la nuova leadership - Asam
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LA NUOVA LEADERSHIP<br />
Al contrario, un team di giovani consulenti<br />
americani di Monitor Group di Boston portò a<br />
termine il grosso del <strong>la</strong>voro in meno di due anni.<br />
Chi era il capo? Nessuno; “eravamo un team di pari<br />
grado” dice Joseph Babiec - coordinatore del<br />
progetto per Monitor - “non importava chi fosse<br />
stato di più a Bermuda. Io <strong>la</strong>voravo per te, poi tu<br />
<strong>la</strong>voravi per me. Probabilmente doveva essere<br />
molto frastornante per il cliente”.<br />
Frastornante ma gratificante. In breve tempo<br />
Monitor riuscì a far firmare gli accordi di <strong>la</strong>voro<br />
senza scioperi o costosi arbitrati, attrasse nuovi<br />
investimenti per gli hotel che <strong>la</strong>nguivano e guardò<br />
il numero dei clienti (crocieristi) aumentare senza<br />
precedenti.<br />
Come fece Monitor a conseguire risultati in così<br />
poco tempo da una struttura organizzativa<br />
apparentemente caotica?<br />
Il progetto Bermuda era un caso di studio di un<br />
movimento intellettuale che sta sconvolgendo le<br />
organizzazioni negli Stati Uniti, in Giappone e in<br />
Europa.<br />
Definito “management del<strong>la</strong> conoscenza”, <strong>la</strong> sua<br />
dottrina sostiene che le abilità umane, le<br />
competenze e i rapporti sono le risorse più preziose<br />
di un’impresa.<br />
Non di rado, tali risorse giacciono aggrovigliate<br />
nel<strong>la</strong> burocrazia manageriale e quando si presenta<br />
una <strong>nuova</strong> sfida,si fa avanti il manager non adatto,<br />
mentre il vero esperto neppure ne sente par<strong>la</strong>re.<br />
Per eliminare <strong>la</strong> burocrazia, imprese come Monitor<br />
contano su un nuovo tipo di dirigente - un direttore<br />
del<strong>la</strong> conoscenza [CKO] -, una persona che ha<br />
forte influenza nell’abbattere le gerarchie, dare<br />
libero sfogo al sapere e alle abilità dello staff ed<br />
incana<strong>la</strong>re questi beni in rete o sul Web.<br />
Nel caso di Monitor, il processo ha scatenato un<br />
fiume di servizi innovativi, incluso uno spin-off<br />
aziendale che si dedica a svolgere servizi di<br />
consulenza sul<strong>la</strong> competitività niente meno che ad<br />
intere nazioni.<br />
“E’ un modo di guardare a ciò che le persone<br />
sanno o hanno <strong>la</strong> necessità di sapere, a come<br />
usano il sapere,a come lo vendono”dice Lawrence<br />
Prusak - il guru del<strong>la</strong> conoscenza di IBM - “le imprese<br />
40<br />
“CHIEF<br />
OF<br />
KNOWLEDGE”<br />
nel futuro o capiranno questo messaggio o<br />
scompariranno”.<br />
AFFERRARE IL SAPERE. Le aziende si sono<br />
aggrappate al management del<strong>la</strong> conoscenza<br />
come ad un gommone di salvataggio.<br />
In una recente analisi del Conference Board su<br />
200 dirigenti di 158 grosse multinazionali, si rileva<br />
che l’80% ha affermato di avere già attuato progetti<br />
di management del<strong>la</strong> conoscenza in azienda e<br />
molti hanno già designato CKO o arruo<strong>la</strong>to<br />
consulenti del settore.<br />
Secondo International Data Corp. di Framingham<br />
(Massachusetts) nel 1999 i consulenti hanno<br />
guadagnato globalmente 1,8 bilioni di dol<strong>la</strong>ri per<br />
interventi professionali di gestione del<strong>la</strong> conoscenza<br />
ed entro il 2003 <strong>la</strong> società stima che <strong>la</strong> cifra<br />
dovrebbe superare gli 8 bilioni di dol<strong>la</strong>ri, senza<br />
considerare i programmi re<strong>la</strong>tivi al settore di<br />
software-suite di e-business.<br />
I consulenti stessi stanno investendo capitali per<br />
riqualificarsi.<br />
KPMG ha speso ben più di 100 milioni di dol<strong>la</strong>ri in<br />
processi e sistemi informativi per riuscire a<br />
impadronirsi del<strong>la</strong> conoscenza dei propri esperti.<br />
McKinsey, Andersen, Boston Consulting e Scient di<br />
San Francisco - un’azienda in fase di avviamento<br />
di due anni - hanno impiegato alcuni dei database<br />
interni più sofisticati e costosi al mondo per sfruttare<br />
<strong>la</strong> possibilità del Web di attivare collegamenti<br />
ipertestuali nei documenti, nei casi di studio, nelle<br />
comunicazioni interne e nei notiziari,condividendo<br />
l’obiettivo di riuscire a cogliere al meglio il sapere,<br />
in modo che su esso si potesse poi far leva nell’intera<br />
organizzazione.<br />
Attuare tutto ciò sembra abbastanza semplice<br />
ma, come stanno scoprendo i manager del<strong>la</strong><br />
conoscenza, il processo implica modifiche<br />
comportamentali tanto profonde quanto quelle<br />
scatenate dal<strong>la</strong> psicoterapia nel<strong>la</strong> Vienna del finde-siècle.<br />
Il dilemma è: i progetti intellettuali ampi e complessi<br />
- ad esempio, <strong>la</strong> creazione di una rete di trading<br />
globale o il rivitalizzare un intero settore, come il<br />
turismo a Bermuda - dipendono dal<strong>la</strong><br />
col<strong>la</strong>borazione,però le grandi idee provengono da<br />
individui eccezionali che generalmente non sono<br />
portati al <strong>la</strong>voro in team.<br />
Frequentemente, i membri più ambiziosi dello staff<br />
- chiamiamoli “le aquile”- hanno pochi incentivi per<br />
condividere <strong>la</strong> competenza: “è difficile far vo<strong>la</strong>re<br />
le aquile in formazione” nota C.K. Praha<strong>la</strong>d,