Un modello territoriale per l'analisi economica sull'uso dell ... - Inea
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Va <strong>per</strong>ò detto che la situazione di quella zona può mutare se il Consorzio adotta un<br />
sistema di gestione dei volumi d’acqua simile a quello attivato nelle condizioni di siccità<br />
del 1995. In quel caso a ogni azienda furono attribuiti dei diritti su un certo volume<br />
d’acqua. Le imprese potettero allocare liberamente quell’acqua tra i <strong>per</strong>iodi <strong>dell</strong>’anno e il<br />
Consorzio s’impegnò a garantirgli la fornitura, vigilando sul rispetto dei limiti<br />
d’adacquamento pattuiti. Questo sistema renderebbe su<strong>per</strong>flui i comportamenti<br />
precauzionali degli agricoltori, che adottano ordinamenti colturali i cui fabbisogni idrici si<br />
concentrano in primavera in modo da non subire la scarsità idrica del <strong>per</strong>iodo estivo –<br />
autunnale. La vigilanza e la garanzia di consegna devono generare fiducia negli agricoltori,<br />
spingendoli a valutare la redditività <strong>dell</strong>e colture senza temere i rischi <strong>dell</strong>’indisponibilità<br />
idrica autunnale.<br />
I risultati <strong>dell</strong>a simulazione, che non sono riportati nella tabella, indicano che questa<br />
gestione può ribaltare il quadro <strong>dell</strong>a tabella 7.1, aumentando del 10% il reddito <strong>dell</strong>a zona.<br />
Va <strong>per</strong>ò detto che l’applicazione di questa misura richiederebbe al Consorzio un impegno<br />
amministrativo e di vigilanza che può far crescere notevolmente gli oneri di gestione. Ciò<br />
richiederebbe di aumentare i contributi irrigui neutralizzando in parte l’aumento del reddito<br />
aziendale. L’attivazione di queste quote <strong>per</strong> azienda richiederebbe poi di modificare il<br />
sistema di gestione <strong>dell</strong>’acqua. Si dovrebbero, infatti, attivare dei sistemi che assecondano<br />
le esigenze di crescita <strong>dell</strong>e aziende più efficienti e non congelano l’uso <strong>dell</strong>’acqua al<br />
quadro stabilito dalle assegnazioni iniziali. Sistemi di questo tipo non sono stati<br />
s<strong>per</strong>imentati, <strong>per</strong>ché il Campidano ha applicato la misura solo in condizioni d’emergenza.<br />
Nella simulazione s’ipotizza invece che l’impiego avvenga anche nelle annate di normale<br />
disponibilità <strong>dell</strong>a risorsa idrica.<br />
Anche il Vulture presenta un impatto negativo <strong>dell</strong>o scenario integrato sull’area<br />
correntemente servita dal Consorzio. In questo caso, <strong>per</strong>ò, sono rilevanti gli effetti sulle<br />
zone d’espansione <strong>dell</strong>a rete consortile: infatti, il reddito lordo del territorio che include<br />
anche queste aree può crescere del 3,8% grazie all’insieme degli investimenti programmati.<br />
L’aumento è rilevante se confrontato con l’impatto <strong>dell</strong>’applicazione di Agenda 2000, che<br />
nel Vulture dovrebbe ridurre i redditi aziendali reali di oltre 2 miliardi di lire l’anno.<br />
L’impatto sarebbe molto severo nelle aree che non possono praticare l’irrigazione, dove<br />
Agenda 2000, da sola, farebbe scendere il reddito di 8 punti <strong>per</strong>centuali contro 4,3 <strong>dell</strong>a<br />
diminuzione sofferta nei territori consortili. È, dunque, chiaro che la possibilità di irrigare<br />
sarà cruciale <strong>per</strong> contrastare la riduzione dei redditi dovuta alla riforma <strong>dell</strong>a politica<br />
agricola, con la riduzione dei prezzi dei prodotti che ne dovrebbe scaturire.<br />
I tratti di queste evoluzioni si trovano anche nell’altro territorio lucano del Bradano.<br />
Qui i risultati <strong>dell</strong>o scenario integrato mostrano che solo se aumentano le disponibilità<br />
idriche si può far crescere la coltivazione di ortive e si può fronteggiare il calo dei redditi<br />
dovuto all’attivazione di Agenda 2000. Anche qui, si hanno miglioramenti di una certa<br />
entità nei distretti che possono accrescere la loro dotazione idrica grazie alle o<strong>per</strong>e<br />
progettate. Queste ultime sono cruciali <strong>per</strong>ché invece, presa da sola, la riforma di Agenda<br />
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