Inferno - Letteratura Italiana
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Libicocco vegn’oltre e Draghignazzo,<br />
Ciriatto sannuto e Graffiacane<br />
e Farfarello e Rubicante pazzo.<br />
Cercate ‘ntorno le boglienti pane;<br />
costor sian salvi infino a l’altro scheggio<br />
che tutto intero va sovra le tane”.<br />
“Omè, maestro, che è quel ch’i’ veggio?”,<br />
diss’io, “deh, sanza scorta andianci soli,<br />
se tu sa’ ir; ch’i’ per me non la cheggio.<br />
Se tu se’ sì accorto come suoli,<br />
non vedi tu ch’e’ digrignan li denti,<br />
e con le ciglia ne minaccian duoli?”.<br />
Ed elli a me: “Non vo’ che tu paventi;<br />
lasciali digrignar pur a lor senno,<br />
ch’e’ fanno ciò per li lessi dolenti”.<br />
121<br />
124<br />
127<br />
130<br />
133<br />
Per l’argine sinistro volta dienno;<br />
136<br />
ma prima avea ciascun la lingua stretta<br />
coi denti, verso lor duca, per cenno;<br />
ed elli avea del cul fatto trombetta. 139<br />
I personaggi<br />
Uno degli anziani di Santa Zita (=Lucca) è forse<br />
Martino Bottaio, morto nel 1300. Regge la città con<br />
Bonturo e con altri uomini di bassa mano. Hanno tutti<br />
la stessa propensione alla baratteria: vendere cariche<br />
pubbliche in cambio di denaro.<br />
Bonturo Dati da Lucca è espertissimo barattiere.<br />
Fino al 1314 è capo della parte popolare, poi è costretto<br />
ad andare in esilio a Genova e a Firenze. Qui<br />
muore nel 1325.<br />
Malebranche indica collettivamente i diavoli che<br />
stanno a guardia dei barattieri. Sono provvisti di unghioni<br />
e di zanne, con cui straziano i dannati. Usano<br />
anche lunghi uncini, per spingere i dannati sotto la<br />
pece.<br />
Santa Zita (1218-1272) è una popolana di Lucca<br />
che il popolo considera santa e che fa oggetto di<br />
grande devozione.<br />
Il Santo Volto è l’immagine della maestà di Cristo<br />
che si trova nel vescovado di Lucca, fatta oggetto di<br />
grande devozione da parte dei lucchesi, soprattutto in<br />
caso di calamità.<br />
Il Serchio è un fiume che scorre presso Lucca.<br />
Malacoda è l’autorevole capo del gruppo dei demoni<br />
che punisce i barattieri. Si presenta in modo flemmatico<br />
e sa mescolare abilmente verità e menzogna.<br />
Dal castello di Caprona, sottratto ai guelfi pisani,<br />
escono Guido da Montefeltro e i ghibellini pisani dopo<br />
essere stati sconfitti dai guelfi toscani di Firenze,<br />
Siena e Pistoia. Si erano arresi in cambio di aver salva<br />
la vita (16 agosto 1289). Forse Dante partecipa a<br />
quest’azione militare, reduce dalla battaglia di Campaldino<br />
(11 giugno 1289).<br />
1266 anni prima il ponte era caduto in coincidenza<br />
con la morte di Gesù Cristo sulla croce: 1266 + 34<br />
(gli anni di Cristo) dà 1300.<br />
Alichino, Barbariccia, Calcabrina, Cagnazzo, Ciriatto<br />
zannalesta, Graffiacane, Farfarello, Draghignazzo,<br />
Libicocco, Rubicante, Scarmiglione<br />
sono i diavoli messi a guardia dei barattieri. Hanno il<br />
compito d’impedire che i dannati emergano con la<br />
testa dalla pece. Il loro capo è Malacoda.<br />
Divina commedia. <strong>Inferno</strong>, a cura di P. Genesini 72<br />
121. Venga pure Libicocco e Draghignazzo, Ciriatto<br />
zannalesta, Graffiacane, Farfarello e Rubicante il<br />
pazzo. 124. Cercate intorno alle panie bollenti. Non<br />
importunate costoro fino all’altro ponte, che tutto<br />
intero collega le due bolge». 127. «Ohimè, o maestro,<br />
che è quel che vedo? dissi. «Deh, andiamocene<br />
da soli senza la scorta, se tu conosci la strada, perché<br />
io da me non la voglio. 130. Se sei così accorto come<br />
sei di solito, non vedi che digrignano i denti e<br />
che con le ciglia minacciano dolori?» 133. Ed egli a<br />
me: «Non voglio che tu abbia paura; lasciali pure<br />
digrignare a loro piacimento. Lo fanno per [intimorire]<br />
i dannati messi a lessare [nella pece]». 136. Svoltammo<br />
per l’argine sinistro; ma prima ciascun diavolo<br />
aveva stretto la lingua con i denti, verso il loro<br />
comandante, per cenno [che erano pronti alla partenza].<br />
139. Ed egli aveva del culo fatto trombetta.<br />
Commento<br />
1. I Malebranche sono diavoli vivi e autonomi, che<br />
svolgono con impegno e con piacere il loro compito<br />
di tenere i dannati immersi nella pece bollente. Sono<br />
anzi pieni di vitalità, che riversano sui dannati. Hanno<br />
il senso del bel gesto. Uno di loro scaraventa un<br />
dannato dall’alto del ponte. E del sarcasmo. Gli altri<br />
diavoli, sotto il ponte, invitano il dannato a restare<br />
immerso nella pece e ad arraffare di nascosto, come<br />
faceva in vita.<br />
2. Lucca vedeva la classe dirigente compatta nelle<br />
attività di baratteria. Le altre città della Toscana non<br />
erano da meno. Lo stesso Dante è accusato di baratteria<br />
quando è mandato in esilio. Si dava per scontato<br />
che un uomo politico fosse barattiere e facesse gli<br />
interessi suoi, della sua famiglia, della sua parte politica.<br />
Il senso dello Stato e della res publica era andato<br />
disperso e le città erano dominate dalle fazioni,<br />
sempre in lotta tra di loro. Dante descrive questa situazione<br />
nei canti politici (If VI, Pg VI, Pd VI, ma<br />
anche Pg XVI, il canto di Marco Lombardo). Gli ecclesiastici<br />
non erano accusati né accusabili di baratteria,<br />
inventano un peccato tutto per loro, la simonia<br />
e in séguito il nepotismo. La simonia è condannata<br />
in particolare in If XIX: gli ultimi papi la praticavano<br />
in grande stile.<br />
3. I nomi dei diavoli sono onomatopeici. Riescono a<br />
dare un’idea plastica dell’attivismo e della ferocia<br />
con cui i loro portatori svolgono il compito di punire<br />
i dannati. Dante applica anche qui la convinzione<br />
medioevale che nomen omen est, cioè che il nome<br />
indica l’essenza di una cosa e la vera natura di un<br />
individuo; e le teorie sulla formazione delle parole<br />
che aveva elaborato nel Convivio.<br />
4. Tutti i diavoli hanno la loro individualità. Malacoda,<br />
in cui essi si riconoscono, ha anche una personalità<br />
molto più complessa. Tratta con Virgilio,<br />
sembra sùbito cedere quando Virgilio ricorda che il<br />
suo viaggio è voluto dal cielo, e si dimostra cortese<br />
dando spiegazioni sulla caduta del ponte e assegnando<br />
ai due poeti una scorta di diavoli, per raggiungere<br />
l’altro ponte. È anche autorevole e impone la disci-