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morti 2.pdf - AppuntiMed

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Diagnosi<br />

La diagnosi clinica è complicata e dipende dall’applicazione di criteri (i più aggiornati quelli di Mc Donald<br />

rivisti da Polman nel 2005) che cercano la disseminazione nel tempo e nello spazio (lesioni sparse)<br />

attraverso una strumentistica varia:<br />

• clinica: segni e sintomi possono darci entrambi i criteri volendo; può essere potenziata dall’esecuzione<br />

di potenziali evocati (PE)<br />

• RNM: fondamentale, in genere si guarda in T2, dove l’aspetto di diverse lesioni può darci anche criteri<br />

temporali fornendo elementi per la disseminazione temporale. La spaziale viene da sé per il tipo<br />

di esame.<br />

• analisi del liquor: si cercano bande oligoclonali di IgG, soprattutto nelle forme primarie progressive,<br />

che perdono un po’ gli altri criteri, e vengono aiutate da questo tipo di rilevazioni,<br />

come diagnosi.<br />

morfologia (diagnosi autoptica)<br />

Siccome è una patologia della sostanza bianca, la superficie ad una osservazione macroscopica è normale, a<br />

parte che in certi punti (midollo, ponte…) dove si hanno fasci mielinici superficiali.<br />

placche (macroscopia): zone ipocromiche di dimensioni<br />

molto variabili (da microscopiche a massive) che<br />

originano nella sostanza bianca e possono anche<br />

invadere la grigia:<br />

- giovani: poco demarcate, edematose soprattutto<br />

- zone periventricolari: particolarmente colpite<br />

- solide rispetto alla sostanza bianca<br />

- leggermente depresse<br />

dilatazione ventricolare<br />

.. da un punto di vista microscopico si possono avere:<br />

Terapia<br />

• placche attive: più giovani, vedono un processo in corso:<br />

o infiltrati (immunologici) intorno alla placca, spesso come<br />

manicotti peri vasali<br />

o depositi di ferro peri-vasali connessi con gli infiltrati e la permeabilità vasale<br />

o oligodendrociti ridotti di numero a fronte di una densità neuronale tutto sommato ancora<br />

normale, con conservazione degli assoni:<br />

o neuroni intocchi, sebbene demielinizzati…<br />

• placche inattive: sono più vecchie, a processo ormai stabilizzato:<br />

o oligodendrociti drasticamente ridotti<br />

o gliosi, reazione astrocitica<br />

o assoni deficitarii: sia di numero che in quanto a mielinizzazione: c’è perdita neuronale<br />

• placche ombra: si pensa sia una parziale risposta rigenerativa degli oligodendrociti rispetto la mielina,<br />

anche se ovviamente non è in grado come risposta di evitare la patologia.<br />

o assoni con DISmielinizzazione: cioè o assottigliata o ispessita<br />

o confine della lesione molto sfumato<br />

steroidi<br />

cefalosporine<br />

albuterolo: fa bene per il broncospasmo, ma pare avere azione sui linfociti T<br />

natalizumab<br />

Giuseppe Marini: Anatomia Patologica parte II (aa. 2012-2013); prof. Bussani e Robbins 169

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