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Rivista n.3 consultabile - Dipartimento Funzione Pubblica

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Anche in tale fattispecie, la norma subordina l’accertamento d’ufficio alla previa conforme dichiarazione del<br />

richiedente degli atti, già in possesso dell’amministrazione, ai quali intenda far rinvio; pertanto,<br />

l’amministrazione non è tenuta ad eseguire accertamenti d’ufficio ove manchi la specifica dichiarazione<br />

dell’interessato (Cons. giust. amm., sez. giurisd. 28 settembre 2007, n. 881; Cons. Stato, sez. IV, 24 giugno<br />

2003, n. 3801).<br />

c) Inoltre, va disattesa la doglianza dell’appellato, secondo cui l’omessa dichiarazione dei titoli, in sede di<br />

domanda, a differenza della trasmissione dei titoli medesimi, non è sanzionata con alcuna decadenza.<br />

Una tale conseguenza, secondo il Collegio, si desume dalla ratio sottesa a tutte le dichiarazioni richieste in<br />

sede di domanda, ai sensi del citato art. 3, comma 5, del bando di concorso. Una contraria tesi, da un lato<br />

vanificherebbe il precetto di cui all’art. 3, comma 5, del bando di concorso (“Nella domanda i candidati<br />

devono dichiarare...”), dall’altro, comporterebbe l’illogica conseguenza che ognuna delle dichiarazioni<br />

richieste, in sede di domanda, potrebbe essere rilasciata, in un momento successivo alla domanda stessa,<br />

alterando così l’impianto della procedura concorsuale.<br />

d) Parimenti infondata è l’altra questione sollevata dal Trs., secondo cui lo schema di domanda allegato al<br />

bando non prevedeva la possibilità di indicare nella domanda stessa i titoli di preferenza, inducendo in errore il<br />

concorrente.<br />

Ritiene il Collegio, in via preliminare, che, ai fini interpretativi, appare prevalente la chiara disposizione del<br />

bando posta dal citato art. 3, comma 5, che indica le dichiarazioni da sottoscrivere in sede di domanda.<br />

Nel caso in esame, poi, il bando stesso non imponeva ai concorrenti di avvalersi, in via esclusiva, dello<br />

schema allegato.<br />

Va altresì osservato che il richiamato schema prevedeva, tra l’altro, quanto segue: “Il/la sottoscritto/a dichiara<br />

sotto la sua personale responsabilità: … g) di non aver prestato servizio presso pubbliche amministrazioni,<br />

ovvero di aver prestato o di prestare i seguenti servizi presso pubbliche amministrazione (indicare le eventuali<br />

cause di risoluzione del rapporto di impiego) ...”.<br />

Nella specie, il Trs. ha dichiarato nella domanda di partecipazione “… di non aver prestato servizio presso<br />

pubbliche amministrazioni;”.

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