Un modello territoriale per l'analisi economica sull'uso dell ... - Inea
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2.3 Considerazioni riassuntive<br />
In questi anni MEGRIA è stato applicato <strong>per</strong> diversi tipi di analisi e ha dimostrato<br />
una certa versatilità nell’adattarsi a rappresentare territori molto diversi tra loro <strong>per</strong><br />
dimensione ed aspetti tecnici ed economici <strong>dell</strong>a conduzione agricola. Qui si è mostrato che<br />
anche i risultati del <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> di base forniscono indicazioni utili ad interpretare e a definire<br />
alcuni caratteri basilari <strong>dell</strong>’attività agricola svolta nel territorio in esame.<br />
I risultati del <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> base hanno una prima funzione di <strong>per</strong>mettere di valutarne la<br />
capacità di riprodurre le caratteristiche <strong>dell</strong>a conduzione agricola nel territorio in esame e le<br />
scelte basilari degli imprenditori agricoli <strong>dell</strong>’area. Il <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> è utilizzato <strong>per</strong> le simulazioni<br />
che modificano il quadro o<strong>per</strong>ativo <strong>dell</strong>e imprese solo dopo aver appurato questa capacità.<br />
Quest’o<strong>per</strong>azione è svolta verificando che il <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> riesce a riprodurre l’uso dei suoli<br />
prevalso nell’area in un certo anno di base.<br />
I risultati ottenuti <strong>per</strong> quell’anno forniscono <strong>per</strong>ò anche altre indicazioni utili e, in<br />
particolare, <strong>per</strong>mettono di contabilizzare l’entità dei ricavi, dei costi e dei redditi lordi<br />
realizzati dalle imprese agricole che o<strong>per</strong>ano in quella zona. Le informazioni su queste<br />
variabili sono fornite anche <strong>per</strong> le singole tipologie aziendali e <strong>per</strong> i distretti che<br />
costituiscono l’area.<br />
L’indicazione che, <strong>per</strong>ò, appare più interessante riguarda la rilevanza <strong>economica</strong><br />
<strong>dell</strong>a scarsità di alcune risorse. In particolare, il <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> elabora i prezzi ombra che<br />
indicano la variazione che si può avere nel reddito lordo agricolo <strong>dell</strong>a zona se muta la<br />
disponibilità <strong>dell</strong>e risorse che vincolano il sistema. Nell’applicazione ai quattro Consorzi, il<br />
<strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> ha indicato diversi valori dei prezzi ombra <strong>dell</strong>’acqua, che dipendono dalla<br />
conformazione e dalla disponibilità degli schemi idrici che alimentano gli usi di quei<br />
territori e dalle connessioni tra questi. Esaminando i valori <strong>dell</strong>e diverse zone è emerso che<br />
i dati medi consortili sono di solito ben più alti dei pagamenti richiesti dai Consorzi <strong>per</strong><br />
metro cubo d’acqua consegnato alle aziende. Ciò suggerisce che la domanda <strong>per</strong> l’acqua di<br />
queste aree è molto rigida, giacché solo forti aumenti dei contributi irrigui potranno<br />
spingere le aziende a rinunciare ai redditi prodotti dall’acqua disponibile, riducendo in<br />
modo rilevante gli usi irrigui. <strong>Un</strong> altro aspetto rilevante è che la scarsità idrica presenta dei<br />
picchi altissimi, con una forte variabilità dei momenti di sofferenza nelle zone d’ogni<br />
Consorzio e nel tempo. Ciò testimonia che, nell’allocare l’acqua, gli organismi consortili<br />
devono impegnarsi in una continua o<strong>per</strong>a di mediazione, basata sulla dettagliata conoscenza<br />
<strong>dell</strong>e esigenze reclamate dagli agricoltori. Appare difficile sostituire quest’o<strong>per</strong>a con<br />
sistemi di pagamento che siano capaci di allocare l’acqua senza scatenare forti tensioni<br />
sociali. Infatti, questi sistemi introdurrebbero grosse differenze di trattamento rispetto alla<br />
situazione attuale senza consentire nessuna possibilità di mediazione.<br />
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