la nuova leadership - Asam

L’ECOSISTEMA AZIENDALE
Alla Scuola di Studi Ambientali gli studenti
trascorrono mezza giornata in una lezione che
miscela inglese, studi sociali e studi ambientali:
“questo riflette meglio il mondo in cui entreranno”
dice il preside Dan Bodette,aggiungendo che ciò
“insegna loro a fare connessioni tra discipline
differenti e a lavorare in team”.
TIROCINIO. Il cambiamento più grande avverrà
però al terzo e all’ultimo anno: questo periodo
“dovrebbe essere una transizione ben progettata
verso l’età adulta”dice Riley,mentre oggi numerosi
studenti dell’ultimo anno trascorrono molto del loro
tempo bighellonando.
Una possibilità potrebbe essere la ristrutturazione
della scuola secondaria secondo il modello
europeo, in modo che gli studenti completino il
curriculum di base a sedici anni e poi dedichino
gli ultimi due anni ad un programma più
specializzato che li aiuti a prepararsi per il futuro.
Ciò implicherebbe trascorrere più tempo
all’esterno,fuori dal campus universitario,lavorando
con gli adulti in tirocini meticolosamente strutturati
- pensiamoli come una variante moderna
all’apprendistato tradizionale,progettati per aiutare
gli studenti ad esplorare e a sviluppare interessi
professionali.
Questo è già accaduto al Met in cui gli stage
iniziano a partire dal nono livello. Una studentessa
che pensava di voler diventare una segretaria
fece del tirocinio su tale mansione in un ospedale
ma, una volta là, i suoi orizzonti si espansero: si
interessò alla terapia fisica, scrisse un pamphlet
per i pazienti di lingua spagnola e alla fine puntò
tutto sul diventare medico; ora sta pensando di
andare al college - e non è la sola cui siano stati
aperti gli occhi.
Sebbene più della metà degli studenti del Met
abbiano un reddito così modesto da avere diritto
84
a pranzi a prezzo ridotto,la loro frequenza scolastica
è,in media,del 95%,dice Dennis Littky - vicepreside
- e tutti i 47 allievi diplomati per primi nel 2000 sono
stati accettati al college.
Cambieranno anche i requisiti per diplomarsi:
mentre oggi gli studenti completano un percorso
predefinito, nel futuro frequentare le lezioni
diventerà meno importante che superare le prove
progettate per misurare le competenze di base;
invece di esami con carta e penna, saranno dei
test informatici a fornire agli educatori dati in tempo
reale su come procede l’apprendimento: tutto
questo potrebbe abolire gli usuali orari scolastici.
“Ad alcuni studenti possono essere sufficienti due
anni per
finire la scuola secondaria mentre altri ne
impiegano da cinque a sei” predice Gerald N.
Tirozzi,direttore esecutivo della National Association
of Secondary School Principals.
Con il proliferare dei device informatici, ogni
studente avrà inoltre accesso ad Internet,
dovunque e sempre.
Ciò porterà ad un’esplosione dell’apprendimento
a distanza: permetterà alle nuove scuole
secondarie più piccole di “offrire agli studenti
qualsiasi lezione richiedano, dal cinese alla fisica
avanzata”predice Christopher I.Cross - presidente
del Council for Basic Education - e nel contempo
permette loro di effettuare molto più
apprendimento a casa.
Allo stesso modo, Internet arricchirà le lezioni
incommensurabilmente, permettendo agli allievi
di fare di tutto - dal compiere “tour virtuali” dei
luoghi che stanno studiando, fino a formare team
di lavoro cosmopoliti per affrontare un unico
progetto.
Ristrutturare la scuola secondaria nazionale non
sarà semplice: “le scuole secondarie sono tra le
istituzioni più arroccate e riverite della società”
avverte John Chubb - direttore educativo alla