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Sintesi della Relazione - Relazione sullo Stato Sanitario del Paese ...

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<strong>Sintesi</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Relazione</strong>4.2. Salute infantile e <strong>del</strong>l’adolescenteI dati <strong>del</strong>l’Indagine Multiscopo 2008 Istatindicano che il 91,8% dei bambini e ragazzi<strong><strong>del</strong>la</strong> fascia di età 0-14 anni è in buonasalute, il 9,6% presenta una o più malattiecroniche, mentre solo l’1,6% soffre di duemalattie o più croniche.Le patologie presenti più frequentementeper la fascia di età 0-14 anni sono le malattieallergiche, maggiori nei maschi (8,3%)rispetto alle femmine (7,6), la bronchitecronica, inclusa l’asma bronchiale (2,2%), idisturbi nervosi pari allo 0,6% nei maschie allo 0,3% nelle femmine.L’asma colpisce oggi il 10% <strong><strong>del</strong>la</strong> popolazioneinfantile, contro il 2,3% degli anniSettanta.I dati relativi alla mortalità infantile confermanol’apprezzabile riduzione <strong>del</strong>le più importanticause di morte: condizioni morbosedi origine perinatale, traumatismi e avvelenamenti,malformazioni congenite, tumori.La riduzione <strong><strong>del</strong>la</strong> mortalità ha interessatomaggiormente i bambini fino a un anno d’etàe in maniera significativa la classe d’età1-4 anni; da sottolineare è invece l’aumento<strong><strong>del</strong>la</strong> mortalità nella fascia d’età 5-14 anniper entrambi i sessi. Si registra una riduzionedei decessi nel primo anno di vita, sia invalore assoluto (da 2.432 casi nel 2001 a1.959 nel 2007), sia nel tasso di mortalitàinfantile (da 4,6 per 1.000 nati vivi nel 2001a 4 per 1.000 nel 2007).Il tasso di mortalità per la classe di età 1-14anni diminuisce tra il 2003 e il 2006, siaper i maschi sia per le femmine, con valoriche rispettivamente decrescono da 1,50 a1,30 per i maschi e da 1,18 a 1,08 per lefemmine. In questa fascia di età, la primacausa di morte è rappresentata dai tumori,con un tasso <strong>del</strong>lo 0,39; seguono le causeesterne di traumatismo e avvelenamento.Leucemie e tumori, dopo il primo anno divita, rappresentano la prima causa di mortalitàin tutte le fasce di età. In Italia, il rapporto2008 <strong>del</strong>l’AIRTUM sui tumori infantiliha confermato un “trend” di aumentodei tassi di incidenza di tutti i tumori pediatricipari al 2% annuo: da 147 casi permilione di bambini l’anno nel periodo1988-1992 a 176 tra il 1998 e il 2002. I tassidi incidenza per tutti i tumori sono risultaticomplessivamente più alti di quelli medieuropei degli anni Novanta (140 per milionedi bambini per anno) e di quelli americani(158).I dati <strong><strong>del</strong>la</strong> Scheda di Dimissione Ospedaliera(SDO) <strong>del</strong> 2009 indicano una riduzionedei ricoveri ordinari e in day-hospital.I tassi di ospedalizzazione per fasce di età,rispetto ai dati 2006-2008, confermano latendenza alla riduzione <strong>del</strong> ricovero ordinarioper acuti (oltre 10 ricoveri per 1.000abitanti in meno rispetto al 2006); la frequenzamaggiore di dimissioni è attribuitaalle malattie e disturbi <strong>del</strong> periodo neonatale(18,7%). La promozione attiva <strong><strong>del</strong>la</strong>salute, <strong>del</strong>lo sviluppo e <strong>del</strong>l’assistenza destinateall’infanzia e all’adolescenza trovaparticolare attenzione nei Piani SanitariNazionali e nel PO materno-infantile (DM24 aprile 2000). Inoltre, in merito al mo<strong>del</strong>loper l’assistenza all’adolescente, nell’area<strong>del</strong>le cure primarie, si dovrebbe prevedereche il PLS o il MMG sia formato suiproblemi di questa particolare fascia di età,conosca i percorsi e le iniziative che possonoessere messe in atto a livello sia individualesia collettivo e identifichi servizi ingrado di affrontare i disagi psico-sociocomportamentalipiù importanti, i problemimentali e le patologie neuropsichiatrichedegli adolescenti.4.3. Salute <strong><strong>del</strong>la</strong> popolazione anzianaI dati demografici confermano il costanteincremento <strong><strong>del</strong>la</strong> vita media <strong><strong>del</strong>la</strong> popolazioneitaliana e il suo progressivo invecchiamento,sottolineando così la centralitàdi strategie e politiche dimensionate sull’anzianoe mirate alla promozione di un invecchiamentoin buona salute.In Italia all’1 gennaio 2009 sono circa 12milioni i residenti di età superiore a 65 anni,di cui circa 3,4 milioni con più di 80 anni. Leprevalenze degli ultrasessantacinquenni sonoincrementate nel tempo, passando dal6,2% nel 1901 al 20,1% nel 2009. Consistenteè l’aumento degli ultraottantenni, passatidallo 0,7% nel 1901 al 5,6% nel 2009, esi stima che saliranno al 9% nel 2030.L’indagine multiscopo 2008 Istat rileva cheLIII

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