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forschungsbericht november 2008 – juli 2012 - Kunsthistorisches ...

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ARCHIV | 169<br />

Archiv<br />

Costituzione e sistemazione di un archivio del KHI<br />

Silvia Garinei<br />

Lettera di Wilhelm Bode, destinatario<br />

sconosciuto, 14.08.1925, conservata<br />

nell’Archivio del KHI Florenz<br />

Nel corso degli ultimi quattro anni si è giunti alla catalogazione di quasi 2/3 dei documenti<br />

conservati nell'archivio dell'Istituto (nel numero di ca. 45.000 unità) consistenti in numerosi<br />

lasciti di studiosi <strong>–</strong> da rintracciarsi sia tra i collaboratori dell'Istituto che tra gli utenti di<br />

un tempo <strong>–</strong> e dei nuclei documentari riguardanti le diverse attività svoltesi al suo interno<br />

dall'anno della fondazione (1897) agli anni Sessanta del Novecento.<br />

Tra i diversi compiti, di cui ci si è occupati, vi è stato anche quello, non ancora portato a termine,<br />

della riparazione e reintegrazione (nella fattispecie pulitura e ripristino della stabilità<br />

dei supporti) di alcuni dei documenti più danneggiati dal tempo e dagli agenti esterni che,<br />

per la loro problematicità, erano rimasti esclusi dai precedenti interventi di conservazione.<br />

La catalogazione è consistita nella classificazione dei documenti <strong>–</strong> ogni singolo supporto<br />

è stato contrassegnato manualmente, attraverso un doppio<br />

sistema binario che combina il criterio tematico a quello<br />

cronologico <strong>–</strong>, il cui impiego ha permesso di fissare definitivamente<br />

la successione delle carte e di contrassegnarle per<br />

soggetti e temi.<br />

L'archivio constava inizialmente sia di alcuni nuclei dalla<br />

struttura sostanzialmente già definita <strong>–</strong> che tuttavia necessitavano<br />

di una ricostruzione che si spingesse nel dettaglio<br />

<strong>–</strong> che di carte frammentarie il cui contesto doveva venir ricostruito<br />

completamente.<br />

Al fine di collegare tra loro le carte, rendere interattive le<br />

diverse parti dell'archivio e creare un insieme documentario<br />

coerentemente strutturato e di agevole consultazione, si è<br />

utilizzato un apposito software per l'archiviazione. Attraverso di esso si è potuta descrivere<br />

la storia e il contenuto dei singoli nuclei <strong>–</strong> spingendosi talvolta sin nei particolari <strong>–</strong>, così<br />

come dei principali protagonisti coinvolti nelle vicende dell'Istituto collegandoli direttamente<br />

alle carte, fornendo così maggiori elementi all'utente per destreggiarsi nella ricerca.<br />

Nell'arco di questi ultimi anni è stato inoltre riprogettato l'allestimento e pianificato l'arredamento<br />

dei nuovi spazi destinati ad ospitare i documenti, spazi che sono stati organizzati e<br />

gestiti in modo da preservare le condizioni fisiche delle carte e facilitarne il reperimento in<br />

fase di distribuzione.<br />

Dal punto di vista dell'attività scientifica, di cui l'archivio è stato oggetto, negli ultimi tre<br />

anni è stato possibile soddisfare, in maniera tempestiva, oltre sessanta richieste di consultazione,<br />

avvenute sia in loco che per posta elettronica, da parte di studiosi di diverse<br />

nazionalità. La richiesta si è indirizzata soprattutto verso alcuni dei fondi più datati (quelli<br />

di Gustav Ludwig e Friedrich Kriegbaum, ad esempio) e, per ciò che riguarda direttamente<br />

l'Istituto, al materiale risalente alla sua fondazione e alle successive attività condotte negli<br />

anni Dieci-Venti e Trenta-Quaranta del Novecento.

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