Inferno - Letteratura Italiana
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egli può: a) confrontarsi con gli altri personaggi che veva detto che era primavera (e ciò lo faceva sperare<br />
prima di lui hanno compiuto il viaggio nell’oltretom- bene), quando si perde nella selva oscura; ora preciba<br />
(Enea e san Paolo); e b) chiarire il significato del sa che sta scendendo la sera e tutti gli esseri viventi<br />
suo viaggio (Enea ha reso possibile la nascita si preparano al riposo, mentre egli si prepara ad ini-<br />
dell’Impero; san Paolo ha portato dall’oltretomba le ziare il viaggio drammatico nell’oltretomba (vv. 1-<br />
prove per la fede; Dante indica profeticamente all’u- 6). Per tutto il poema il lettore incontra indicazioni<br />
manità errante la via della salvezza). In questo modo temporali, che può raccogliere e organizzare e che<br />
dà un’idea concreta dell’importanza del viaggio. Da rendono il viaggio più realistico. Il viaggio all’infer-<br />
parte sua il lettore è coinvolto e dà il suo contributo, no dura un giorno (da venerdì santo 8 aprile di sera<br />
perché sa che dopo il peccato originale l’uomo non fino a sabato santo 9 aprile tra le 16.00 e le 18.00),<br />
può salvarsi da solo e che deve contare sulle due isti- quello in purgatorio quattro giorni e mezzo (da Dotuzioni<br />
– la Chiesa e l’Impero – che Dio ha suscitato menica di Pasqua 10 aprile all’alba fino a mercoledì<br />
per portarlo alla felicità terrena ed ultraterrena. Il 13 aprile verso mezzogiorno), quello in paradiso un<br />
poeta è sempre attento ai problemi del linguaggio (i giorno e mezzo (da mercoledì 13 aprile a mezzo-<br />
sensi delle scritture, le tecniche della retorica, le tecgiorno fino alla sera dello stesso 13 aprile), per un<br />
niche della narrativa), ma anche alla specifica cultura totale di sette giorni, i giorni della creazione. Il poeta<br />
dei suoi lettori. E a quella cultura egli si propone di si era perso nella selva oscura giovedì notte 7 aprile<br />
parlare e riesce effettivamente a parlare.<br />
e per un giorno aveva vagato nel tentativo di uscirne.<br />
1.1. Il senso del viaggio però non è indicato subito. La raccolta di queste indicazioni temporali deve però<br />
Anzi la risposta di Virgilio è fuorviante: in cielo tre servire alla memoria, per facilitare la memorizzazio-<br />
donne proteggono il poeta, perciò egli non deve avene, non per altri scopi. Dante non è un cronista del<br />
re paura di intraprendere il viaggio. Il lettore attento suo viaggio e il lettore non deve farsi cronista al po-<br />
si accorge che Virgilio non risponde. Forse non sa o sto dello scrittore o del protagonista.<br />
forse non vuol dire la risposta. Forse non si era 3.1. Vale la pena di chiedersi: perché i commenti e i<br />
nemmeno posto la domanda, affascinato dalla bellez- critici si sprecano nel discutere se il viaggio è iniziaza<br />
di Beatrice. Con questa mancata risposta Dante to un giorno o un altro, nel 1300 o nel 1301, se<br />
scrittore prepara un altro filo del poema e un’altra l’anonimo fiorentino è questo o quel suicida ecc.;<br />
trappola per il lettore: nel corso del viaggio al poeta insomma perché si sono sprecati a chiarire problemi<br />
verranno fatte delle profezie, che saranno spigate da che non si potevano chiarire o termini di secondaria<br />
Beatrice, la quale spiegherà anche il senso del viag- importanza, in quanto non aggiungevano né togliegio.<br />
Ma poi le cose andranno diversamente nell’invano alcunché al poema. La risposta è anche semplicontro<br />
