14.06.2013 Views

Inferno - Letteratura Italiana

Inferno - Letteratura Italiana

Inferno - Letteratura Italiana

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

I’ credo ben ch’al mio duca piacesse,<br />

con sì contenta labbia sempre attese<br />

lo suon de le parole vere espresse.<br />

Però con ambo le braccia mi prese;<br />

e poi che tutto su mi s’ebbe al petto,<br />

rimontò per la via onde discese.<br />

Né si stancò d’avermi a sé distretto,<br />

sì men portò sovra ‘l colmo de l’arco<br />

che dal quarto al quinto argine è tragetto.<br />

121<br />

124<br />

127<br />

Quivi soavemente spuose il carco, 130<br />

soave per lo scoglio sconcio ed erto<br />

che sarebbe a le capre duro varco.<br />

Indi un altro vallon mi fu scoperto. 133<br />

I personaggi<br />

Simone secondo gli Atti degli apostoli (8, 9-24) era<br />

un famoso mago di una città della Samaria. Quando<br />

vede Pietro e Giovanni fare miracoli, chiede loro di<br />

avere dietro compenso la stessa capacità. Pietro maledice<br />

lui e il suo denaro. Da Simone è detta simonia<br />

la colpa di chi fa commercio delle cose sacre.<br />

Il papa Niccolò III (1277-1280), al secolo Giovanni<br />

Gaetano Orsini, ha una condotta irreprensibile prima<br />

di ricoprire la carica pontificia. Poi beneficia i parenti<br />

(è il primo papa a mettere in pratica il nepotismo) e<br />

diventa avido.<br />

Il papa Bonifacio VIII (Anagni 1235ca.-Roma<br />

1303), al secolo Benedetto Caetani, viene eletto cardinale<br />

nel 1281 e papa nel 1294. Nel 1300 indìce il<br />

primo giubileo. Cerca d’imporre la sua autorità in Italia<br />

e l’autorità della Chiesa in Europa. Si scontra perciò<br />

con il re di Francia Filippo il Bello (1268-1314),<br />

che ammonisce con due bolle (1301 e 1302). Il sovrano<br />

francese reagisce accusandolo di aver tramato<br />

ai danni del papa Celestino V, quindi scende in Italia<br />

e lo fa arrestare ad Anagni. Muore poco dopo per<br />

l’offesa subìta.<br />

Il papa Clemente V (1305-1314), al secolo Bertrand<br />

de Got, succede a papa Benedetto XI, che occupa il<br />

trono pontificio soltanto per nove mesi (1304). È<br />

nominato grazie all’appoggio del re di Francia Filippo<br />

il Bello, a cui rimane politicamente vincolato, tanto<br />

che porta la sede pontificia ad Avignone. Neanche<br />

con i papi successivi la Santa Sede riesce ad esprimere<br />

un programma autonomo dai condizionamenti reali<br />

e conduce una vita opulenta nella reggia avignonese.<br />

Il papa Silvestro I (314-336) secondo la leggenda<br />

guarisce dalla lebbra l’imperatore Costantino, il quale<br />

lo ricompensa concedendogli la città di Roma. Da<br />

questa donazione – che Dante crede autentica – trae<br />

origine il potere temporale del papato.<br />

Giasone è un personaggio biblico. Compera il sommo<br />

sacerdozio dal re Antioco IV Epifàne, poi ricopre<br />

in modo indegno la carica (2 Mac IV).<br />

Carlo I d’Angiò (1226-1285) è fratello di Luigi IX il<br />

Santo, re di Francia. Con l’aiuto del papato diventa re<br />

di Sicilia, che toglie alla casa di Svevia (1266-68). Si<br />

rifiuta di sposare un suo nipote con una nipote del<br />

papa Nicolò III. Questi si vendica privandolo del titolo<br />

di senatore di Roma e di vicario della Toscana e<br />

appoggiando la ribellione della Sicilia (1282).<br />

Divina commedia. <strong>Inferno</strong>, a cura di P. Genesini 67<br />

121. Io credo che le mie invettive piacessero alla<br />

mia guida, che ascoltò con volto lieto il suono delle<br />

mie franche parole. 124. Perciò mi prese con ambedue<br />

le braccia e, stringendomi al petto, risalì per il<br />

sentiero da cui era discesa. 127. Non si stancò di tenermi<br />

abbracciato strettamente e mi portò sopra il<br />

ponte che collega il quarto ed il quinto argine. 130.<br />

Qui depose dolcemente il carico, dolcemente a causa<br />

dello scoglio disagevole e ripido, che sarebbe stato<br />

un passaggio difficile anche per le capre. 133. Da<br />

qui mi si scoprì un’altra bolgia.<br />

Le chiavi di san Pietro sono le chiavi che nel Vangelo<br />

Cristo dà a Pietro per farlo capo della Chiesa. Le<br />

chiavi quindi indicano il trono papale o la Chiesa<br />

Commento<br />

1. Il canto comincia tranquillamente, poi Dante si fa<br />

portare da Virgilio a vedere il dannato che è piantato<br />

a testa in giù e che ha le fiamme sulle piante dei piedi.<br />

Il dannato lo scambia per il papa Bonifacio VIII.<br />

A questo punto Dante lancia una durissima e lunghissima<br />

invettiva contro gli uomini di Chiesa, che si<br />

sono macchiati di simonia (vv. 90-117). Se la prende<br />

anche con l’imperatore Costantino, colpevole di aver<br />

dato il possesso di Roma a papa Silvestro I, che lo<br />

ha guarito dalla lebbra. Da quel primo possesso sarebbe<br />

poi derivato il potere temporale dei papi, che<br />

il poeta disapprova con ogni forza, perché mescola il<br />

potere spirituale e il potere temporale della Chiesa.<br />

1.2. Il poeta condanna la simonia dei papi richiamandosi<br />

direttamente al Vangelo, quindi rimprovera<br />

lo stesso imperatore Costantino, a causa del dono<br />

che ha portato la Chiesa ad occuparsi di beni mondani.<br />

Con estrema abilità riesce a condannare anche i<br />

papi che sarebbero saliti sul soglio pontificio dopo il<br />

1300, anno del suo viaggio nell’oltretomba: Niccolò<br />

III lo “riconosce” per Bonifacio VIII grazie alla capacità<br />

che i dannati hanno di conoscere il futuro (If<br />

X), quindi parla degli altri papi simoniaci, che<br />

l’avrebbero spinto sempre più giù nella roccia. Il papa<br />

però o vede male o, come altri dannati, vuole essere<br />

velenoso e vendicativo, perché scambia il poeta<br />

per Bonifacio VIII.<br />

1.3. La punizione a cui sono condannati i papi non è<br />

un’invenzione originale di Dante: era la pena comminata<br />

agli assassini. Erano sepolti nel terreno a testa<br />

in giù e morivano soffocati. La giustizia medioevale<br />

non ammetteva eccezioni né attenuanti.<br />

1.4. La condanna della simonia è tanto più efficace<br />

in quanto fatta innanzi tutto da un papa, e poi ribadita<br />

dal poeta. Il papa è spinto a confessarsi come i<br />

dannati sono spinti sulla riva dell’Acherónte dalla<br />

giustizia divina: riconosce il suo peccato, accusa gli<br />

altri papi di simonia, prevede che i papi successivi lo<br />

cacceranno ancora più giù nella roccia. Egli prova il<br />

desiderio di punire se stesso ma anche il desiderio<br />

vendicativo di accusare gli altri papi. L’articolata autodenuncia<br />

che egli fa provoca la conseguente artico-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!