Appunti per il corso: Fisica del plasma di quark e gluoni (A.A. ... - Infn
Appunti per il corso: Fisica del plasma di quark e gluoni (A.A. ... - Infn
Appunti per il corso: Fisica del plasma di quark e gluoni (A.A. ... - Infn
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
dalla particella test <strong>di</strong>minuisce a corte <strong>di</strong>stanze. Il fatto che a basse energie αs(Q 2 ) <strong>di</strong>verga, viene preso come un<br />
in<strong>di</strong>zio <strong>del</strong> confinamento. In realtà questo argomento non è rigoroso, <strong>per</strong>ché l’andamento trovato <strong>per</strong> αs(Q 2 ) è basato<br />
su calcoli <strong>per</strong>turbativi che hanno solo senso <strong>per</strong> alte energie, quando αs(Q 2 ) è piccola. La formula precedente può<br />
essere scritta in modo più suggestivo se definiamo la scala, ΛQCD, alla quale αs(Q 2 ) <strong>di</strong>verge. Questa scala dà quin<strong>di</strong><br />
una stima <strong>del</strong>l’energia tipica alla quale i <strong>quark</strong> si legano <strong>per</strong> formare gli adroni. Si ha<br />
Λ 2 QCD = µ 2 <br />
12π<br />
−<br />
e αs(µ 2 <br />
)(33 − 2nf )<br />
Sostituendo <strong>per</strong> µ 2 nella formula <strong>per</strong> αs(Q 2 ) si ha<br />
αs(Q 2 12π<br />
) =<br />
(33 − 2nf ) log(Q 2 /Λ 2 QCD)<br />
40<br />
(3.115)<br />
(3.116)<br />
Questa formula stab<strong>il</strong>isce una corrispondenza uno ad uno tra αs e ΛQCD, <strong>per</strong> cui possiamo anche <strong>di</strong>re che QCD è<br />
definita dalla scala ΛQCD piuttosto che dalla costante <strong>di</strong> accoppiamento. Per capire quando si possa applicare la<br />
teoria <strong>per</strong>turbativa a QCD, mettiamoci nel caso <strong>di</strong> 5 flavor (u, d, s, c, b). Prendendo poi dalle stime recenti (ve<strong>di</strong> Fig.<br />
Figura 30 I dati s<strong>per</strong>imentali sul running <strong>di</strong> αs(Q 2 )<br />
30) un valore <strong>di</strong> ΛQCD <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 200 MeV , e richiedendo, <strong>per</strong> esempio, αs(Q 2 ) ≈ 0.15, si trova che questo avviene<br />
<strong>per</strong><br />
<br />
6π<br />
<br />
Q = ΛQCDe 23 × 0.15 ≈ 235ΛQCD ≈ 50 GeV (3.117)<br />
Ci possiamo anche chiedere a Q <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>del</strong> GeV quale sia <strong>il</strong> valore <strong>di</strong> αs. Si trova (prendendo in questo caso<br />
nf = 3 e ΛQCD ancora <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 200 GeV )<br />
αs(1 GeV ) ≈ 0.43 (3.118)<br />
Quin<strong>di</strong> da QCD ci si aspetta, nonostante tutto, che ci siano <strong>del</strong>le correzioni abbastanza grosse ai dati <strong>di</strong> SLAC,<br />
anche se da questi argomenti si vede che gli or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> grandezza dovrebbero essere giusti. In effetti misure successive<br />
più precise <strong>di</strong> quelle che abbiamo visto hanno messo in luce che ci sono deviazioni <strong>del</strong>le leggi <strong>di</strong> scaling e che queste<br />
deviazioni sono in accordo con quanto previsto da QCD (entro qualche %).