sul sapere. Anche le occupazioni dell’high-tech non sono intoccabili: aziende come Microsoft,Motoro<strong>la</strong> Inc. e Bell Labs gestiscono già grandi centri di ricerca a Bangalore e a Hyderabad impiegando ingegneri indiani di ottima reputazione professionale. MANNA DI BANGALORE. La VideosDotCom - un’impresa americana in fase di avvio - mostra come un’azienda innovativa possa sfruttare <strong>la</strong> competenza indiana all’avanguardia,per fare leva sulle proprie forze e per progettare un servizio video su richiesta. Inizialmente, quando lo staff aziendale del<strong>la</strong> sede in Texas era troppo occupato, l’azienda dirottava del <strong>la</strong>voro ad un produttore di software indiano, Wipro Ltd.; ora quest’ultimo, che impiega 6.700 ingegneri di software, sta effettuando <strong>la</strong> maggior parte del suo <strong>la</strong>voro di sviluppo a Bangalore, diventando più importante del team di sviluppo interno: “<strong>la</strong> loro diffusa esperienza nell’e-commerce, le loro capacità di sviluppo,di definizione del prezzo e del<strong>la</strong> qualità globale li hanno fatti diventare <strong>la</strong> mia squadra ingegneristica principale” afferma il Presidente John E. Truder. Alcune aziende statunitensi stanno andando anche oltre l’outsourcing di base. Cognizant Technologies di Teaneck (New Jersey) sta contrattando con alcuni clienti l’apertura di negozi in India, affittando ed addestrandovi operatori e realizzandovi dei progetti. Nata nel 1994 come sussidiaria di Dun & Bradstreet per sostenerne l’attività di outsourcing su importanti progetti di sviluppo software,tre anni fa Cognizant iniziò a fornire lo stesso servizio ad altre aziende: da una base di 1.900 impiegati a Madras, fornisce sistemi di supporto per software di back-office - ad esempio, <strong>la</strong> manutenzione dei computer di bordo per clienti come Northwest Airlines Corp.. Ora Cognizant sta salendo <strong>la</strong> “sca<strong>la</strong> del valore”, sviluppando servizi di e-commerce per agenti finanziari statunitensi: le vendite e il marketing vengono effettuati negli Stati Uniti ma il 70% del <strong>la</strong>voro di sviluppo si svolge a Madras e a Calcutta attraverso una rete a banda <strong>la</strong>rga. Allo stesso tempo, General Electric Capital ha spostato una sostanziosa porzione del suo Customer Service a New Delhi. Nel call center aziendale a Gurgaon (appena fuori Delhi) 1.000 giovani indiani L’ECOSISTEMA AZIENDALE anglofoni rispondono alle telefonate dei clienti sette giorni su sette, 24 ore al giorno. Ora GE ha in mente di aprire altri due centri simi<strong>la</strong>ri in India per gestire servizi di paghe e stipendi, progettazione e fatturazione per altre aziende del proprio gruppo. Per mantenere l’afflusso di tali investimenti, l’India sta spendendo milioni di dol<strong>la</strong>ri nelle proprie infrastrutture.A Madras - nello stato meridionale di Tamil Nadu, ad esempio, un nuovo splendido ed innovativo parco tecnologico da 85 milioni di dol<strong>la</strong>ri ha aperto le sue porte agli uomini d’affari nel luglio del 2000: nel primo mese di attività è stato quasi interamente prenotato e utilizzato da imprese che si stavano espandendo rapidamente - una fra tutte, San Francisco Brigade Corp. che dai suoi uffici a Madras eroga servizi di risposta via e-mail per il customer service del<strong>la</strong> Compaq e per il Palm Pilot del<strong>la</strong> 3Com e che mensilmente assume 150 giovani professionisti. Lo Stato indiano sta spendendo 10 milioni di dol<strong>la</strong>ri l’anno anche per instal<strong>la</strong>re computer ed insegnare discipline informatiche nelle scuole locali: “entro il 2008 tutti i cittadini del Tamil Nadu sapranno usare il computer” dice R. Gopa<strong>la</strong>n - Presidente del<strong>la</strong> State Industrial Development Corp. di Tamil Nadu e promotore dei parchi tecnologici. Con l’avanzare del secolo, <strong>la</strong> migrazione delle occupazioni da “colletto bianco” costringerà i manager ad abituarsi ancora di più alle aziende virtuali; di fronte a tale processo,milioni di impiegati dei paesi industrializzati dovranno riqualificarsi. La buona notizia è che le aziende avranno accesso a riserve di talento molto più ampie; le imprese, però, dovranno addestrare manager cosmopoliti, che si sentano “a casa” sia a Madras che a Manhattan. Con Heidi Dawley a Londra. 75 .
L’ECOSISTEMA AZIENDALE Futuretown, USA, nel 2020 circa. IL COMMERCIO RITESSE LA STRUTTURA SOCIALE 76 di Amy Borrus Spinte da necessità ed illuminate da un loro tornaconto, le aziende devolvono denaro e competenza ai problemi sociali.