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forschungsbericht november 2008 – juli 2012 - Kunsthistorisches ...

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ITALIENISCHE KUNSTGESCHICHTE DER NEUZEIT IM EUROPÄISCHEN KONTEXT | 27<br />

Studi su Leonardo<br />

Alessandro Nova<br />

Leonardo da Vinci, Anna Selbdritt,<br />

Detail, um 1501, Paris, Musée du<br />

Louvre<br />

Nel 1988, a dieci anni dalla morte di Ludwig Heydenreich (1903<strong>–</strong>1978), Günter Passavant<br />

raccolse in un volume <strong>–</strong> Leonardo-Studien, Monaco di Baviera, Prestel-Verlag <strong>–</strong> alcuni saggi<br />

su Leonardo da Vinci scritti dall'ex borsista e poi direttore del KHI nei difficili anni<br />

1943<strong>–</strong>1944, il solo nella lunga storia dell'Istituto a essersi confrontato in modo approfondito<br />

e durevole con l'artista toscano.<br />

Da alcuni anni le ricerche su Leonardo sono riprese al KHI. Le indagini sugli studi anatomici<br />

condotti dall'artista, prima a Firenze e poi in Lombardia a fianco del medico Marcantonio<br />

della Torre che insegnava all'Università di Pavia, erano già state oggetto del Forschungsbericht<br />

2007<strong>–</strong><strong>2008</strong>. Nel 2011 è stato inoltre pubblicato il volume Leonardo da Vinci's Anatomical<br />

World. Language, Context and ›Disegno‹, a cura di Alessandro Nova e Domenico<br />

Laurenza. L'opera di Leonardo ha attratto e continua a sollecitare l'attenzione di<br />

studiosi della più varia estrazione. Questa vasta fortuna critica comporta tuttavia<br />

qualche problema, per esempio l'isolamento dei singoli campi del sapere e la loro<br />

conseguente incomunicabilità: studi di carattere storico-scientifico, pubblicati in<br />

collane o riviste di storia della scienza o persino in riviste specializzate di medicina<br />

sono quasi sistematicamente ignorati dagli storici dell'arte e viceversa. Il<br />

volume cerca di superare queste divisioni riunendo contributi di medici, di storici<br />

della cultura, della letteratura, dell'arte ovviamente e di storici della lingua poiché<br />

Leonardo ha arricchito in modo sostanziale il lessico medico in volgare.<br />

Sempre nel 2011 Francesca Fiorani e Alessandro Nova hanno organizzato un convegno<br />

dal titolo Leonardo and Optics, cui hanno partecipato alcuni dei più eminenti<br />

specialisti leonardiani. Per tutta la sua vita l'artista ha osservato fenomeni ottici<br />

fissandoli in diagrammi, annotazioni, schizzi, disegni e testi di più largo respiro.<br />

Le giornate di studio hanno affrontato il fondamentale ruolo giocato dall'ottica nel<br />

pensiero e nell'arte di Leonardo da un punto di vista filosofico, letterario, scientifico<br />

e storicoartistico. Gli atti sono previsti per i primi mesi del 2013.<br />

La terza tappa di questo percorso avrà luogo nel marzo 2013 con un altro convegno,<br />

in collaborazione con il filosofo Fabio Frosini, dedicato al concetto di<br />

Natura nell'opera di Leonardo. Nel corso degli anni l'artista è tornato sempre a<br />

rivolgere la propria attenzione alla Natura, intesa non solo come oggetto di studio<br />

molto ambivalente, ma anche come fonte di ispirazione tecnica e artistica, modello di un'inarrivabile<br />

ma delimitata potenza inventiva, termine di una sfida permanente lanciata alle<br />

arti umane. Il lemma Natura fornisce pertanto l'occasione per affrontare in modo unitario il<br />

pensiero di Leonardo, proiettato verso la questione della fine di tutte le cose, del ›termine‹<br />

tanto delle attività umane quanto del rimescolarsi degli elementi, secondo un percorso in<br />

cui tutto è destinato a confluire.<br />

Parte del progetto sono anche un seminario di studi avanzati generosamente finanziato<br />

dal National Endowment for the Humanities (25 giugno <strong>–</strong> 13 luglio <strong>2012</strong>), a cura di<br />

Francesca Fiorani con una partecipazione sostanziale da parte del KHI (Alessandro Nova),<br />

e un piccolo libro sulla vita di Leonardo scritta da Giorgio Vasari, che mette a confronto le<br />

due redazioni del 1550 e del 1568, per l'editore Wagenbach (in preparazione).<br />

Vasaris Welten und die deutsche kommentierte Ausgabe der Vite in den<br />

beiden Editionen von 1550 und 1568<br />

Alessandro Nova<br />

Matteo Burioni (LMU München)<br />

Katja Burzer<br />

Sabine Feser<br />

Hana Gründler<br />

Fabian Jonietz<br />

Das seit Oktober 2006 am KHI angesiedelte Projekt einer kommentierten deutschsprachigen<br />

Übersetzung von Giorgio Vasaris Vite de’ più eccellenti pittori, scultori et architettori<br />

hat sich in einem zweifachen Sinn zu einem konstanten Impulsgeber der kunsthistorischen<br />

Forschung entwickelt. Zum einen werden im halbjährlichen Takt regelmäßig weitere Bände<br />

des Werks vorgelegt, das zu den bedeutendsten Schriften der europäischen Kunstliteratur<br />

zählt. Sämtliche der herausgegebenen Bände zeichnen sich entsprechend der editorischen<br />

Grundsätze durch eine textgetreue Übersetzung aus und sind um einen umfangreichen<br />

kritischen Apparat ergänzt. Zum anderen werden im Rahmen der am KHI stattfindenden

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