con Beatrice (Pg XXX) e anche nella spiegace: si affrontano i problemi che si vedono, che norzione<br />
delle profezie (Pd XVII).<br />
malmente sono i problemi più semplici; si usa la po-<br />
2. Il dubbio, l’incertezza sono anche ostacoli – in ca cultura che si ha; e non si ha il coraggio di mette-<br />
questo caso ostacoli interni al personaggio –, che re in discussione il tipo di lettura iniziato dai primi<br />
rendono difficile il viaggio e perciò meritevole lo commentatori. In realtà il poema dantesco ha valore<br />
sforzo del protagonista. La paura d’iniziare il viag- per le questioni complesse che presenta, e verso di<br />
gio è psicologicamente motivata: il protagonista evita esse il critico dovrebbe innalzarsi e impiegare le sue<br />
le tre fiere, ma si mette in un’impresa lunga e perico- energie, anziché abbassare l’opera alla sua modesta<br />
losa. E si accorge dei pericoli che lo aspettano non cultura.<br />
sul momento, ma sùbito dopo, quando riflette fred- 4. Nel dialogo tra i due poeti fanno la loro comparsa<br />
damente e non è più sotto l’effetto dello spavento i protettori di Dante: la Vergine Maria, Lucia e Bea-<br />
provocato dalle tre fiere. Così Virgilio può rimprovetrice. Essi lo hanno visto in pericolo ed accorrono in<br />
rarlo di viltà, può rassicurarlo parlandogli delle tre suo aiuto. Non lo fanno direttamente (è poco deco-<br />
donne che in cielo lo proteggono, e infine può farlo roso): mandano un loro aiutante, Virgilio, che ac-<br />
ritornare nell’antico proposito. La paura però percorre sùbito. I protettori sono ben tre (in genere c’è<br />
mette allo scrittore di avere un momento di pausa per un protettore e un avversario, ad esempio l’angelo<br />
mostrare al lettore le difficoltà dell’impresa che il custode e il diavolo custode) e sono tre donne, legate<br />
protagonista sta iniziando. Nel corso del viaggio poi tra loro da una scala gerarchica: il protettore divino<br />
ci saranno altri ostacoli – ostacoli esterni –, molto più (la Vergine Maria, a cui il poeta è devoto, perché in-<br />
gravi, che renderanno doloroso il cammino. Il protatercede per gli uomini presso il Figlio), quello<br />
gonista deve conquistarsi la vittoria superando tutti semidivino (santa Lucia, a cui è devoto, perché pro-<br />
gli ostacoli che incontra; e deve pagare con la fatica e tegge la vista) e quello umano (Beatrice, che ha ama-<br />
con l’angoscia l’esperienza straordinaria che sta fato e dalla quale è stato indirizzato verso la vita spiricendo.<br />
Ma non sarà mai più solo, perché ha catturato tuale). I protettori indicano anche i tre tipi diversi di<br />
un compagno di viaggio: il lettore ormai è divenuto grazia (preveniente, illuminante e cooperante), di cui<br />
la sua ombra e lo sarà sino alla fine del viaggio. l’uomo ha bisogno per salvarsi.<br />
3. Il viaggio avviene nel tempo e presenta tutte le ca- 5. Le tre donne del cielo (la Vergine Maria, Lucia e<br />
ratteristiche della verosimiglianza: ha un inizio, una Beatrice) sono donne stilnovistiche: esse vivono in<br />
durata e una conclusione; i giorni passano normal- paradiso e si preoccupano del loro fedele (le prime<br />
mente (è notte, sorge l’alba, è mezzogiorno, è pome- due) o dell’innamorato (la terza). Gli occhi di Beariggio,<br />
è sera). Esso è accompagnato da presagi ora trice «splendevano più delle stelle» (v. 55). Esse si<br />
favorevoli ora sfavorevoli. In If I, 37-42, il poeta a- propongono di riportare Dante sulla strada della sal-<br />
Divina commedia. <strong>Inferno</strong>, a cura di P. Genesini 13