la nuova leadership - Asam

e a livelli aziendali inferiori si tradurrà in margini di
profitto più alti: così,invece di avere una situazione
in cui il CEO e il CFO prendono da 50 a 100 differenti
decisioni in un trimestre, saranno i manager
dell’intera organizzazione a prenderne milioni - le
aziende che non si allineeranno a questo modello
perderanno la loro competitività.
PERÒ SE L’AUTORITÀ NEL PRENDERE DECISIONI SI
DIFFONDE, TUTTO CIÒ NON RENDE ANCORA PIÙ
IMPORTANTE RECLUTARE PROPRIO I “MIGLIORI”?
Sappiamo da tempo che un ingegnere di classe
“mondiale” con 5 pari grado può produrre di più
che 200 ingegneri “comuni” - questo l’hanno ben
compreso le aziende in fase di avviamento della
Silicon Valley -,quindi il successo dipende dall’abilità
di attrarre i talenti migliori e poi di togliere il disturbo,
responsabilizzandoli.
COSA CI VORRÀ PER MANTENERE CON SÉ I
“MIGLIORI”?
La ragione per la quale le persone stanno in
un’azienda è che è un bel posto per lavorare - è
come essere in una grande squadra sportiva: i
giocatori veramente bravi vogliono stare con i loro
simili.
In secondo luogo, le persone amano lavorare per
leader capaci,quindi è cruciale creare dei leader
che godano della stima del loro staff.
In terzo luogo, stiamo lavorando per uno scopo
più elevato che un “ipo” o un assegno? Il nostro
scopo più elevato è cambiare il modo in cui il
mondo agisce, lavora e gioca.
QUAL È L’IMPATTO DI TALE EVOLUZIONE SUI
PRINCIPALI PROBLEMI MONDIALI?
Per la prima volta, abbiamo la possibilità di
affrontare la povertà globale,abbiamo la possibilità
di rieducare la maggior parte del mondo - se in
Africa gli insegnanti stanno morendo di AIDS non
ci sarebbe modo di formare la popolazione - e
questo cambia veramente tutto.
HA UN QUALSIASI CONSIGLIO PER UN LEADER CHE
CERCA DI REINVENTARE LA SUA AZIENDA IN RETE?
Crederci, gestirla e diffondere le proprie idee in
tutta l’azienda non basta; bisogna diventarne i
paladini! Bisogna mettere in pratica quelle idee!.
CREDE ANCHE LEI CHE CI TROVIAMO NEL BEL MEZZO
DI UNA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE CHE
PORTERÀ A IMPONENTI CAMBIAMENTI NEL MODO
IN CUI LE AZIENDE SONO GESTITE?
C’è un detto - ogni generazione pensa di aver
scoperto il sesso, e ti chiedi come siamo potuti
RITORNO AL FUTURO
arrivare a questo punto nell’umanità, se le
generazioni precedenti non ne sapevano niente
-; in ambito tecnologico ho una sensazione molto
simile: abbiamo scoperto il potere trasformativo
della rete più innovativa e pensiamo che il mondo
muterà completamente.
Probabilmente, invece, sarebbe utile ritornare al
passato e chiedersi se le ferrovie hanno cambiato
il mondo: ovviamente,ci furono dei mutamenti nel
modo in cui venivano organizzati il commercio e
l’industria ma la vita rimase la stessa e anche il
modo in cui le persone si relazionavano l’una con
l’altra rimase uguale.
IMMAGINA CHE CI SARANNO GRANDI
TRASFORMAZIONI NELLE ORGANIZZAZIONI
AZIENDALI?
Sì,ci sono cambiamenti nel modo in cui le aziende
si organizzeranno tra loro e nel modo in cui si
organizzeranno al loro interno - per quanto riguarda,
ad esempio, la gestione delle catene di fornitura
e il fatto che gli informatici stiano diventando una
parte più ampia della forza lavoro - però sono
cambiamenti graduali; alcuni possono essere stati
accelerati ma non penso che stiamo assistendo ad
una transizione di fase - come del ghiaccio che si
trasforma in acqua.
COSA PUÒ DIRCI DELLA TRASFORMAZIONE
DELL’ECONOMIA GLOBALE?
E’piuttosto significativa ma è in continua evoluzione.
Facciamo un altro esempio: in che modo la
formazione dell’Unione Europea ha abolito i confini
nazionali nella società continentale più ampia nel
mondo occidentale? la Francia è ancora la Francia
e la Germania è ancora la Germania. Le cose
sono cambiate ma nulla è cambiato; presumo
che accadrà qualcosa di simile.
MOLTI RITENGONO CHE LA VELOCITÀ DELLE
TRANSAZIONI CAMBIERÀ DRASTICAMENTE IL MODO
IN CUI ORA SI FANNO AFFARI.
Questa storia della velocità ha i suoi limiti: i cervelli
non lavorano più velocemente; non è che lo
scambio di idee effettivamente si velocizzi, è solo
che accelera ciò che rallentava lo scambio.
Quando si tratta del grosso del lavoro della
conoscenza, il ventunesimo secolo opera ancora
come il ventesimo: si possono raggiungere le
persone ventiquattr’ore su 24 ma queste non
penseranno meglio o più celermente solamente
perché li hai raggiunti più velocemente. Il dare e
l’avere rimangono un fattore limitante.
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