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Terzo concorso Il Volo di Pègaso - Istituto Superiore di Sanità

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possibile... anche <strong>di</strong>spiegare le proprie ali in favore <strong>di</strong> un sogno alto: guarire! Ho sempre pensato<br />

che la malattia avesse bisogno <strong>di</strong> cure, invece, ha solo bisogno <strong>di</strong> tempo, il tempo <strong>di</strong> capire da<br />

dove viene e perché… e non è mai da molto lontano.<br />

S1/09 <strong>Il</strong> sentiero delle MORE<br />

Antonio CROCE<br />

Le more si anagrammano con aMORE e MORtE. Si adornano <strong>di</strong> issopo ed incenso.<br />

I rovi ci pungono e noi li stacchiamo con delicatezza.<br />

Le rose sono belle ed amiamo anche le spine: Tumore e CMT; Amore e Vita.<br />

*****<br />

“Signore, io Ti prego per tutto ciò che si esprime nel silenzio”.<br />

La Notte <strong>di</strong> Natale 2006, mentre la Vergine Maria donava al mondo Gesù, io mi contraevo<br />

in forti dolori addominali in quanto ero stato onorato dalla misericor<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Dio <strong>di</strong> un tumore<br />

maligno al colon. Sono stato operato all’ospedale San Paolo <strong>di</strong> Milano dal dottor Lucarelli il 6<br />

gennaio 2007.<br />

Nella soff erenza abbracciavo mia fi glia Agnese e mia moglie Alicia. La prima <strong>di</strong> pochi anni, la<br />

seconda aff etta da grave CMT (Charcot-Marie Tooth).<br />

A Loro erano rivolte le mie preoccupazioni. Pregavo Id<strong>di</strong>o che mi facesse vivere e che però fosse<br />

fatta la Sua volontà non la mia. <strong>Il</strong> Signore da e il Signore toglie. Benedetto è il nome del Signore.<br />

Mi ricordai della lettera che Papa Giovanni Paolo II, allora arcivescovo <strong>di</strong> Cracovia, scrisse a<br />

San Padre Pio perché intercedesse con la preghiera e la soff erenza a favore <strong>di</strong> una vedova con<br />

fi gli aff etta da tumore. Implorai Sua Santità <strong>di</strong> intercedere per me. Una volta a casa sognai <strong>di</strong><br />

trovarmi al mio paese natio addobbato a festa con tanta gente perché doveva venire il vescovo,<br />

ma fui svegliato e il sogno si infranse. Dopo due o tre giorni rifeci ancora lo stesso sogno là dove<br />

si era interrotto e con mia sorpresa notai che anziché il Vescovo con abito talare rosso era presente<br />

davanti a me voltato in avanti il Papa vestito <strong>di</strong> bianco che voltandosi delicatamente ci sorrise.<br />

Ed era come quando era giovane. Subito mi svegliai e cominciai a pregare commosso <strong>di</strong> gioia e<br />

trepidazione. Ho rifi utato la proposta <strong>di</strong> chemioterapia perché mi sentivo guarito. Sto facendo<br />

comunque tutti gli esami e controlli propostimi solo per dovere <strong>di</strong> responsabilità, perché io sono<br />

SICURISSIMO <strong>di</strong> essere stato graziato. Grazie Santità.<br />

Riporto i miei dati oncologici: Adenocarcinoma del cieco G3, pT3, N1-2/41 (linfono<strong>di</strong><br />

positivi), esor<strong>di</strong>to con addome acuto, ascessualizzazione e fi stolizzazione neoplastica (C2 Duke’s).<br />

Comorbosità: Diabete. Ipertensione arteriosa. Pregressi episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> FAP. Ulcera duodenale con<br />

episo<strong>di</strong> multipli <strong>di</strong> sanguinamento. Si consiglia chemioterapia a<strong>di</strong>uvante con Folfox. Io credo che<br />

le “malattie” non debbano essere chiamate così, prendendo la ra<strong>di</strong>ce dal male, ma “miserie”, cioè<br />

Misericor<strong>di</strong>e che il Buon Dio ci dona per provarci nel crogiolo e che essendo un dono ci porta ad<br />

amarle (amiamo anche i nostri nemici). <strong>Il</strong> più grande mistero dell’uomo è la Libertà, nel senso che<br />

noi siamo liberi <strong>di</strong> essere liberi! L’uomo è immerso nella “dualità” esistenziale del Bene e del Male,<br />

così come tutto il creato. <strong>Il</strong> pensare dell’uomo è parziale e relativo, come un raggio <strong>di</strong> luce, ma la<br />

sua visione è “totale”, non percepita in quanto relativa, ma totale! Si può <strong>di</strong>re, semplifi cando, che<br />

l’uomo è un raggio proiettato, mentre Dio è l’essenza stessa della Luce! E la Luce è la corteccia<br />

dell’Amore. La Luce si può fermare perché le tenebre non l’accolgono; l’Amore, no, perché si<br />

ciba del “buio” fi no a renderlo incandescente. L’Amore è inestinguibile, perché arde <strong>di</strong> un fuoco<br />

eterno, cui Tutti siamo destinati (comunione dei santi). Le miserie o malattie, le soff erenze e<br />

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