morti 2.pdf - AppuntiMed
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Cardiopatie Ischemiche<br />
Sono per il 9O% dovute a CAD (coronary hearth disease), cioè un’ostruzione aterosclerotica delle coronarie.<br />
Nel complesso si riassumono clinicamente in:<br />
• icc: i sintomi si hanno per ostruzioni > 75%, se si hanno a riposo si è superato il 90%.<br />
• IMA<br />
• angina pectoris<br />
• alcune forme di morte cardiaca improvvisa (MCI)<br />
…queste situazioni (a parte l’icc) hanno tutte in comune un’alterazione acuta di un ateroma, che nei 2/3 dei<br />
casi è precedentemente completamente asintomatico, occupando < 50% del lume in media.<br />
- rottura / fissurazione ⇒ ed esposizione di superfici pro trombogene<br />
- emorragia nell’ateroma ⇒ e suo improvviso aumento di volume<br />
Le cause alla base di questa alterazione improvvisa posso essere molte:<br />
placche vulnerabili: cioè con abbondante componente lipemica e ridotta componente fibrosa<br />
stimolazione adrenergica: difatti gli IMA si concentrano normalmente tra le 6AM e le 12AM, che è il<br />
periodo dopo il risveglio quando la pressione si alza dopo il riposo, anche<br />
su drive adrenergico.<br />
vasocostrizione: chiaramente precipita il quadro, anche aumentando lo stress sulla spalla<br />
dell’ateroma, che è una regione particolarmente sensibile agli stress emodinamici e<br />
spesso debole strutturalmente. Possono indurre una costrizione critica:<br />
• agonisti adrenergici<br />
• piastrine attivate<br />
• endotelina ↑ / NO ↓ in seguito a variazioni del pattern di espressione genica endoteliale indotte<br />
dalla placca ateromatosa<br />
• mediatori delle cellule infiammatorie perivascolari<br />
<br />
Infarto Miocardico<br />
All’ostruzione di una coronaria si ha la perdita del metabolismo aerobio nell’arco di pochi secondi, con una<br />
perdita di forza contrattile nel giro di 60 secondi.<br />
Le alterazioni rimangono reversibili entro 30 minuti, quindi inizia il processo di necrosi mista ad apoptosi<br />
delle cellule miocardiche (flusso < 10% del normale). La necrosi avanza come un fronte d’onda,<br />
approfondendosi man mano anche in spessore, finché a 6-12h si ha infarto trans murale di tutta l’area.<br />
La velocità di progressione dipende da:<br />
- circoli collaterali: quindi ischemia di lungo decorso precedente all’episodio che<br />
abbia stimolato la neo angiogenesi<br />
- sede / grado di ostruzione<br />
- durata dell’ostruzione<br />
- presenza di spasmo<br />
- altri fattori<br />
.. il rischio maggiore è nei maschi > 40 e nelle donne post menopausa: le donne fertili sono protette, per<br />
quanto la terapia ormonale non riesce a prolungare questa protezione.<br />
Giuseppe Marini: Anatomia Patologica parte II (aa. 2012-2013); prof. Bussani e Robbins 44