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Sintesi della Relazione - Relazione sullo Stato Sanitario del Paese ...

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<strong>Sintesi</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Relazione</strong>non solo il paziente, ma il nucleo familiareche insieme affronta questo drammaticomomento. La necessità di potenziare la reteè evidenziata dal numero di pazienti decedutiin un reparto ospedaliero per acuti conuna diagnosi primaria o secondaria di malattianeoplastica, in continua crescita nelperiodo 2004-2007 (55.934), con un lievedecremento nell’anno 2008 (55.198). Percirca un terzo dei pazienti morti per unaneoplasia nel nostro <strong>Paese</strong>, il decesso avvienein un reparto ospedaliero dedicato agliacuti, con un tempo medio di permanenzaper il ricovero di circa 12 giorni.Trascorsi 10 anni dall’entrata in vigore <strong><strong>del</strong>la</strong>Legge 39/1999 di conversione <strong>del</strong> D.Lgs.450/1998 recante disposizioni per assicurareinterventi urgenti di attuazione <strong>del</strong> Piano<strong>Sanitario</strong> Nazionale 1998-2000, che haprevisto, tra l’altro, un programma nazionaledi strutture residenziali di cure palliative,i risultati ottenuti non possono esseredefiniti soddisfacenti. A fronte di una programmazionedi 201 strutture residenzialiper malati terminali prevalentemente oncologici(hospice) con una dotazione di 2.232posti letto, l’attuale numero di hospice realizzatiè pari a 117 unità. A questi, realizzaticon fondi statali previsti dalla Legge39/1999, si devono aggiungere 46 hospicecreati con fonti di finanziamento diverso(regionale, privato, altro). Il risultato appare<strong>del</strong>udente sia per il periodo trascorso,circa 10 anni dall’emanazione <strong><strong>del</strong>la</strong> legge,sia per l’evidenza di profondi divari a livelloregionale, anche rispetto all’utilizzo deifondi previsti, con una localizzazione deglihospice prevalentemente nel Nord <strong>del</strong> <strong>Paese</strong>.La presenza di hospice nel territorio,inoltre, non è condizione sufficiente per assicurareun sistema integrato che comprendal’attivazione di assistenza domiciliare dicure palliative: la rete, come definita dallaLegge 38/2010, costituita “…dall’insieme<strong>del</strong>le strutture sanitarie, ospedaliere territoriali,e assistenziali, <strong>del</strong>le figure professionalie degli interventi diagnostici e terapeuticidisponibili nelle Regioni e nelle ProvinceAutonome, dedicati all’erogazione<strong>del</strong>le cure palliative…”.L’ambito di riferimento <strong>del</strong>le cure palliativeacquista una particolare specificità in riferimentoal paziente in età pediatrica. La rispostaterritoriale alle cure palliative pediatricheappare ancora <strong>del</strong> tutto insoddisfacente,se si considera che solo un numeroesiguo di Regioni ha attivato una rete dicure palliative pediatriche e che è presenteun unico hospice dedicato in maniera precipuaalle cure palliative per il minore nellaRegione Veneto.Gli Accordi <strong>Stato</strong>-Regioni in materia sottolineanola necessità di un’organizzazione direti di cure palliative dedicate al pazientepediatrico, evidenziando la specificità e ladifferenza rispetto all’erogazione di curepalliative per il paziente adulto.Per quanto attiene alla terapia <strong>del</strong> dolore, laLegge 38/2010 la definisce come l’insiemedegli interventi diagnostici e terapeuticimirati al controllo e alla soppressione <strong>del</strong>dolore cronico da moderato a severo. Nelnostro <strong>Paese</strong> non si è acquisita, ancora, unapiena coscienza <strong>del</strong> problema “dolore”,spesso trattato in maniera inadeguata conricadute negative sulle attività quotidiane,lavorative e relazionali, con una rete assistenzialee organizzativa non sempre sufficientee un utilizzo di analgesici oppioidiper il dolore severo inferiore ad altri Paesieuropei. Il progetto “Ospedale senza dolore”<strong>del</strong> 2001 non ha prodotto generalmentei risultati attesi, e non si dispone di informazionisul numero dei COSD (ComitatiOspedale Senza Dolore) attivati. Successivamente,l’Accordo <strong>del</strong> 28 ottobre 2010“Ospedale-territorio senza dolore” ha individuatoun punto focale <strong>del</strong>l’assistenza nelterritorio, con il coinvolgimento dei MMG.Nel luglio 2011 la commissione parlamentaredi inchiesta sul SSN presieduta dalSen. Ignazio Marino ha dato incarico alComando dei carabinieri dei NAS di verificarelo stato di attuazione <strong><strong>del</strong>la</strong> Legge 38<strong>del</strong> 15 marzo 2010 nelle strutture ospedalierecon una dotazione di almeno 120 postiletto e la presenza contestuale di un repartodi oncologia e di chirurgia generale,includendo così nell’indagine 244 strutturedislocate in tutto il territorio nazionale.L’indagine è stata strutturata seguendo diversiaspetti riguardanti la presenza <strong>del</strong> Co-CXII

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