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Sintesi della Relazione - Relazione sullo Stato Sanitario del Paese ...

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<strong>Sintesi</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Relazione</strong>mediante indicatori, in particolarenelle aree relative alla gestione <strong>del</strong>personale, alla centralizzazione <strong>del</strong>lefunzioni di acquisto, alle scelte di assetto<strong>del</strong>le reti ospedaliere;■■affiancamento a livello regionale: offreaffiancamento tecnico alle Regionisu aree di particolare interesse.10. Trasferimento <strong>del</strong>le metodologie sviluppate:è stata avviata nel 2010 ed è dedicataal trasferimento <strong>del</strong>le metodologiesviluppate e sperimentate nelle altre lineedi attività.7.2. Piani di RientroLe Regioni risultate inadempienti al Tavolodi verifica rispetto a una serie di adempimentiorganizzativi e gestionali, anche dicontenimento <strong><strong>del</strong>la</strong> spesa, e all’obbligo digarantire l’equilibrio economico-finanziario<strong>del</strong> sistema sanitario sottoscrivono unaccordo con lo <strong>Stato</strong> finalizzato a impostareun Piano di Rientro dal disavanzo <strong><strong>del</strong>la</strong>spesa sanitaria. Le Regioni che hanno sottoscrittol’accordo, negli anni 2007-2008,sono state l’Abruzzo, la Campania, la Liguria,il Lazio, il Molise, la Sardegna e la Sicilia.Sono seguite nel 2009-2010 la Calabria,il Piemonte e la Puglia.Il quadro <strong>del</strong>le inadempienze e <strong>del</strong>le conseguenticriticità nelle Regioni che hanno sottoscrittoil Piano di Rientro appariva sostanzialmenteomogeneo: mancata riorganizzazione<strong>del</strong>l’offerta ospedaliera e mancato rispettodegli standard dei posti letto acuti epostacuti; assoluta carenza di strutture territorialisia come sedi e servizi distrettuali siacome offerta residenziale e semiresidenziale;ritardo negli accordi collettivi nazionali e neicontratti con il privato accreditato e mancataregolamentazione dei rapporti con quest’ultimo;mancanza di controlli sulla spesa farmaceutica;ritardi nell’organizzazione aziendalee nei flussi informativi necessari al monitoraggio<strong><strong>del</strong>la</strong> spesa, <strong>del</strong>le prestazioni e <strong><strong>del</strong>la</strong> retedi offerta.I Piani si configurano come un programmadi ristrutturazione industriale che, attraversouna profonda riorganizzazione <strong>del</strong> SSR,agendo sulle cause strutturali <strong>del</strong> disavanzo,sia capace di incidere sui fattori di spesaristabilendo l’equilibrio economico-finanziario<strong>del</strong> settore, nel rispetto dei LEA e diuna nuova attenzione ai temi <strong>del</strong>l’appropriatezzae qualità <strong>del</strong>le prestazioni erogate.Il rapporto con lo <strong>Stato</strong> è stato impostato inuna logica di collaborazione e affiancamento,restando in capo alle Regioni l’interacompetenza e responsabilità istituzionale.L’attuazione dei Piani di Rientro ha registrato,al suo avvio, maggiori difficoltà diquanto si potesse prevedere. I primi annihanno visto uno sforzo diretto a ridurre ildebito attraverso interventi di contenimento<strong><strong>del</strong>la</strong> spesa, operando su sprechi, mo<strong>del</strong>lidi gestione e inappropriatezza, senza, tuttavia,intervenire adeguatamente sulle causestrutturali <strong>del</strong> disavanzo. Ne è conseguitoun risultato modesto in termini di riduzionedei disavanzi.È su questa base che si spiegano i successiviinterventi <strong>del</strong> Governo che hanno portatoal commissariamento di Lazio, Abruzzo,Campania, Molise, Calabria, nell’intentodi superare resistenze politiche e burocratichee di rilancio dei programmi.Con il “Patto per la Salute” di cui all’Intesa<strong>Stato</strong>-Regioni <strong>del</strong> 3 dicembre 2009 e con laLegge Finanziaria 191 <strong>del</strong> 2009, è stata datafacoltà alle Regioni di redigere Programmioperativi per la prosecuzione dei Pianidi Rientro per gli anni 2010 e successivi2011-2012. Le Regioni che hanno presentatoil Programma Operativo sono: Abruzzo,Campania, Lazio, Molise, Sicilia.Si registra, attualmente, un’accelerazione degliinterventi, anche strutturali, essendosiavviato un processo che ha portato a un rafforzamento<strong><strong>del</strong>la</strong> struttura regionale nellesue competenze e capacità programmatorie,gestionali e di controllo e alla diffusione dimo<strong>del</strong>li più avanzati, grazie anche al confrontocon le altre Regioni. Sono di recenteapprovazione i nuovi piani sanitari, i nuovipiani ospedalieri, lo sviluppo <strong>del</strong>le centraliregionali di acquisto, i nuovi mo<strong>del</strong>li di organizzazione<strong>del</strong>l’emergenza territoriale, l’attenzioneal sistema informativo, lo sviluppodei controlli sulla qualità e appropriatezza<strong>del</strong>le prestazioniIl Tavolo tecnico di affiancamento, a partiredal 2007 sino al 15 marzo 2011, ha ef-CXXVIII

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