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Sintesi della Relazione - Relazione sullo Stato Sanitario del Paese ...

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<strong>Sintesi</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Relazione</strong>Accanto agli inquinanti “convenzionali”emerge l’importanza di altri contaminanti,in gran parte ancora non regolati dalla normativanazionale, le cui proprietà chimicofisichee tossicologiche conferiscono lorouna significativa pericolosità per la saluteumana, nonostante siano presenti in aria inconcentrazioni estremamente basse. Talicontaminanti denominati “microinquinanti”includono alcuni metalli, i composti organicivolatili (COV), gli idrocarburi policicliciaromatici (IPA), le policlorodibenzodiossinee policlorodibenzofurani (PCDD/F)e i policlorobifenili (PCB). L’attenzione dedicataa detti microinquinanti induce un crescentenumero di iniziative di ricerca e dicontrollo che, per alcuni di essi, ha prodottol’identificazione di limiti e “obiettivi di qualità”recepiti nella normativa comunitaria eitaliana. Il recente D.Lgs. 155/2010 stabiliscevalori obiettivo da raggiungere entro il31 dicembre 2012 per As, Cd, Ni, Pb ebenzo(a)pirene, inteso come indicatore degliIPA, riferiti al tenore totale di ciascun inquinantepresente nella frazione PM 10 <strong>del</strong> materialeparticolato.1.2. Aria indoorL’inquinamento <strong>del</strong>l’aria degli ambienticonfinati (indoor), non industriali, in particolarequelli adibiti a dimora, svago, lavoro(es. uffici) e trasporto, rappresenta un importanteproblema di sanità pubblica, congrandi implicazioni sociali ed economiche.In generale, negli ambienti confinati gliagenti inquinanti sono presenti in concentrazionitali che, pur non determinando effettiacuti, sono tuttavia causa di effetti negativisul benessere e sulla salute <strong>del</strong>l’uomo,soprattutto se legati a un elevato tempodi esposizione. Il rischio di danni per lasalute è correlato all’esposizione, ovvero allaconcentrazione integrata per il tempo ealla suscettibilità <strong>del</strong>le persone esposte, emolte malattie croniche sono correlate a diversiaspetti <strong><strong>del</strong>la</strong> qualità <strong>del</strong>l’aria interna.Le principali patologie associate a inquinamentoindoor sono: malattie allergiche,asma e disturbi respiratori nell’infanzia,BPCO, infezioni respiratorie (es. legionellosi),tumore <strong>del</strong> polmone, malattia cardiovascolare,disturbi irritativi e alterazione <strong>del</strong>comfort (es. sindrome <strong>del</strong>l’edificio malato).Le miscele complesse di inquinanti indoor,anche a basse concentrazioni, possono provocarenel tempo effetti nocivi sulla salute<strong>del</strong>le persone suscettibili: bambini, donnein gravidanza, persone anziane, personesofferenti di asma, malattie respiratorie ecardiovascolari. Nei bambini l’esposizionead alcuni inquinanti indoor si associa a unmaggiore rischio di irritazioni, sintomi respiratoriacuti, iper-reattività bronchiale,infezioni respiratorie e sensibilizzazione allergica.L’esposizione a fumo di tabacco ambientale,formaldeide e altri composti organici volatili,singolarmente o in miscele, è stata associataa un’aumentata prevalenza di sintomirespiratori, suggestivi di asma o diagnosidi asma, in ambito sia domiciliare sia lavorativo.Gli acari <strong><strong>del</strong>la</strong> polvere, i derivati dianimali domestici e alcuni microrganismi,come funghi e spore, rappresentano le principalifonti di allergeni indoor. L’inalazionedi tali allergeni può indurre, in soggetti sensibilizzati,una rapida risposta infiammatoria,mentre ripetute esposizioni nel tempopossono causare l’insorgenza di asma bronchiale.Più <strong><strong>del</strong>la</strong> metà dei bambini italianivive in famiglie in cui almeno uno dei genitoriè fumatore. Si stima che il 15% dei casidi asma tra i bambini e i ragazzi sia attribuibileproprio al fumo dei genitori. Anchela presenza di macchie di umidità o di muffanella camera dove il bambino dorme aumentail rischio di sintomi asmatici. Un piccoloaumento di rischio di malattie respiratorieè stato riscontrato in bambini la cuiabitazione è riscaldata con combustibili adalto potenziale inquinante (legna, carbone,gas in bombole). È emersa, infine, una differenzadi frequenza <strong><strong>del</strong>la</strong> malattia respiratoriatra i bambini che vivono in strade adalto traffico di mezzi pesanti e quelli che vivonoinvece in strade lontane dal traffico.Coloro che vivono in prossimità di scarichidiesel hanno una maggiore frequenza disintomi respiratori e di asma.Le indagini in scuole italiane effettuatenell’ambito di progetti europei hanno rilevatoun’associazione tra sintomatologiaLXXII

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