20.08.2013 Views

Appunti per il corso: Fisica del plasma di quark e gluoni (A.A. ... - Infn

Appunti per il corso: Fisica del plasma di quark e gluoni (A.A. ... - Infn

Appunti per il corso: Fisica del plasma di quark e gluoni (A.A. ... - Infn

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ovvio che l’assenza dei bosoni <strong>di</strong> Goldstone è un in<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>la restaurazione <strong>del</strong>la simmetria chirale. Esistono molti mo<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> testare questo tipo <strong>di</strong> transizione. Per esempio si può considerare un sistema adronico a tem<strong>per</strong>atura finita. In altri<br />

termine si può fare una termo<strong>di</strong>namica <strong>di</strong> equ<strong>il</strong>ibrio con un bagno termico <strong>di</strong> stati adronici. S<strong>per</strong>imentalmente questa<br />

situazione si può parzialmente realizzare negli urti ad alta energia tra ioni pesanti in cui si può formare un insieme<br />

statistico a tem<strong>per</strong>atura definita. Aumentare la tem<strong>per</strong>atura <strong>del</strong> sistema è equivalente ad aumentarne l’energia,<br />

possiamo dunque aspettarci che anche aumentando la tem<strong>per</strong>atura si possa avere la transizione. La materia adronica<br />

or<strong>di</strong>naria, in questa rappresentazione, è considerata a T = 0. Un altro modo è quello <strong>di</strong> variare la densità <strong>del</strong> sistema.<br />

Un aumento <strong>di</strong> densità corrisponde a <strong>di</strong>minuire la <strong>di</strong>stanza me<strong>di</strong>a tra i <strong>quark</strong> e, come sappiamo, questo corrisponde ad<br />

un aumento in energia. Variazioni <strong>di</strong> densità si realizzano in urti tra ioni pesanti in cui la densità <strong>del</strong> sistema aumenta<br />

al momento <strong>del</strong>l’urto. Variazioni <strong>di</strong> densità importanti si trovano nelle stelle a neutroni, in cui la densità al centro<br />

<strong>del</strong>la stella può raggiungere valori pari a 5-6 volte la densità nucleare (≈ .15 × 10 15 gr/cm 3 ). Per questo motivo è<br />

stato ed è <strong>di</strong> grande interesse <strong>il</strong> <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> fase <strong>di</strong> QCD in tem<strong>per</strong>atura e densità, o equivalentemente in potenziale<br />

chimico. Purtroppo non è possib<strong>il</strong>e effettuare dei calcoli espliciti partendo dalla lagrangiana <strong>di</strong> QCD dato che siamo<br />

in un regime <strong>di</strong> interazioni forti. Calcoli sulla transizione sono stati fatti sia usando dei mo<strong>del</strong>li approssimati <strong>di</strong> QCD<br />

che con meto<strong>di</strong> basati sul calcolo <strong>del</strong>l’integrale funzionale in cui si approssima <strong>il</strong> continuo spazio-temporale con un<br />

reticolo finito. I risultati che si ottengono sono estremamente interessanti, ma purtroppo non abbiamo qui lo spazio<br />

<strong>per</strong> <strong>di</strong>re qualcosa sui vari mo<strong>del</strong>li. Possiamo solo <strong>di</strong>re che in alcuni casi si simula l’interazione con i <strong>gluoni</strong> tramite un<br />

accoppiamento tra quattro fermioni <strong>del</strong> tipo<br />

G<br />

Λ 2 ¯ ψγµT A ψ ¯ ψγ µ T A ψ (8.15)<br />

dove <strong>il</strong> fattore G/Λ 2 simula l’interazione <strong>gluoni</strong>ca. Λ −1 può essere pensata come la scala <strong>di</strong> confinamento e quin<strong>di</strong><br />

l’approssimazione può essere ragionevole <strong>per</strong> E ≪ Λ, ma non è possib<strong>il</strong>e una giustificazione rigorosa. Un’altra<br />

approssimazione usata è quella detta <strong>di</strong> ladder-QCD. In questa approssimazione si tiene conto <strong>di</strong> un numero infinito<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>agrammi che <strong>per</strong>ò sono solo una parte dei possib<strong>il</strong>i <strong>di</strong>agrammi. In particolare, si calcola <strong>il</strong> propagatore dei <strong>quark</strong><br />

