Sintesi della Relazione - Relazione sullo Stato Sanitario del Paese ...
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<strong>Sintesi</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Relazione</strong>anche di imprese pubbliche o private, sullabase di accordi, convenzioni o contratti perlo svolgimento, nell’ambito di attività di ricercamulticentrica, di specifiche parti progettuali.La ricerca biomedica e l’innovazione tecnologicastanno caratterizzando e trasformandoprofondamente i processi di cura e i servizisanitari. In tale contesto di innovazione,la strada da percorrere è quella di un pattonuovo dove <strong>Stato</strong>, Regioni, Università e impreselavorino insieme per una strategia dipromozione e supporto <strong><strong>del</strong>la</strong> ricerca e sviluppo(R&S), la cui applicazione rappresentaun punto qualificante ed essenziale perl’intero sistema nazionale.Con queste premesse la conseguente strategia<strong>del</strong> Ministero <strong><strong>del</strong>la</strong> Salute è stata quelladi favorire l’aggregazione degli Istituti appartenentialla propria rete istituzionale,Regioni, IRCCS, ISS, IZS, ISPELS, con leUniversità e gli altri Istituti pubblici e privatidi ricerca.L’obiettivo dal punto di vista <strong><strong>del</strong>la</strong> ricercasanitaria è quello di far crescere la consapevolezzache la ricerca è finalizzata al miglioramento<strong>del</strong>le prestazioni fornite al cittadino,che potranno essere verificate sotto formasia di un nuovo farmaco più efficace, siadi un nuovo mo<strong>del</strong>lo organizzativo con riduzionedei tempi di attesa.Questa impostazione trova un ulteriore riferimentonella situazione dei finanziamentiaccordati negli ultimi anni, dove si è attuatala strategia di aumentare la massa critica <strong><strong>del</strong>la</strong>ricerca per affrontare problematiche agrande impatto sociale come le patologie tumorali,senza trascurare l’innovazione per ilgoverno clinico e per l’ottimizzazione <strong><strong>del</strong>la</strong>dimensione organizzativa dei servizi sanitari.Pertanto negli ultimi anni, proprio per esplicitavolontà, la ricerca traslazionale ha avutoparticolare risalto creando sinergie tra ricercadi base e ricerca clinica, con la finalitàultima di trasferire nei tempi più rapidi possibilile più avanzate innovazioni e conoscenzeal SSN e, dunque, al cittadino.I finanziamenti per la ricerca corrente hannocadenza annuale e sono finalizzati ad assicurareche le Istituzioni coinvolte possano,nell’ambito <strong>del</strong> proprio riconoscimento, portareavanti le loro attività di ricerca istituzionale,nell’ambito <strong>del</strong>le linee di ricerca approvate.Queste sono ripartite attraverso lamisurazione di performance scientifiche eassistenziali.Per quanto attiene la ricerca finalizzata, attraversoil Bando Ricerca Finalizzata 2009il Ministero ha aperto a tutti i ricercatori <strong>del</strong>SSN la possibilità di presentare progetti diricerca la cui valutazione, attraverso il sistema<strong><strong>del</strong>la</strong> peer review (valutazione tra pari), èaffidata a revisori, che prevalutano i progetti,operanti all’estero e segnalati dal prestigiosoNIH-CSR (ente governativo statunitensededicato alla selezione e al finanziamentodei progetti di ricerca biomedica). Ilgiudizio definitivo è affidato al Comitato divalutazione composto per due terzi da espertistranieri.Anche per il bando Ricerca Finalizzata2010, attualmente in corso, che vede impegnatida parte <strong>del</strong>lo <strong>Stato</strong> circa 82.127.000di euro, è stato mantenuto lo stesso spiritoed è aperto a proposte di ricerca, prevalentementetraslazionali, in tutte le aree <strong><strong>del</strong>la</strong> ricercabiomedica. Inoltre, per rafforzare lecapacità <strong>del</strong> sistema di ricerca nazionale attraversoil trasferimento di esperienze maturateall’estero, è prevista la riserva economicadi 10 milioni per i cosiddetti “progetti diricerca estero” svolti in collaborazione traricercatori operanti nelle istituzioni dei DestinatariIstituzionali e ricercatori italianiresidenti stabilmente all’estero da almeno datre anni. Questa scelta è stata voluta per nondisperdere quel livello di esperienze e conoscenzeche gli italiani hanno portato e portanoin giro per il mondo e per consentire,quindi, di rafforzare quei contatti e collaborazioniper far sentire, da un lato, i ricercatoriitaliani residenti all’estero non abbandonatidal sistema Italia e, dall’altro, rafforzareil sistema <strong><strong>del</strong>la</strong> ricerca nazionale grazieall’immenso contributo che tali ricercatoripossono dare al nostro <strong>Paese</strong> in termini siadi qualità sia di metodologie di lavoro. Altri5 milioni sono stati riservati ai cosiddetti“progetti di ricerca cofinanziati” in cui l’industria<strong>del</strong> settore biomedico italiano si impegneràa cofinanziare con ulteriori risorse,almeno pari al finanziamento ministeriale, iCXLV