Inferno - Letteratura Italiana
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Riassunto dei canti<br />
Canto I: lo smarrimento nella selva oscura; le tre fiere;<br />
la comparsa di Virgilio; la profezia del Veltro;<br />
l’inizio del viaggio<br />
A 35 anni Dante si perde in una selva oscura, perché<br />
ha smarrito la retta via. Cerca di uscirne e si dirige<br />
verso il colle illuminato dai raggi del sole. Tuttavia<br />
prima una lonza, poi un leone, infine una lupa gli<br />
impediscono il cammino. La lupa anzi lo spinge inesorabilmente<br />
verso la selva. Il poeta è preso dall’angoscia<br />
e si dispera. All’improvviso gli appare<br />
un’ombra, alla quale egli chiede aiuto. L’ombra è il<br />
poeta latino Virgilio, il quale gli dice che la lupa non<br />
ha mai lasciato passare nessuno e ha reso infelici<br />
molte genti, perciò deve prendere un’altra strada, se<br />
vuole uscire da quel luogo. Quindi profetizza la venuta<br />
del Veltro, il quale caccerà la lupa nell’inferno,<br />
da dove l’invidia del demonio l’ha fatta uscire. Virgilio<br />
continua dicendo che Dante lo deve seguire nei<br />
regni dell’oltretomba: egli lo accompagnerà attraverso<br />
l’inferno ed il purgatorio, quindi lo affiderà a<br />
un’anima (=Beatrice) più degna di lui, che lo accompagnerà<br />
nel paradiso. Dante accetta e i due poeti si<br />
mettono in viaggio.<br />
Canto II: la selva oscura; il dubbio di Dante; le tre<br />
donne del cielo e l’intervento di Virgilio; la ripresa<br />
del viaggio<br />
Sta scendendo la sera, quando i due poeti si mettono<br />
in cammino. Dante è preso sùbito da un dubbio, che<br />
esprime a Virgilio: nell’oltretomba scesero, ancor<br />
vivi, Enea e san Paolo. Il primo, perché dalla sua discendenza<br />
doveva nascere Roma e l’impero; il secondo,<br />
perché dall’oltretomba doveva portare una<br />
prova della fede. Egli perciò si chiede perché deve<br />
venirci e chi lo permette. Virgilio rimprovera il poeta:<br />
la sua anima è offesa dalla viltà, la quale molte<br />
volte impedisce all’uomo di compiere onorate imprese.<br />
E gli dice che era nel limbo, quando venne da<br />
lui una donna beata e bella (=Beatrice), che lo pregò<br />
di andare nella selva oscura ad aiutarlo. Essa era<br />
nell’empìreo, quando la vergine Maria vide Dante in<br />
pericolo. Questa si rivolse a Lucia e Lucia si rivolse<br />
a Beatrice, la quale discese da lui nel limbo. Virgilio<br />
venne immediatamente da Dante, per sottrarlo dal<br />
pericolo della lupa. Perciò, se egli ha in paradiso tre<br />
donne che lo proteggono, perché ha paura di continuare<br />
il viaggio? Il poeta riprende fiducia e ritorna<br />
nel primo proposito. Così i due riprendono il cammino.<br />
Canto III: l’entrata dell’inferno; gli ignavi; i dannati<br />
sulla riva dell’Acherónte; il demonio Caronte; lo<br />
svenimento di Dante<br />
Dante e Virgilio si trovano davanti alla porta dell’inferno,<br />
sulla quale è una scritta minacciosa. Dante<br />
ne è intimorito, ma Virgilio lo rassicura. Oltre la por-<br />
Divina commedia. <strong>Inferno</strong>, a cura di P. Genesini 104<br />
ta si sentono lingue strane, espressioni orribili e grida<br />
di dolore. Dante chiede chi sono quelle anime. Virgilio<br />
dice che sono le anime di coloro che vissero senza<br />
infamia e senza lode. Con esse sono mescolati gli<br />
angeli che non si schierarono né con Dio né contro di<br />
Lui, ma che rimasero neutrali. «Non ti curar di loro»<br />
continua Virgilio, «ma guarda e passa.» Tra costoro<br />
Dante riconosce l’ombra di «colui che fece per viltà<br />
il gran rifiuto» (=papa Celestino V?). Queste anime<br />
sono nude e continuamente punte da mosconi e da<br />
vespe. Oltre costoro il poeta vede una moltitudine di<br />
anime sulla riva di un fiume (=l’Acherónte), che aspettano<br />
di essere traghettate dal demonio Caronte.<br />
Questi si rifiuta di trasportare Dante, ma Virgilio gli<br />
dice che così si vuole in cielo. Quelle anime bestemmiavano<br />
Dio, la razza umana, la loro famiglia e<br />
i loro genitori. Virgilio dice che tutte le anime dei<br />
malvagi arrivano qui da ogni paese e desiderano varcare<br />
il fiume, perché sono spinte dalla giustizia divina.<br />
All’improvviso la campagna è scossa da un terremoto,<br />
che fa perdere i sensi al poeta.<br />
Canto V: secondo cerchio; il giudice Minosse; i lussuriosi;<br />
Francesca da Polenta e Paolo Malatesta;<br />
Francesca racconta la loro storia d’amore; lo svenimento<br />
di Dante<br />
Nel secondo cerchio Minosse accoglie le anime, le<br />
giudica e le invia nei gironi dell’inferno che puniscono<br />
i loro peccati. Minosse mette in guardia Dante di<br />
non farsi ingannare dall’ampiezza dell’entrata, ma<br />
Virgilio lo fa tacere. Il poeta si trova in un luogo<br />
senza luce, dove una bufera eterna travolge gli spiriti<br />
con la sua violenza. Chiede alla sua guida chi sono<br />
queste anime. Virgilio risponde che sono le anime<br />
dei lussuriosi e ne nomina alcune. Il poeta allora esprime<br />
il desiderio di parlare con due di loro, che<br />
vanno insieme e non oppongono resistenza al vento.<br />
Appena sono vicine, le chiama. Un’anima (è Francesca<br />
da Polenta, l’altra è Paolo Malatesta) parla<br />
dell’intenso amore che la prese per la bellezza di Paolo<br />
e Paolo per la sua bellezza, e che ancora li travolge.<br />
La zona più bassa dell’inferno attende chi (=il<br />
marito Gianciotto Malatesta) uccise lei ed il suo amante.<br />
Dante allora chiede come sorse il loro amore.<br />
Francesca racconta che un giorno stavano leggendo<br />
come Lancillotto del Lago s’innamorò della regina<br />
Ginevra. Quando lessero il punto in cui il cavaliere<br />
baciò la dama, Paolo a sua volta la baciò. La causa<br />
del loro amore fu quel libro e chi lo scrisse. Da quel<br />
giorno essi non andarono più avanti nella lettura. A<br />
sentire questa tragica storia d’amore, Dante è preso<br />
da turbamento e sviene.<br />
Canto VI: terzo cerchio; il cane Cèrbero; i golosi;<br />
Ciacco da Firenze; le cause delle lotte tra le fazioni<br />
che sconvolgono Firenze; le sofferenze dei dannati<br />
dopo il giudizio universale; la ripresa del viaggio<br />
I due poeti discendono nel terzo cerchio, guardato da<br />
Cèrbero, un cane mostruoso. Qui i golosi sono immersi<br />
nel fango e sono colpiti da pioggia, grandine e