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Sintesi della Relazione - Relazione sullo Stato Sanitario del Paese ...

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<strong>Sintesi</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Relazione</strong>e di rifrattura. Le fratture nell’anziano, soprattutto<strong>del</strong>lo scheletro appendicolare, sonolegate a una scarsa qualità <strong>del</strong>l’osso associataa un aumentato rischio di caduta,evento frequente dopo i 65 anni.La prescrizione da parte di uno specialistadi esercizi per l’equilibrio e il rinforzo muscolaree il cammino, associato a un’attivitàfisica adeguata e regolare, dovrebbero farparte di un programma di intervento multidisciplinarevolto alla prevenzione <strong>del</strong>le cadutee <strong>del</strong>le fratture nell’anziano. Un mo<strong>del</strong>loorganizzativo efficace prevede, tra l’altro,la necessità di:■■migliorare i livelli di salute <strong><strong>del</strong>la</strong> popolazioneanziana e al contempo l’efficacia el’efficienza dei servizi sanitari già disponibili;■■prevenire il rischio di rifratture e ridurreil rischio di cadute, promuovendo modificazioni<strong>del</strong>lo stile di vita, nonché aumentareil grado di autosufficienza conseguentea un evento fratturativo;■■applicare un approccio basato sulle evidenzescientifiche e sulle best practicesinternazionali;■■stimolare la collaborazione tra i chirurghiortopedici e gli altri specialisti;■■valorizzare il ruolo degli specialisti nonortopedici nella gestione <strong>del</strong> paziente confratture da fragilità, al fine di raggiungereun inquadramento eziologico (e il trattamento)anche <strong>del</strong>le cause che hanno determinatoil prodursi <strong>del</strong>l’evento fratturativo;■■prevenire o limitare la disabilità attraversola definizione di un percorso riabilitativointegrato (intra- ed extraospedaliero),con il diretto coinvolgimento deifisiatri (formulazione di uno specificopiano terapeutico da rivalutare e modificareprogressivamente);■■favorire il dialogo tra gli specialisti chehanno in cura il paziente in ospedale e iservizi territoriali afferenti ai distrettisociosanitari;■■strutturare sinergie tra gli specialisti ospedalierie i medici di medicina generale chehanno in cura i pazienti quotidianamentee possono più agevolmente monitorarne ildecorso, la compliance terapeutica e i miglioramenti/peggioramenti.I mo<strong>del</strong>li di Fracture Unit già sperimentatiin Europa e in altri continenti hanno dimostratoun effetto positivo e misurabile in terminidi riduzione <strong>del</strong>le complicanze postfratturative,mortalità, durata <strong>del</strong> ricovero e necessitàdi ulteriori ospedalizzazioni.2. I servizi di assistenza sanitaria2.1. Cure primarie e continuità assistenzialeLa reingegnerizzazione <strong>del</strong>le cure primarie,cui è impegnato il nostro <strong>Paese</strong>, ha visto, inquesti ultimi dieci anni, anche se non ancoracompiutamente in tutto il territorio nazionale,il passaggio dall’erogazione di prestazioniparcellizzate alla realizzazione dipercorsi condivisi tra gli operatori e traquesti e gli utenti, trasformando il paradigma<strong><strong>del</strong>la</strong> “medicina di attesa” in “medicinadi iniziativa” orientata alla “promozioneattiva” <strong><strong>del</strong>la</strong> salute e alla responsabilizzazione<strong>del</strong> cittadino verso il proprio benessere.In tale ottica, il MMG e il PLS vedonorafforzato il loro ruolo attraverso la realizzazione<strong>del</strong>le forme aggregate <strong>del</strong>le cureprimarie e l’integrazione con le altre professionalità<strong>del</strong> territorio. In tal senso l’AccordoCollettivo Nazionale per la MedicinaGenerale (ACN) <strong>del</strong> 29 luglio 2009 prevedeche il medico svolga la propria attivitàfacendo parte integrante di un’aggregazionefunzionale territoriale di MMG e operiall’interno di una specifica Unità Complessa<strong>del</strong>le Cure Primarie (UCCP).Nell’attuale contesto sanitario, dunque, ilMMG e le altre strutture <strong>del</strong> Servizio <strong>Sanitario</strong>Nazionale lavorano congiuntamenteper fornire una risposta di rete ai bisognidei cittadini, aumentandone l’empowerment,responsabilizzando la persona e ilnucleo familiare nel perseguimento <strong>del</strong>massimo livello possibile di benessere, utilizzandosupporti tecnologici informatici ingrado di collegare i professionisti, consentendola condivisione di dati e conoscenze.L’Accordo 8 luglio 2010 prevede che il MMGassuma tra i propri compiti quello di trasmetteree rendere disponibile, tramite la reteinformatica, predisposta dalla Regione, idati relativi al “patient summary”, qualeXCIV

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