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forschungsbericht november 2008 – juli 2012 - Kunsthistorisches ...

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BILD, DING, KUNST | 19<br />

Christologischer Zyklus (Josefs Traum<br />

bis Einzug in Jerusalem), Mosaik, um<br />

1140, Palermo, Cappella Palatina,<br />

südlicher Seitenarm<br />

Neuschaffung einer solchen monumentalen Repräsentation der Herrschaft transmediale<br />

Spielräume künstlerischer Innovation erzeugt, zugleich im Kern christologisch begründet<br />

wird und an den Körper des Königs gebunden ist. Untersucht wurde zum einen der Mosaikzyklus<br />

der Südwand der Cappella Palatina (mit Manuela De Giorgi) im Rahmen der<br />

räumlichen Disposition der Dekoration der Kapelle. Zum anderen wurde übergreifend<br />

der Versuch unternommen, die Bildkultur Siziliens im mediterranen Kontext als Neubegründung<br />

eines ›Zentrums‹ zwischen islamischen wie byzantinischen Hofkulturen und<br />

Rom zu bestimmen, das im Appropriieren zugleich zum Umschlagplatz<br />

für Ideen, Dinge und Bilder wird. Während sich bei<br />

Wilhelm II. eine deutliche Separierung der künstlerischen Idiome<br />

gemäß den Aufgaben beobachten lässt (›islamische‹ Paläste<br />

wie die Zisa, ›griechische‹ Mosaiken in Monreale etc.), stellt<br />

sich aus dieser Perspektive die Herrschaft und Kunstpolitik<br />

Friedrichs II. als Bruch mit der normannischen Episode und Hinwendung<br />

zu einer klassizierenden Bildsprache dar, der Mythos<br />

des Kaisers bedarf in diesem Punkt der Revision.<br />

Il Duomo di Genova e il Pallio di San Lorenzo (con Anna Rosa<br />

Calderoni Masetti)<br />

Con la imminente pubblicazione dell'atlante sulla cattedrale di<br />

San Lorenzo a Genova nella collana »Mirabilia Italiæ«, in una<br />

complessa impresa editoriale che coinvolge un gran numero di<br />

specialisti (a cura di Anna Rosa Calderoni Masetti e Gerhard<br />

Wolf), diventa accessibile grazie a una nuova documentazione<br />

fotografica uno dei più interessanti monumenti della Penisola.<br />

Lo studio dell'architettura e delle decorazioni scultoree invita<br />

alla riflessione sulle geografie dell'arte tra i centri italiani come<br />

Pisa, Roma o la Lombardia, o tra la Liguria e la Francia, mentre la pittura o molti oggetti<br />

del tesoro testimoniano i rapporti con Bisanzio o il Mediterraneo islamico. Nello stesso<br />

momento l'iconotopos del duomo si dimostra, nel suo radicamento nella città, come uno<br />

dei principali protagonisti delle sue vicende, così come nel reinventariarlo di volta a volta,<br />

per esempio dopo il grande incendio del 1295. Il tessuto più spettacolare originalmente<br />

custodito nel duomo è il cosiddetto Pallio di San Lorenzo, dono dell'imperatore Michele VIII<br />

Paleologo per il sostegno genovese nella riconquista di Costantinopoli dalle mani latine nel<br />

1261. Si tratta di uno sciamito di seta (377 x 132 cm), di colore purpureo, composto da un<br />

unico telo con le scene agiografiche del martirio dei santi Lorenzo, Ippolito e Sisto. Il Pallio<br />

è un oggetto che passa da una cultura all'altra e che fu creato per tale passaggio. Parla due<br />

lingue, seguendo modelli figurativi bizantini e occidentali, ma parla soprattutto la lingua<br />

comune mediterranea del dono, del tessuto prezioso etc. Le scene e le iscrizioni latine sono<br />

ricamate su un tessuto di seta ›greco‹ con tecniche sviluppate e perfezionate nei laboratori<br />

imperiali, che si basano su lunghe esperienze e contatti con culture ›orientali‹; secondo la<br />

›politica della seta‹ di Michele VIII. Nel centro della parte superiore del Pallio si trova la<br />

porta della cattedrale di Genova con davanti il suo santo patrono che introduce l'imperatore<br />

bizantino, il quale si reca così nella capitale ligure ›in effigie‹. Il pallio si trova attualmente<br />

presso l'Opificio delle pietre dure e si pianificano ulteriori studi per i prossimi due anni<br />

previsti per il restauro.<br />

Einzelforschungen<br />

Manuela De Giorgi | Le periferie bizantine nel Mediterraneo medievale: i Balcani e l'isola<br />

di Creta (Postdoc)<br />

Theresa Holler | Dante im sakralen Raum. Zur Rezeption der Commedia in der religiösen<br />

Kunst Italiens (Doc)

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