12.07.2015 Views

Sintesi della Relazione - Relazione sullo Stato Sanitario del Paese ...

Sintesi della Relazione - Relazione sullo Stato Sanitario del Paese ...

Sintesi della Relazione - Relazione sullo Stato Sanitario del Paese ...

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Sintesi</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>Relazione</strong>I determinanti <strong><strong>del</strong>la</strong> salute1. Ambiente1.1. Aria atmosfericaL’inquinamento atmosferico rappresentaun problema importante a livello locale,nazionale e transfrontaliero ed è uno deiprincipali fattori di rischio ambientale e sanitariodi origine antropica.Tra i principali contaminanti, anche per leelevate concertazioni nell’aria urbana, visono il particolato atmosferico (PM 10 ,PM 2,5 ), il monossido di carbonio (CO), ilbiossido di azoto (NO 2 ) e l’ozono (O 3 ). IlPM 10 , e il PM 2,5 rappresentano l’indicatoresintetico maggiormente impiegato per lastima <strong>del</strong>l’impatto sanitario <strong>del</strong>l’inquinamentoatmosferico e sono tra gli inquinantipiù frequentemente associati a una lungaserie di esiti sanitari.In Italia la fonte di informazioni <strong>sullo</strong> stato<strong><strong>del</strong>la</strong> qualità <strong>del</strong>l’aria è costituita da 708stazioni di monitoraggio, 411 collocate inambiente urbano, 205 in aree suburbane e92 in zone rurali. Nonostante l’alto numerodi stazioni dislocate sul territorio e il loroincremento negli ultimi anni, rimangonoancora porzioni <strong>del</strong> territorio scarsamentemonitorate.L’analisi dei dati disponibili mostra nel nostro<strong>Paese</strong> un livello di inquinamento atmosfericopiuttosto stazionario, che confermale criticità rilevate negli anni precedenti peril materiale particolato PM 10 , gli ossidi diazoto e l’ozono .Il PM 10 è stato rilevato in 381 stazioni dimonitoraggio (83% <strong>del</strong> totale) che hannogarantito una copertura temporale minima<strong>del</strong> 75% utile per la valutazione <strong><strong>del</strong>la</strong> qualità<strong>del</strong>l’aria. Il limite più stringente giornalieroè stato rispettato dal 52% <strong>del</strong>le stazionidi monitoraggio, mentre il valore limiteannuale dall’87% <strong>del</strong>le stazioni.La concentrazione di NO 2 , rilevata dall’87%<strong>del</strong>le stazioni <strong>del</strong> Nord e Centro Italia e dal72% di quelle <strong>del</strong> Sud, non fa registrare particolariallarmi. Sull’intero territorio nazionale,33 stazioni eccedono i 18 superamentiannuali <strong><strong>del</strong>la</strong> concentrazione limite oraria di200 μg/m 3 di inquinante, consentiti dallanormativa. La concentrazione media annualedi 40 μg/m 3 , che costituisce il limite suggeritodalla normativa, è stata rispettata dal71% <strong>del</strong>le stazioni.Per l’O 3 , il 68% <strong>del</strong>le stazioni <strong>del</strong> Nord Italiaregistra superamenti <strong><strong>del</strong>la</strong> soglia di informazione(180 μg/m 3 ), mentre al Centro e alSud Italia, rispettivamente, il 31% e il 25%<strong>del</strong>le stazioni superano questo limite. La sogliadi allarme (240 μg/m 3 1 h) è superata da17 stazioni (5,7%), di cui 12 al Nord, 1 alCentro e 4 nel Sud e Isole.Per il PM 2,5 , il cui monitoraggio sul territorionazionale, ancora limitato, si dovràestendere per l’entrata in vigore <strong>del</strong> D.Lgs.155/2010, nel 2008 il 73% <strong>del</strong>le 51 stazionisulle quali è stata effettuata un’analisi deilivelli di concentrazione ha rilevato il rispetto<strong>del</strong> limite annuale di 25 μg/m 3 chedeve essere raggiunto entro l’1 gennaio2015, mentre il limite aumentato <strong>del</strong> marginedi tolleranza (30 μg/m 3 ) è stato superatoda 5 stazioni.Per il benzene le 129 stazioni di misurahanno rilevato nel 2008 il superamento <strong>del</strong>limite annuo di riferimento, che era di 7μg/m 3 , in una sola stazione di traffico urbano.Il limite di 5 μg/m 3 , che è diventato effettivodall’1 gennaio 2010, è stato rispettatodal 97% <strong>del</strong>le stazioni di misura.Per gli ossidi di zolfo (SO 2 ) si registra unasituazione entro la norma su tutto il territorioitaliano, a eccezione di alcune aree aelevato rischio di crisi ambientale in Siciliae Sardegna.Lo studio degli andamenti degli inquinanti“convenzionali” misurati nella stazione ISSsuggerisce che, per poter raggiungere i limitirichiesti dalla legge, l’adozione di una strategiache contempla una serie di azioni integratequali la regolamentazione <strong><strong>del</strong>la</strong> circolazione,lo sviluppo tecnologico dei motori e deicarburanti, l’uso di combustibili meno inquinantiper riscaldamento, può in parte portarea un miglioramento <strong><strong>del</strong>la</strong> qualità <strong>del</strong>l’aria.LXXI

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!