Un modello territoriale per l'analisi economica sull'uso dell ... - Inea
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Introduzione<br />
L'attenzione posta in questi ultimi anni alle risorse idriche e al loro utilizzo a fini<br />
irrigui è focalizzata non solo sui paesi in via di sviluppo o in situazioni locali a rischio di<br />
desertificazione, ma anche in Italia, dove si avverte fortemente l'esigenza di un<br />
approfondimento conoscitivo sul tema <strong>dell</strong>'acqua e sul settore primario, responsabile<br />
<strong>dell</strong>’utilizzo di buona parte <strong>dell</strong>e risorse idriche disponibili.<br />
L'irrigazione è, infatti, un elemento strategico <strong>per</strong> la maggior parte dei sistemi<br />
agricoli italiani. Rende possibile il mantenimento di paesaggi di notevole qualità, la<br />
realizzazione di produzioni agricole ad alto valore aggiunto e il mantenimento di culture<br />
locali socialmente preziose.<br />
L'irrigazione, tuttavia, determina un aumento notevole dei conflitti legati all'uso<br />
<strong>dell</strong>'acqua, anche a causa <strong>dell</strong>'alto livello di consumo e <strong>dell</strong>'efficienza relativamente bassa di<br />
impiego. L’acqua, infatti, non è un fattore produttivo solo <strong>per</strong> l’agricoltura, e non è solo un<br />
fattore produttivo, ma risorsa pubblica da salvaguardare.<br />
L’utilizzazione irrigua è, infatti, considerata nel nostro paese preziosa <strong>per</strong> la sua<br />
valenza <strong>economica</strong> e sociale. Ciò si traduce nel fatto che il settore agricolo è quello che<br />
registra il più alto livello di impiego idrico (circa il 60% dei consumi totali) ma, al tempo<br />
stesso, è quello che rischia di subire un pesante ridimensionamento se si dovesse arrivare a<br />
decidere una politica di risparmio generalizzato nell’approvvigionamento idrico.<br />
È evidente, quindi, la centralità <strong>dell</strong>’irrigazione <strong>per</strong> l’agricoltura nazionale: ben il<br />
55% <strong>dell</strong>a produzione agricola si avvale <strong>dell</strong>’irrigazione. Vanno <strong>per</strong>ò messe in evidenza le<br />
differenze tra le aree geografiche. L’Italia settentrionale e quella meridionale, seppur <strong>per</strong><br />
ragioni diverse, si affidano in modo consistente alla pratica irrigua, mentre nell’Italia<br />
centrale (che comprende sostanzialmente le regioni presenti nel Bacino del Tevere) il<br />
fabbisogno d’acqua complessivo <strong>per</strong> l’agricoltura, messo a confronto con altri settori come<br />
il civile o l’idroelettrico, non sembra rappresentare un fattore critico di pressione.<br />
L'irrigazione non è solo importante in termini quantitativi. Infatti, ha un ruolo chiave<br />
nel garantire la qualità <strong>dell</strong>a produzione ed è, <strong>per</strong>tanto, un elemento chiave nella strategia<br />
complessiva <strong>dell</strong>a maggior parte <strong>dell</strong>'agricoltura italiana. Data la natura dei prodotti,<br />
l'agricoltura irrigua produce anche un indotto notevole in termini di industrie associate.<br />
Tra i problemi più attuali <strong>per</strong> il settore irriguo, la scarsità <strong>dell</strong>e risorse idriche dovute<br />
a fattori climatici rappresenta il fatto più evidente. I fenomeni siccitosi non sono più<br />
geograficamente limitati soltanto alle Regioni meridionali, ma si estendono anche a quelle<br />
del Nord, che non avevano mai manifestato in passato reali situazioni di emergenza. Le<br />
regioni meridionali, invece, sono tradizionalmente interessate da carenze idriche, che hanno