morti 2.pdf - AppuntiMed
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Cardiopatie congenite<br />
Sono problemi essenzialmente riguardanti le settimane III - VIII, spesso si tratta di anomalie incompatibili con<br />
la vita intra uterina, l’incidenza dei nati vivi con malformazioni è dell’1% c.a, più alta nei prematuri e<br />
spesso l’intervento correttivo risolve il quadro, anche se il cuore che si ottiene a volte non è perfettamente<br />
normale e può tardivamente andare incontro (anche dopo anni asintomatici) ad:<br />
fattori predisponenti<br />
• aritmie<br />
• ischemia<br />
• disfunzione<br />
familiarità: è il fattore in assoluto più importante, soprattutto nelle parentele di primo grado<br />
trisomia 21<br />
rosolia congenita<br />
teratogeni<br />
… come sempre la genesi rimane in ultima analisi multifattoriale.<br />
caratteristiche cliniche<br />
Le situazioni cliniche compatibili con un nato vivo possono dare essenzialmente tre sindromi, che possono<br />
evolvere l’una nell’altra (shunt) o essere contemporanee (atresia + shunt).<br />
1) shunt DX SX (tetralogia di Fallot, trasposizione delle grandi arterie…) come tale provoca una<br />
deossigenazione del sangue nella circolazione sistemica, con conseguenti segni a lungo<br />
termine..<br />
a. ippocratismo digitale<br />
b. policitemia<br />
c. embolie paradosse<br />
2) shunt SX DX (DIA, DIV, pervietà del dotto arterioso…): dà problemi più grossi, in quanto determina<br />
un aumento della pressione del circolo polmonare:<br />
vasocostrizione tonica (⇒ ipertrofia della media)<br />
lesioni intimali ostruttive irreversibili: tardivamente<br />
inversione dello shunt in quanto le pressioni polmonari raggiungono quelle sistemiche<br />
cardiopatia congenita cianogena tardiva: il quadro terminale, il pz. va ad exitus.<br />
3) atresia: è una ostruzione completa.<br />
<br />
Morfogenesi del cuore<br />
Si hanno diverse fasi, a partire da cordoni di cellule mesenchimali angioblastiche; È piuttosto complesso,<br />
immagini dell’Anastasi (edi-ermes, Trattato di Anatomia Umana IV ed. 2006, G.Anastasi, C.Balboni):<br />
Giuseppe Marini: Anatomia Patologica parte II (aa. 2012-2013); prof. Bussani e Robbins 48