(ve<strong>di</strong> Fig. 38). Si parte dalla teoria a masse nulle e se c’e’ rottura <strong>del</strong>la simmetria chirale questa è segnalata dalla<br />

generazione <strong>di</strong> un termine <strong>di</strong> massa dei <strong>quark</strong>. Nonostante le approssimazioni molto crude si trova, <strong>per</strong> <strong>quark</strong> senza<br />

~ + + + ...<br />

Figura 38 La serie infinite <strong>di</strong> grafici che contribuiscono al propagatore dei <strong>quark</strong> nell’approssimazione <strong>di</strong> ladder-QCD<br />

massa, che a potenziale chimico nullo, cè una transizione <strong>di</strong> fase <strong>del</strong> secondo or<strong>di</strong>ne in tem<strong>per</strong>atura, mentre a T = 0 c’è<br />

una transizione <strong>del</strong> primo or<strong>di</strong>ne nel potenziale chimico. Quin<strong>di</strong> ad un certo punto <strong>del</strong> <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> fase occorre che<br />

la transizione <strong>del</strong> primo or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong>venti <strong>del</strong> secondo or<strong>di</strong>ne. Il punto <strong>di</strong> incontro tra una linea <strong>di</strong> transizione <strong>del</strong> secondo<br />

or<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong> una <strong>del</strong> primo prende <strong>il</strong> nome <strong>di</strong> punto tricritico, Tutti i calcoli approssimati che abbiamo elencato<br />

mostrano l’esistenza <strong>di</strong> questo punto. In Fig. 39 è mostrato, in maniera qualitativa, <strong>il</strong> <strong>di</strong>agramma <strong>di</strong> fase <strong>di</strong> QCD nel<br />

piano (µ, T ). Diremo qualcosa sul reticolo in seguito. Qui ci limiteremo a stu<strong>di</strong>are la transizione tramite l’azione <strong>di</strong><br />

bassa energia. Ovviamente questa è una notevole approssimazione ma, come vedremo, da risultati qualitativamente<br />

in accordo con altri approcci. Per semplicità stu<strong>di</strong>eremo esplicitamente cosa accade nel caso <strong>di</strong> due flavor, u e d<br />

a massa nulla. Dato che saremo interessati a stu<strong>di</strong>are cosa accade attorno alla transizione <strong>di</strong> fase, considereremo<br />

<strong>il</strong> mo<strong>del</strong>lo σ-lineare <strong>del</strong> caso SU(2) × SU(2) inserendo anche <strong>il</strong> campo ρ(x) che intorno alla transizione avrà massa<br />

piccola e quin<strong>di</strong> fa parte naturalmente <strong>del</strong>l’azione <strong>di</strong> bassa energia. Ricor<strong>di</strong>amo anche che l’effetto <strong>del</strong>la tem<strong>per</strong>atura<br />

è <strong>di</strong> aggiungere un termine quadratico nei campi bosonici che riduce l’effetto <strong>del</strong> termine <strong>di</strong> massa negativo che induce<br />

la rottura spontanea. Considereremo dunque <strong>il</strong> mo<strong>del</strong>lo σ-lineare sia a tem<strong>per</strong>atura che a densità finite.<br />

A. Il mo<strong>del</strong>lo σ-lineare a tem<strong>per</strong>ature e densità finite<br />

Ripren<strong>di</strong>amo la lagrangiana (5.83)<br />

L = 1<br />

2 ∂µρ∂ µ ρ − 1<br />

2 µ2 ρ 2 − 1<br />

4 λρ4 + 1<br />

4 ρ2 Tr ∂µU † ∂ µ U <br />

77<br />

(8.16)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!