altro ti alzi, vai in bagno e ti lavi, e poi… ti ributti sul <strong>di</strong>vano per dormire fi no all’ora<br />
<strong>di</strong> pranzo… Giorni ‘strani’ della ‘strana malattia’. La malattia dell’aff aticamento, anche pensare a<br />
volte <strong>di</strong>venta stressante, e il pensare ti può portare malinconia e un fi lo <strong>di</strong> depressione. Se ho paura?<br />
Sono sempre stata intimorita dall’incognito; ciò che non conosco, che non mi aspetto, mi rende<br />
fragile. E tutto questo, ora, mi spaventa e mi fa capire che devo fare <strong>di</strong> tutto per non pensarci, per<br />
avere forza e coraggio. Pur essendomi aggiornata sui vari step da fare, sulla possibile evoluzione<br />
della malattia, sono anche consapevole che ogni cosa può essere soggettiva, e se non viene stu<strong>di</strong>ato<br />
il ‘mio caso’ se non vengo curata soggettivamente, non riesco a rassicurarmi completamente.<br />
Eppure quando mi penso non penso a me con il viso che mi mostrano le foto, e anche se non<br />
sono male quando le guardo mi deprimo. Sarà che la gioventù è scappata senza che io potessi<br />
far nulla per trattenerla. Ora più che mai tra cortisone e altre cure…So <strong>di</strong> essere stata ‘fortunata’<br />
poteva capitarmi un ‘brutto male’ e allora… ad<strong>di</strong>o! Però… mi si lasci almeno la possibilità <strong>di</strong><br />
sfogarmi….Già sfogarmi anche per ciò che sento quando vado a rivedere i ‘compiti’ che mi<br />
restano da svolgere. Sono andata sulla piattaforma dell’Università ed è uscita la prova <strong>di</strong> recupero;<br />
e pensare che mi avevano detto che la prova sarebbe stata rimandata… E adesso? Adesso non<br />
posso fare a meno <strong>di</strong> preoccuparmi, io ho un esame da recuperare, e con tutte le incognite che<br />
mi restano riguardo la malattia… Uff ! E pensare che ora avrei voglia <strong>di</strong> mandare tutto al <strong>di</strong>avolo!<br />
Non mi importa più tanto…ovvero mi importa ma ho paura <strong>di</strong> non farcela, hai voglia <strong>di</strong> farmi<br />
forza, l’ansia mi prende, mi prendeva prima…ora poi che non so… Sì decisamente la mia vita<br />
è cambiata, e sta solo a me volgerla al positivo… Ricominciando da dove? Da cosa? Dal 43? I<br />
miei anni?