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Sintesi della Relazione - Relazione sullo Stato Sanitario del Paese ...

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<strong>Sintesi</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Relazione</strong>a un documento che potesse fornire indicazioniatte a garantire una coerente successionee integrazione dei diversi interventi etipologie di setting assistenziali, in funzione<strong>del</strong>le fasi <strong>del</strong> processo morboso e <strong>del</strong>lecondizioni cliniche <strong><strong>del</strong>la</strong> persona, nonché<strong>del</strong>le situazioni familiari e ambientali. L’impegnosi è altresì reso manifesto con gli Accordi<strong>Stato</strong>-Regioni <strong>del</strong> 25 marzo 2009 e<strong>del</strong>l’8 luglio 2010, che hanno individuatotra le linee progettuali per l’accesso alle risorsevincolate agli obiettivi di carattereprioritario e di rilievo nazionale la linea“Promozione di mo<strong>del</strong>li organizzativi assistenzialiai pazienti in <strong>Stato</strong> Vegetativo e diMinima Coscienza nella fase di cronicità”sulla quale le Regioni hanno predispostospecifiche progettualità per il potenziamentodi percorsi assistenziali in SpecialiUnità di Accoglienza Permanente (SUAP)per soggetti in stato vegetativo o di minimacoscienza e di percorsi di assistenza domiciliare,se possibili.È stata effettuata un’analisi dei dati <strong>del</strong> Ministero<strong><strong>del</strong>la</strong> Salute desumibili dalle SDOrelative al triennio 2007-2009 dei pazientidimessi con codice 780.03 (ICD-9-CM) inqualsiasi diagnosi, corrispondente alla codificadi “<strong>Stato</strong> Vegetativo persistente”.Nel triennio sono stati dimessi 5.608 pazienti(considerando anche i ricoveri ripetuti),dei quali 1.811 nell’anno 2007, 1.950nell’anno 2008 e 1.847 nell’anno 2009.Il numero totale dei dimessi nel triennioconsiderato, eliminato il numero dei ricoveriripetuti, risulta essere 4.012. Relativamentealle modalità di dimissione, quella “ordinariaal domicilio” risulta praticata con unamedia nazionale <strong>del</strong> 34%. Soltanto perl’1,4% dei pazienti dimessi è attivata l’AssistenzaDomiciliare Integrata (ADI) che a unconfronto risulta assente in otto Regioni.Ciò probabilmente è dovuto alla peculiarità<strong>del</strong> percorso assistenziale <strong><strong>del</strong>la</strong> persona instato vegetativo in assistenza domiciliare caratterizzatodall’elevata complessità e diversificazione<strong>del</strong>l’intensità degli interventi inrelazione all’evoluzione <strong><strong>del</strong>la</strong> condizione,all’evenienza di complicanze e al contestofamiliare e socioambientale. La fascia di etàmaggiormente rappresentata nell’ambito dei4.012 pazienti dimessi nel triennio 2007-2009 risulta essere quella dai 45 ai 65 annidi età (1.141), con una maggiore prevalenzaper il sesso maschile (730) rispetto a quellofemminile (411).Dall’analisi connessa all’attuale realtà e inlinea con le indicazioni <strong>del</strong> PSN dei LEAche incentivano l’individuazione di percorsiterapeutici è emersa, ormai da tempo, lanecessità di direttive nazionali per definirei percorsi di cura e promuovere lo sviluppodi reti regionali assistenziali dei pazienti instato vegetativo o di minima coscienza. Atal fine sono state istituite due commissioniche hanno lavorato parallelamente. La primaha riunito le associazioni dei familiaridi tali pazienti e si è conclusa con una pubblicazionedal titolo “Libro Bianco sugliStati Vegetativi e di Minima Coscienza – ilpunto di vista <strong>del</strong>le associazioni che rappresentanoi familiari”, che, tra l’altro, raccogliele buone pratiche presenti sul territorionazionale, dando voce alle istanze e alleesigenze dei familiari. È stato inoltre istituitoun Gruppo di Lavoro misto <strong>Stato</strong>-Regioniper predisporre un testo di Accordoche prenda in considerazione l’esperienza<strong>del</strong>le Regioni, lo stato attuale <strong>del</strong>le conoscenzescientifiche alla luce <strong><strong>del</strong>la</strong> più recenteletteratura e il quadro di insieme <strong>del</strong>lepolitiche sanitarie e sociosanitarie in via dievoluzione, ai fini <strong><strong>del</strong>la</strong> formulazione di“Linee di indirizzo per l’assistenza alle personein <strong>Stato</strong> Vegetativo e <strong>Stato</strong> di MinimaCoscienza”.2.14. Assistenza odontoiatricaAllo stato attuale, secondo quanto previstonel DPCM <strong>del</strong> 29 novembre 2001, l’assistenzaodontoiatrica pubblica viene garantitasolo ad alcune categorie di cittadini,ovvero agli individui in età evolutiva (0-14anni) e ai soggetti in condizioni di particolarevulnerabilità sanitaria e/o sociale. Inpiù, il Servizio pubblico garantisce a tuttala popolazione il trattamento immediato<strong>del</strong>le urgenze antalgico-infettive; non sonoassicurate, invece, le prestazioni di riabilitazioneprotesica.Al fine di implementare l’offerta assistenziale,numerose iniziative sono state messe inCXIV

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