Un modello territoriale per l'analisi economica sull'uso dell ... - Inea
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9. Caratteristiche e struttura del <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> utilizzato nell’analisi<br />
9.1 Caratteristiche generali del <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong><br />
Il <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> di programmazione lineare sviluppato rappresenta l’uso <strong>dell</strong>e risorse<br />
agricole in specifiche aree di studio che possono essere definite sulla base di criteri<br />
amministrativi, gestionali o ambientali. Ad esempio, l’area potrebbe essere quella ricadente<br />
in uno specifico bacino idrografico più eventuali altre aree ad esse collegate mediante o<strong>per</strong>e<br />
di distribuzione <strong>dell</strong>e risorse idriche. All’interno di questa area, alcune sue porzioni<br />
possono essere servite da Consorzi di bonifica ed irrigazione, mentre altre potrebbero<br />
risultare esterne all’area consortile. Per tenere conto di tali suddivisioni, il <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> ha una<br />
struttura di tipo regionale cioè è suddiviso in blocchi ciascuno dei quali si riferisce ad una<br />
porzione <strong>dell</strong>’area di studio e a specifici gruppi di aziende. Infatti, <strong>per</strong> tenere conto <strong>dell</strong>a<br />
eterogeneità <strong>dell</strong>e caratteristiche produttive e strutturali <strong>dell</strong>e aziende agricole, le aziende<br />
sono aggregate in gruppi ciascuno dei quali si differenzia dagli altri <strong>per</strong> caratteristiche<br />
strutturali (qualità e dotazione di risorse fisse nel breve <strong>per</strong>iodo) e <strong>per</strong> indirizzo produttivo<br />
(es. zootecniche, frutticole, cerealicole, etc.) (Hazell e Norton, 1986). In definitiva,<br />
l’insieme <strong>dell</strong>e aziende <strong>dell</strong>’area di studio è aggregato in macro-aziende (nel prosieguo<br />
denominate semplicemente “aziende”) caratterizzate da una specifica localizzazione e da<br />
specifiche caratteristiche strutturali e produttive che variano al variare <strong>dell</strong>’area considerata<br />
e che possono essere definite come aziende rappresentative (De Benedictis e Cosentino,<br />
1979). <strong>Un</strong>a sintetica definizione <strong>dell</strong>’articolazione <strong>dell</strong>e aziende rappresentative considerate<br />
nel <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> nelle quattro aree di studio è riportata nella Tabella 9.1.<br />
La struttura a blocchi del <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> rappresenta il fatto che molti vincoli agiscono a<br />
livello <strong>dell</strong>e singole aziende (es. lavoro familiare e terra), mentre altri agiscono invece a<br />
livello <strong>dell</strong>’intera area (es. lavoro salariato avventizio) o in porzioni di essa (es. acqua)<br />
(Hazell e Norton, 1986).<br />
Il <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> massimizza una funzione obiettivo data dalla somma dei margini lordi<br />
<strong>dell</strong>’insieme <strong>dell</strong>e aziende considerate nell’area di studio identificando il livello ottimale di<br />
un insieme di variabili e assicurando il rispetto di un elevato numero di vincoli. Nel<br />
proseguo del paragrafo si presentano le principali caratteristiche <strong>dell</strong>e variabili del <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong><br />
mentre i successivi paragrafi presentano la funzione obiettivo e i vincoli del <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong>.<br />
Le variabili di scelta del <strong>mo<strong>dell</strong>o</strong> fanno riferimento a tre gruppi di attività: quelle<br />
relative alle attività colturali, quelle relative alla acquisizione di lavoro esterno e quelle<br />
relative alla risorsa idrica. Il primo gruppo contiene le attività colturali e le o<strong>per</strong>azioni<br />
colturali trasferibili. Le prime sono articolate in modo da rappresentare diverse tecniche di<br />
produzione: ad esempio, una determinata coltura irrigua può essere praticata utilizzando<br />
diverse forme di irrigazione.<br />
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