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Sintesi della Relazione - Relazione sullo Stato Sanitario del Paese ...

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<strong>Sintesi</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Relazione</strong>Le risposte attuali <strong>del</strong> Servizio <strong>Sanitario</strong> Nazionale1. Gli interventi di protezione e promozione<strong><strong>del</strong>la</strong> salute e di prevenzione <strong>del</strong>lemalattie1.1. Sicurezza alimentare all’importazioneI PIF italiani svolgono, assieme ai PIF localizzatinegli altri Paesi membri <strong>del</strong>l’UnioneEuropea (UE), i controlli sulle partite dianimali, prodotti di origine animale e mangimiimportati dai Paesi terzi e destinatiall’intero territorio <strong>del</strong>l’UE. Nel 2009 pressoi PIF italiani sono state presentate perl’importazione 63.706 partite di animali,prodotti di origine animale e mangimi provenientida oltre 100 Paesi terzi, con un decremento<strong>del</strong> 9,3% rispetto all’anno precedente.A queste partite bisogna aggiungerne10.054 che sono state importate attraversoaltri PIF <strong>del</strong>l’UE, portando il totalecomplessivo a 73.760 partite.Considerato che nel 2009 le partite di animalie prodotti di origine animale introdottein Italia da altri Paesi <strong>del</strong>l’UE, in regimedi scambi, sono in totale 1.196.549,quelle importate da Paesi terzi rappresentanosolo il 5% <strong>del</strong> totale. Il controllo su talimerci è stato di tipo sistematico, su ognipartita, al fine di verificare la correttezza<strong><strong>del</strong>la</strong> documentazione e l’identità <strong>del</strong> prodotto.L’ispezione veterinaria sui prodottidi origine animale è stata condotta, invece,con una frequenza di controllo diversa a seconda<strong>del</strong> tipo di prodotto e <strong>del</strong> <strong>Paese</strong> diprovenienza, come previsto dalla normativacomunitaria. La media percentuale <strong>del</strong>controllo di laboratorio rispetto al totale<strong>del</strong>le partite sottoposte a controllo fisico/materiale è stata, nel 2009, <strong>del</strong> 9,5%, percentualesuperiore a quella riscontrata nel2008 (9,2%).Al fine di armonizzare e razionalizzare icontrolli a livello nazionale e di assicurareun’attività di controllo uniforme da partedi tutti i PIF nazionali sono stati impostati:■■il Piano nazionale di monitoraggio per laricerca dei residui sugli alimenti di origineanimale importati dai Paesi terzi;■■il Piano nazionale di monitoraggio per laricerca di microrganismi, loro tossine emetaboliti sugli alimenti di origine animaleimportati dai Paesi terzi.Sulla base dei sopraindicati piani di monitoraggio,i PIF hanno effettuato complessivamente9.514 analisi, di cui 7.772 per rischiochimico (residui, ormoni, antibiotici,sostanze inibenti, contaminanti ambientaliecc.) e 1.742 analisi per rischio biologico.Le analisi di laboratorio hanno interessatofondamentalmente le seguenti categoriemerceologiche:■■carne e prodotti derivati (1.062 analisi);■■prodotti <strong><strong>del</strong>la</strong> pesca (8.077 analisi);■■latte, uova e miele (335 analisi).In totale sono state riscontrate 51 positività.Nel 2009 sono state respinte 349 partite dimerci, pari allo 0,5% circa <strong>del</strong>le partitepresentate all’importazione; tale percentualeè di poco inferiore a quella riscontratanel 2008 (0,6%).L’attività di contrasto alle importazioni illegalipresso tutti i Punti di Entrata nazionaliha portato al sequestro, nell’anno2009, di 4.590 scorte illegali di prodotti diorigine animale: circa 9.988 kg di carne ecirca 9.602 kg di latte trasportati nei bagaglidei passeggeri in provenienza da Paesiterzi o spediti a privati. I principali Paesiterzi da cui provenivano le merci sequestratesono stati: Cina, Albania, Nigeria, Marocco,Egitto.Gli Uffici Veterinari per gli Adempimentidegli obblighi Comunitari (UVAC) sono ufficiperiferici <strong>del</strong> Ministero <strong><strong>del</strong>la</strong> Salute natia seguito <strong>del</strong>l’abolizione dei controlli allefrontiere fra i Paesi membri <strong><strong>del</strong>la</strong> ComunitàEuropea, conseguente all’attuazione <strong>del</strong>Mercato Unico; essi mantengono al livellostatale la responsabilità dei controlli a destinosulle merci di provenienza comunitaria.Nel 2009 risultano prenotificate agli UVAC1.196.549 partite di animali, alimenti diorigine animale e altri prodotti di origineanimale non destinati al consumo umano(+13,06% rispetto all’anno 2008) che rap-LXXXII

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