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Sintesi della Relazione - Relazione sullo Stato Sanitario del Paese ...

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<strong>Sintesi</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Relazione</strong>nazionale di trapianto per i pazienti di difficiletrapiantabilità, è stato introdotto uncross-match informatico, specifico per ipazienti “iper-immunizzati”, capace di valutarele caratteristiche immunogenetiche<strong>del</strong> donatore e <strong>del</strong> ricevente. Grazie al nuovoprogramma sono stati trapiantati già 3pazienti.I trapianti di CSE hanno raggiunto la sogliadei 5.000 trapianti annui, di cui circa il15% effettuato con CSE provenienti da donatorinon familiari, grazie anche all’incrementodei Centri trapianto e all’ampliamento<strong>del</strong>le indicazioni cliniche.Nel 2010 sono stati effettuati 740 trapianticon CSE da donatore non familiare (circa il12% in più rispetto al 2009), di cui 210 conCSE prelevate da sangue midollare, 414 dasangue periferico e 116 da sangue cordonale.Inoltre, i Centri Trapianto italiani hannoattivato 1.540 ricerche di cellule staminali,che hanno portato nel corso <strong>del</strong> 2010a trapiantare circa il 50% dei pazienti per iquali era stata attivata la ricerca. Oltre idue terzi dei trapianti sono stati effettuaticon CSE provenienti da donatori esteri.Per la formazione continua <strong>del</strong>le diverseprofessionalità coinvolte nel processo di donazionee trapianto è stato messo a puntoun piano formativo nazionale che comprendecirca 20 corsi. Sono stati promossi percorsimirati all’ottimizzazione dei processidi procurement e di management <strong>del</strong> donatore;per chi svolge attività chirurgica diprelievo e trapianto, da tre anni è stato messoa punto un corso internazionale teorico/pratico “The Donor Surgeon”, e dal 2009sono stati attivati vari percorsi formativiper esperti in manipolazione e nelle metodichedi raccolta e bancaggio <strong>del</strong>le CSE.Per quanto attiene alle liste di attesa, i daticonfermano un quadro sostanzialmentestabile, attestato dalla durata media deitempi di attesa, sostanzialmente identicarispetto all’anno precedente. La migrazionedi pazienti dalle Regioni meridionali versoquelle settentrionali costituisce tuttora unfenomeno rilevante.A fronte degli ottimi risultati conseguiti, larete trapiantologica deve fronteggiare nuovesfide che riguardano sia gli aspetti organizzativisia quelli che riflettono trend nazionali,come il richiamato aumento <strong>del</strong>l’etàmedia dei donatori.Tra le criticità “strutturali”, si segnalano:la carenza di personale sanitario; gli scarsiincentivi per chi si occupa <strong>del</strong>le procedurefinalizzate alla donazione; la difficoltà <strong>del</strong>ledirezioni sanitarie di rispondere in modoefficace alle richieste provenienti dai dipartimentiospedalieri coinvolti nel processo didonazione. I principali obiettivi da conseguiresono:■■il mantenimento <strong>del</strong> numero di donazionie di trapianti ai primi posti in Europa;■■il miglioramento continuo <strong><strong>del</strong>la</strong> qualitàdegli interventi attraverso tecniche innovativein grado di ampliare il pool dei donatorimarginali;■■la riduzione <strong><strong>del</strong>la</strong> disomogeneità esistentenell’attività di donazione tra Nord eSud;■■la verifica <strong>del</strong> puntuale recepimento e<strong>del</strong>l’applicazione di Linee guida, protocollie programmi nazionali;■■la promozione di campagne di informazionee sensibilizzazione rivolte ai cittadini;■■il prosieguo <strong>del</strong>le attività di cooperazioneinternazionale tra l’Italia, i Paesi europeie quelli che si affacciano sul Mediterraneo.Inoltre, alla luce <strong><strong>del</strong>la</strong> diminuzione <strong>del</strong> numerodi trapianti registrata quest’anno verràvalutata l’efficacia di strategie combinate dedicatealle gravi insufficienze d’organo, nellequali vengono messe in rete gli organi artificiali,i trapianti e in prospettiva le applicazioni<strong><strong>del</strong>la</strong> ricerca sulle cellule staminali.2.7. Servizi trasfusionaliIl sistema trasfusionale italiano è cardine essenzialeper il funzionamento <strong>del</strong> Sistema<strong>Sanitario</strong> Nazionale in quanto erogatore diprestazioni che supportano le aree di medicina,di chirurgia, di urgenza ed emergenzae di alta specialità, svolgendo anche un ruolodi prevenzione a tutela <strong><strong>del</strong>la</strong> salute dei cittadini.In tal senso l’Accordo <strong>Stato</strong>-Regioni16 dicembre 2010, con il quale sono stati definitii requisiti dei servizi trasfusionali e <strong>del</strong>leunità di raccolta e il mo<strong>del</strong>lo per le visiteCIV

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