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Sintesi della Relazione - Relazione sullo Stato Sanitario del Paese ...

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<strong>Sintesi</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Relazione</strong>abbastanza soddisfacente nelle Regioni <strong>del</strong>Nord e Centro Italia. In alcune Regioni <strong>del</strong>Sud, invece, e in particolare in Sicilia, laprevalenza <strong><strong>del</strong>la</strong> malattia continua a esserealta, soprattutto in alcuni territori ove fatticulturali e ambientali rendono aleatorio ilcontrollo degli animali.La tubercolosi bovina è una patologia coneffetti socioeconomici e di salute pubblicadi notevole rilevanza.La fonte principale di contagio per l’uomoè rappresentata dal contatto con animaliinfetti e dall’ingestione di prodotti provenientida animali infetti, in particolare prodottiderivati da latte non pastorizzato. InItalia, come negli altri Paesi <strong>del</strong>l’UnioneEuropea, esiste un piano di eradicazioneche prevede un controllo annuale su tutti ibovini di età superiore alle sei settimane inallevamenti ufficialmente indenni.I dati più aggiornati mostrano nel 2009, a livellonazionale, il controllo <strong>del</strong> 99,2% <strong>del</strong>leaziende bovine soggette al programma dieradicazione. Lo 0,61% <strong>del</strong>le aziende controllateè risultato positivo alla tubercolosibovina. La Regione con più alta prevalenzanel corso <strong>del</strong> 2009 è la Sicilia, con il 3,71%di aziende positive alla tubercolosi bovina.I dati relativi al 2009 continuano a dimostrare,rispetto agli anni precedenti, unaconduzione <strong>del</strong> programma di eradicazioneabbastanza soddisfacente nelle Regioni <strong>del</strong>Nord e Centro Italia. In alcune Regioni <strong>del</strong>Sud, invece, e in particolare in Sicilia, laprevalenza <strong><strong>del</strong>la</strong> malattia continua a esserealta e anche in questo caso le motivazionisono le stesse riportate per la brucellosi.Con il termine salmonellosi s’intende un insiemedi manifestazioni morbose causate daSalmonella spp., batteri normalmente presentinell’apparato gastrointestinale di moltianimali. La direttiva zoonosi 2003/1999 eil relativo regolamento di applicazione2003/2160 prevedono da parte degli Statimembri una serie di interventi “dalla stallaalla tavola”, con controlli lungo l’intera filieraproduttiva, per la protezione <strong>del</strong> consumatorenei confronti di numerose zoonosialimentari. Il regolamento indica tutti i sierotipidi salmonella rilevanti per la salutepubblica, per i quali devono essere fissatiobiettivi comunitari di riduzione <strong><strong>del</strong>la</strong> prevalenza.Il Ministero <strong><strong>del</strong>la</strong> Salute, tramitepiani nazionali approvati dalla CommissioneEuropea, applica sul proprio territorio lemisure sanitarie previste. Tali piani sonocofinanziati al 50% dalla Commissione Europeae ciascuno <strong>Stato</strong> membro ha a disposizioneun tetto massimo di spesa.I dati relativi alle attività dei piani salmonellesono registrati in un sistema informatizzatoistituito presso il Centro di referenzaper l’epidemiologia veterinaria (IstitutoZooprofilattico Sperimentale <strong>del</strong>l’Abruzzoe <strong>del</strong> Molise). Le nuove statistiche presentida gennaio 2011 nella Banca Dati Nazionale(BDN) avicola consentono estrazioniautomatiche di dati utili per la pianificazione<strong>del</strong>le attività.In Italia la rabbia urbana è stata eradicatanel 1973. La rabbia “silvestre”, a differenzadi quella “urbana”, interessa quasi esclusivamentegli animali selvatici, e in particolarele volpi, ma deve essere quanto primacontrollata ed eradicata, pena il rischio diuna sua diffusione ad animali domesticiche vivono a diretto contatto con l’uomo.I territori interessati nel biennio 2009-2010sono stati quelli <strong><strong>del</strong>la</strong> Regione Friuli e parte<strong>del</strong> Veneto. Considerati i rischi per gli animalidomestici e per l’uomo, nel dicembre2009 ha avuto inizio una vasta campagnadi vaccinazione antirabbica nelle volpi, basatasull’utilizzo di specifiche esche vaccinali,distribuite anche mediante l’utilizzodi sistemi GPS in grado di localizzare l’esattaposizione <strong>del</strong>le esche nei territori interessati.Nel 2010 sono stati testati, nell’ambito<strong><strong>del</strong>la</strong> attività di sorveglianza, 7.526animali per la verifica dei livelli di incidenza,di cui 209 sono risultati positivi allamalattia, tutti appartenenti a specie selvatiche.La campagna di vaccinazione oralenelle volpi è in corso nel 2011 e proseguirànel 2012 con le stesse modalità di quella effettuatanel 2010. Nel corso <strong><strong>del</strong>la</strong> campagnarimane costantemente attivo un pianodi sorveglianza che consente di monitorarela progressione o meno <strong><strong>del</strong>la</strong> malattia sulterritorio e di rimodulare di conseguenzal’estensione <strong>del</strong> piano di vaccinazione suiterritori a rischio.LVIII

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