Un modello territoriale per l'analisi economica sull'uso dell ... - Inea
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edistributivi che possono creare tensioni tra i consorziati e tra essi e la direzione dei<br />
Consorzi.<br />
MEGRIA è stato utilizzato <strong>per</strong> valutare l’impatto di possibili interventi volti a<br />
modificare l’allocazione <strong>dell</strong>’acqua. Ciò ha mostrato che solo fortissimi aumenti nei<br />
contributi irrigui (del 100% o più) possono ridurre gli usi idrici agricoli e rendere<br />
disponibili quantità di acqua apprezzabili da destinare ad altri utilizzatori o ad altre aree<br />
agricole. Ma quest’approccio ha anche l’effetto di ridurre molto i redditi agricoli nelle aree<br />
consortili il che può generare una forte contrarietà da parte dei consorziati a questo tipo<br />
d’intervento. Possibilità diverse sembrano legate a interventi di trasferimento <strong>dell</strong>’acqua<br />
disponibile negli invasi ad altri utilizzatori. Le simulazioni svolte indicano che le<br />
agricolture esaminate dovrebbero potersi adeguare a trasferimenti del 10-20% <strong>dell</strong>a risorsa<br />
senza subire forti riduzioni dei redditi. Tuttavia non devono essere sottovalutati i problemi<br />
d’implementazione gli interventi di questo tipo, che richiedono l’attivazione di sistemi di<br />
scambio dei diritti sulla risorsa e, quindi, rilevanti innovazioni del quadro istituzionale.<br />
Alcune simulazioni svolte con il <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> riguardano modifiche strutturali dei<br />
sistemi di distribuzione <strong>dell</strong>’acqua. Tra questi, la ristrutturazione <strong>dell</strong>e reti <strong>per</strong>iferiche di<br />
distribuzione, gli interventi <strong>per</strong> il miglioramento <strong>dell</strong>a qualità <strong>dell</strong>’acqua distribuita,<br />
l’espansione <strong>dell</strong>’area servita dai Consorzi, la riattivazione d’invasi in grado di aumentare<br />
la disponibilità di acqua <strong>per</strong> l’agricoltura. Si tratta spesso d’interventi complessi, da<br />
realizzarsi in tempi lunghi, sostenendo dei costi rilevanti e di difficile valutazione. Tuttavia<br />
i risultati <strong>dell</strong>e simulazioni forniscono vari elementi <strong>per</strong> una valutazione ex-ante del<br />
possibile impatto di queste o<strong>per</strong>e, stimandone sia i potenziali benefici agricoli, ma anche la<br />
loro ripartizione tra le diverse aziende e porzioni di territorio.<br />
Gli interventi di sostituzione <strong>dell</strong>e reti <strong>per</strong>iferiche di distribuzione a pelo libero con<br />
sistemi di condotte migliorano la qualità del servizio offerto agli agricoltori e aumentano le<br />
disponibilità idriche aziendali recu<strong>per</strong>ando risorse che ora sono <strong>per</strong>se. Ciò è particolarmente<br />
positivo <strong>per</strong> le aziende localizzate nelle aree soggette a ristrutturazione e che, a seguito di<br />
questi interventi, s<strong>per</strong>imentano un aumento dei loro redditi. Tuttavia, spesso, l’entità di tale<br />
aumento è piuttosto contenuta a livello <strong>dell</strong>’intero comprensorio irriguo, <strong>per</strong> cui è<br />
opportuno verificare con attenzione l’entità del rapporto tra i benefici e i costi degli<br />
interventi e se i produttori beneficiari saranno poi in grado di contribuire a coprire una<br />
quota dei costi <strong>dell</strong>e o<strong>per</strong>e considerate.<br />
Il peggioramento <strong>dell</strong>a qualità di alcune acque utilizzate <strong>per</strong> l’irrigazione tende in<br />
alcuni casi a ridurre le disponibilità idriche totali o, almeno, a far aumentare i costi di<br />
trattamento <strong>dell</strong>e acque. Nel caso considerato relativo al Destra Sele l’analisi ha rilevato<br />
che è impossibile utilizzare una parte <strong>dell</strong>e acque recu<strong>per</strong>ate e avviate all’uso irriguo a<br />
causa del peggioramento <strong>dell</strong>a loro qualità; ciò determina un impatto molto consistente,<br />
riducendo l’uso <strong>dell</strong>’acqua e le su<strong>per</strong>fici irrigate, ma piuttosto contenuto in termini di<br />
contrazione dei redditi. Tuttavia, in aree caratterizzate da minori disponibilità idriche<br />
unitarie di partenza, l’impatto su questi ultimi potrebbe essere più consistente.<br />
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