Un modello territoriale per l'analisi economica sull'uso dell ... - Inea
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dove l’intensità <strong>dell</strong>a pratica irrigua si deve al fatto che, su oltre la metà <strong>dell</strong>e su<strong>per</strong>fici<br />
consortili, essa interessa almeno due coltivazioni l’anno. Il risultato dipende certamente<br />
dalle dotazioni idriche, come suggerisce il legame tra il peso <strong>dell</strong>e su<strong>per</strong>fici irrigate e le<br />
dotazioni idriche <strong>per</strong> ettaro attrezzato, anche se teoriche e al lordo <strong>dell</strong>e <strong>per</strong>dite di<br />
distribuzione.<br />
Sono diverse anche le scelte colturali dei quattro sistemi agricoli. La sezione <strong>dell</strong>a<br />
tabella sull’uso del suolo conferma la produzione intensiva del Destra Sele, con 85% <strong>dell</strong>a<br />
SAU coltivata a frutta e ortaggi. Emerge anche il peso <strong>dell</strong>e COP, soprattutto dei cereali,<br />
che espone le aree lucane e quella sarda agli effetti <strong>dell</strong>a riforma <strong>dell</strong>a PAC. In particolare,<br />
nel Vulture e nel Campidano le COP occupano il 55% <strong>dell</strong>a SAU. Quest’incidenza dipende<br />
da cause diverse. Nel Campidano si deve alla coltivazione del riso, che <strong>per</strong>mette di sfruttare<br />
dei suoli non adatti ad altre colture irrigue. Nel Vulture si deve alla scarsissima disponibilità<br />
idrica, dovuta all’inagibilità del principale invaso di approvvigionamento, il Rendina, che<br />
sta spingendo l’area a estensivizzare le sue attività agricole. La tabella <strong>per</strong>mette inoltre di<br />
rilevare che nel Bradano e nel Destra Sele, dove è maggiore la diffusione di colture ortive e<br />
di arboree da frutto, la diffusione <strong>dell</strong>’irrigazione a goccia giunge a livelli molto elevati e si<br />
attesta tra il 47 e il 50% <strong>dell</strong>a su<strong>per</strong>ficie irrigata.<br />
È utile ricordare che il dato sulle su<strong>per</strong>fici è basilare <strong>per</strong> la definizione del <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> e<br />
dei suoi risultati. L’informazione fornita dalla tabella <strong>per</strong> ognuna <strong>dell</strong>e quattro aree<br />
consortili riassume, infatti, un risultato ben più articolato, che riporta la su<strong>per</strong>ficie di tutte le<br />
colture, in tutte le tipologie aziendali, in tutti i distretti in cui sono divise quelle zone.<br />
Questo risultato è confrontato con le informazioni in possesso del Consorzio sull’uso dei<br />
suoli o con rilevazioni aerofotografiche di quest’ultimo, <strong>per</strong> stabilire la capacità del <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong><br />
di riprodurre le scelte <strong>dell</strong>e imprese nell’anno di base. Nei casi in esame la somiglianza tra i<br />
risultati del <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> e l’uso effettivo del suolo è sempre stata alta, con valori di 0,93 – 0,96<br />
<strong>dell</strong>’indice di Finger e Kreinin. 4 Ciò ha indicato la capacità del <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> di riprodurre le<br />
scelte basilari <strong>dell</strong>e imprese e ne ha sostenuto l’impiego <strong>per</strong> simulare le modifiche che<br />
possono emergere se cambia lo scenario in cui si muovono gli o<strong>per</strong>atori.<br />
La variabilità nelle dimensioni <strong>dell</strong>e aree si ritrova anche <strong>per</strong> i risultati economici<br />
ottenuti nelle condizioni di base, tabella 2.2.<br />
A tal proposito la tabella riporta i ricavi totali, distinti in ricavi <strong>per</strong> la vendita dei<br />
prodotti e introiti dovuti agli aiuti comunitari. Poi vi sono i costi sostenuti dalle imprese che<br />
includono i costi variabili <strong>dell</strong>e attività produttive, i costi <strong>per</strong> il lavoro avventizio e i costi<br />
legati alla pratica irrigua. Questi ultimi includono i canoni irrigui, i costi sostenuti <strong>per</strong> i<br />
prelievi idrici da pozzi privati o da corsi fluviali e alcuni costi degli impianti <strong>per</strong> la<br />
distribuzione <strong>dell</strong>’acqua al campo. Alla fine vi sono i redditi lordi espressi in totale e <strong>per</strong><br />
ettaro coltivato.<br />
4 Quest’indice assume valore massimo 1 nel caso di <strong>per</strong>fetta coincidenza tra le due strutture a<br />
confronto.<br />
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