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Inferno - Letteratura Italiana

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3.1. Ciacco potrebbe rappresentare la borghesia fio- trisavolo Cacciaguida e che hanno portato agli sconrentina<br />

ricca, i cui affari sono disturbati dai continui tri del presente; e invidia la Firenze tranquilla, sobria<br />

conflitti che oppongono Bianchi e Neri. Tuttavia egli e pudìca del trisavolo, quando i vestiti non erano più<br />

non se la prende: descrive la situazione in cui versa la importanti della persona (Pd XV, 97-136).<br />

città, e non indica – sembra che non ci siano – solu- 6. La figura di Cèrbero e la visione delle anime imzioni<br />

ai conflitti. E, comunque, i conflitti sociali non merse nel fango e battute dalla pioggia, dalla neve e<br />

gli impediscono di fare i suoi interessi né di soddisfa- dalla grandine costituiscono la parte introduttiva del<br />

re le esigenze della sua gola.<br />

canto. Il dialogo del poeta con Ciacco costituisce in-<br />

4. Dante pone tre domande al dannato, che gli dà tre vece l’argomento centrale del canto. La discussione<br />

risposte: i guelfi bianchi e i guelfi neri si scontreran- teologica cambia improvvisamente problematica (e<br />

no, ed avranno la meglio i secondi; i giusti son pochi tono), e conclude il canto. Il poeta colpisce con<br />

e non sono ascoltati; le cause delle discordie sono maggiore efficacia la mente del lettore proprio gra-<br />

superbia, invidia e avarizia. Preso dall’interesse polizie alla messa in contrasto per contenuto e per tono<br />

tico, il poeta continua e pone altre domande: dove della parte centrale e della parte finale del canto. La<br />

sono le anime di coloro che operarono per il bene parte centrale è politica ed infiammata; la parte fina-<br />

della città? La risposta è che sono nei gironi più prole è teologica e tranquilla. La parte iniziale è soltanto<br />

fondi dell’inferno, perché hanno commesso peccati preparatoria. Egli usa costantemente stratagemmi<br />

più gravi. La condanna morale però non intacca la equivalenti, ad esempio in If X e If XV.<br />

valutazione politica positiva. Per Dante l’uomo è 6.1. Curiosamente Dante parla di politica con un<br />

complesso: può essere condannabile per un aspetto personaggio che era più interessato a mangiare che<br />

ed ammirevole per un altro. Gli esempi che propone ad altre occupazioni. I motivi sono diversi: a) Ciacco<br />

sono numerosi: l’uomo politico (ma eretico) Farinata è al di fuori e al di sopra delle parti proprio per il<br />

degli Uberti (If X), il bravo maestro (ma omosessua- suo attaccamento al ventre; così egli può divenire<br />

le) Brunetto Latini (If XV), l’assetato di conoscenza e portavoce credibile delle idee del poeta; b) Dante ha<br />

di esperienza (ma fraudolento) Ulisse (If XXVI). Lo rotto con i guelfi bianchi nel 1304, perciò non può<br />

stesso vale per gli esempi opposti: molti papi fini- scegliere tra loro un portavoce; in ogni caso la scelta<br />

scono all’inferno tra i simoniaci e dovevano andare di un portavoce bianco non avrebbe reso credibili le<br />

in paradiso (If XIX), molte figure destinate alla con- analisi e lo avrebbe messo in una inaccettabile situadanna<br />

e alla perdizione eterna per la loro vita peccazione d’inferiorità verso il portavoce; e c) parlare di<br />

minosa finiscono in purgatorio (Bonconte da Monte- politica con un politico sarebbe stata una soluzione<br />

feltro, peccatore fino all’ultima ora, Pg V) o in para- narrativa troppo ovvia e quindi poco interessante;<br />

diso (Cunizza da Romano, una ninfomane, e Raab, serviva perciò una soluzione che non fosse ovvia. Il<br />

una prostituta, Pd IX). La vita terrena è complessa, poeta quindi cerca e trova sempre soluzioni com-<br />

ma la vita ultraterrena non lo è da meno.<br />

plesse e interessanti a problemi pressanti e comples-<br />

5. Le domande che il poeta pone al dannato sono imsi.portanti, ma lo sono ancor di più le risposte: i conflit- 7. In If X il poeta incontra un uomo politico che è<br />

ti sociali sono spiegati con la tesi che «la superbia, pure suo avversario, Farinata degli Uberti (1205ca.l’invidia<br />

e l’avarizia sono le tre scintille che hanno 1264). Questi fa parte di due generazioni precedenti.<br />

acceso i cuori» (vv. 74-75). Questa è la convinzione Così egli può ingigantirne la figura e contrapporla ai<br />

di Dante. Noi oggi possiamo essere d’accordo o no. mediocri protagonisti della vita politica fiorentina<br />

Potremmo dire che le cause dei conflitti sociali sono del suo tempo. È curioso notare che, di generazione<br />

diverse sia per i tempi di Dante sia per i nostri tempi. in generazione, il passato è sempre più bello del pre-<br />

Potremmo dire che le cause dei conflitti sono sempre sente. Il poeta lo ribadisce in Pd XV, 97-129, dove<br />

economiche. O potremmo anche dire che ai tempi di tesse l’elogio della Firenze che viveva dentro le anti-<br />

Dante le cause erano quelle, ai nostri tempi le cause che mura, viveva in pace, era sobria e pudìca. E de-<br />

sono economiche o di altro tipo. Ciò che conta però è dicato tutto Pd XVI a ricordare con nostalgia le fa-<br />

tenere presente che a) per il poeta quelle erano le miglie fiorentine che erano nobili e famose nel pas-<br />

cause dei disordini sociali; e b) la società e la cultura sato.<br />

medioevali erano molto diverse dalle nostre e perciò 8. Nel canto compare per la prima volta il papa Bo-<br />

potevano essere soggette a cause che oggi non hanno nifacio VIII, che il poeta considera la causa del suo<br />

più effetti o effetti insignificanti. Le risposte corrette esilio. Il papa è presentato rapidamente con una peri-<br />

non si trovano a priori, si trovano andando a controlfrasi, che riempie un solo verso: «tal che testé piaglare<br />

direttamente sul campo. Restano due fatti imporgia» (v. 69). Qui lo accusa di schierarsi con i guelfi<br />

tanti: a) il poeta vede il problema con chiarezza e neri e di favorire il colpo di Stato di costoro. In<br />

partecipazione, e lo trasforma in argomento di poesi- séguito le sue comparse sono molto più significative<br />

a; b) i conflitti sono senz’altro legati alla rapidità e e sempre accompagnate da una valutazione negativa:<br />

alla radicalità dei cambiamenti sociali in atto, che il poeta ricorda che trasferisce il vescovo Andrea de’<br />

spingono le varie forze a difendersi e ad offendere in Mozzi da Firenze a Vicenza e con questa associazio-<br />

modo deciso, per salvaguardare i propri interessi e la ne coinvolge il pontefice nel degrado morale del ve-<br />

propria esistenza. Il poeta ne è consapevole, perciò scovo (If XV, 112-114); discendendo la costa per<br />

condanna «la gente nuova e i sùbiti guadagni» (If andare a vedere i papi simoniaci, fa sapere che finirà<br />

XVI, 73-75), che hanno sconvolto l’equilibrio – se all’inferno, anche se non è ancora morto (If XIX, 52mai<br />

c’è stato – che aveva caratterizzato la Firenze del 63); lo definisce «lo principe d’i novi Farisei» (If<br />

Divina commedia. <strong>Inferno</strong>, a cura di P. Genesini 35

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