numero completo download pdf 396Kb - L'Asino vola
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iesce ad esprimersi, ma che è dotato di una sensualità<br />
esplicita e conturbante e di un’inquietudine che non trova<br />
un’ap-propriata espressione verbale ma trasuda dai suoi<br />
gesti e dagli sguardi.<br />
Il Metodo, un pensiero sulla recitazione che spinge<br />
l’attore ad affinare le proprie risorse emotive ed impiegarle<br />
per riempire di vita le creature che porta sulla scena, diventa<br />
un valido strumento in mano agli attori che incarnano<br />
questa nuova tipologia di personaggio 2 . Ma ancora, in un<br />
gioco di continui rimandi tra linguaggio della scena e testo<br />
2 Richard Dyer a questo proposito scrive: “Like melodrama, Method<br />
acting privileges emotional meaning over all other aspects of character<br />
(such as social behaviour and ‘intellectual physiognomy’), but where<br />
melodrama returns emotions to moral categories, the Method roots them<br />
in broadly understood psycho-analytic categories. The Method<br />
constructs a character in terms of her or his unconscious and/or<br />
inescapable psychological make-up. Although in principle the Method<br />
could be used to express any psychological state, in practice it was used<br />
especially to express disturbance, repression, anguish, etc., partly in line<br />
with a belief that such feelings, vaguely conceptualisable as the Id and its<br />
repression, are more ‘authentic’ than stability and open expression. […]<br />
In this perspective, character itself becomes more important than plot and<br />
structure, and as a result much of the performance is ‘redundant’ in these<br />
terms”; “Come il melodramma, la recitazione secondo il Metodo<br />
privilegia l’emozione sopra ogni altro aspetto del personaggio (come il<br />
comportamento sociale o la fisionomia intellettuale), ma laddove il<br />
melodramma riconduce le emozioni a categorie morali, il Metodo le<br />
inserisce in categorie psicoanalitiche facilmente riconoscibili. Il Metodo<br />
costruisce il personaggio nei termini del suo inconscio e/o della sua<br />
inevitabile struttura psicologica. Benché in teoria il Metodo possa essere<br />
impiegato per esprimere qualsiasi stato psicologico, in pratica è stato<br />
usato specialmente per esprimere turbamento, repressione, angoscia,<br />
ecc…, in parte con la convinzione che tali situazioni emotive,<br />
interpretabili vagamente come l’Es e la sua repressione, siano più<br />
‘autentiche’ dell’equilibrio e dell’aperta manifestazione dei sentimenti.<br />
[…] In questa prospettiva il personaggio in sé diventa più importante<br />
della trama o della struttura, e di conseguenza gran parte della<br />
performance risulta ridondante da questo punto di vista” (R. Dyer, Stars,<br />
London, British Film Institute Publishing, 1979, p.161).